RELAZIONE SULLA GESTIONE
AL 31 DICEMBRE 2021
INDICE
RELAZIONE SULLA GESTIONE
Organi sociali
Struttura dell’Azionariato
La struttura del Gruppo
Area di consolidamento al 31 dicembre 2021
Il mercato dell’outsourcing farmaceutico
Andamento dell’attività operativa
Eventi significativi intervenuti nell’esercizio 2021
Strategie di sviluppo
Definizione degli indicatori alternativi di performance
Situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo
Situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Capogruppo
Principali indicatori finanziari
Scenario di riferimento per gli aspetti ESG (Environmental, Social, Governance)
Ricerca e sviluppo
Procedimenti giudiziali
Comunicazioni CONSOB
Codice di autodisciplina e Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari
Partecipazioni detenute da amministratori, sindaci e dirigenti con responsabilità strategiche
Attività di direzione e coordinamento
Rapporti con parti correlate
Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali
Fattori di rischio
Eventi rilevanti successivi alla chiusura del periodo
Evoluzione prevedibile della gestione
Proposte del Consiglio di Amministrazione
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STRUTTURA DELL’AZIONARIATO
Secondo quanto risulta dalle comunicazioni effettuate dagli azionisti della Società ai sensi dell’articolo 120 del TUF, nonché dalle altre informazioni disponibili, alla data del 31 dicembre 2021 gli azionisti che direttamente o indirettamente detengono – anche per interposta persona, società fiduciarie e società controllate – partecipazioni superiori al 5% nel capitale sociale di Pierrel S.p.A. con diritto di voto sono i seguenti:
Alla data di predisposizione della presente relazione l’azionista Fin Posillipo S.p.A. detiene una partecipazione nel capitale di Pierrel pari a circa il 50,435% ed esercita un controllo di fatto sulla Società ai sensi dell’articolo 93 del TUF.
LA STRUTTURA DEL GRUPPO
Pierrel S.p.A. (“Pierrel” o la “Società”) è una società per azioni domiciliata e con sede legale in Capua (CE), alla Strada Statale Appia 7-bis 46/48, ed è quotata dal mese di maggio 2006 sul mercato EXM organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A..
Alla data del presente documento Pierrel e la controllata Pierrel Pharma S.r.l. (“Pierrel Pharma” o “Pharma”, entrambe le società congiuntamente il “Gruppo”) rappresentano un operatore del settore farmaceutico, specializzato, attraverso le sue due linee di business strategiche, nella produzione di specialità farmaceutiche per conto terzi e per conto del Gruppo presso lo Stabilimento di Capua (Divisione Contract Manufacturing) e nel marketing e nella distribuzione dei prodotti autorizzati al commercio, nonché nello sviluppo, registrazione e licensing di nuove specialità farmaceutiche e medical device (Divisione Pharma).
Il Gruppo Pierrel vanta un’esperienza di oltre 70 anni nel settore farmaceutico ed è uno dei principali produttori europei di anestetici loco-regionali e dentali.
Lo stabilimento produttivo di Capua (CE), nei pressi di Napoli (Italia), ha ricevuto l’autorizzazione da parte dell’EMA (“European Medicines Agency”) e della FDA (“Food and Drug Administration”) per la produzione in asepsi di farmaci ad uso iniettabile.
La controllata Pierrel Pharma S.r.l. ha registrato e distribuisce l’anestetico dentale Orabloc® principalmente in USA, Canada, Europa, Russia e in altri paesi extra comunitari.
AREA DI CONSOLIDAMENTO AL 31 DICEMBRE 2021
Il Bilancio consolidato del Gruppo Pierrel include le situazioni economico-patrimoniali al 31 dicembre 2021 della capogruppo Pierrel S.p.A. e della controllata Pierrel Pharma S.r.l..
Ai sensi della delibera Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche (art. 126 del Regolamento) si precisa che alla data del presente documento l’unica società controllata da Pierrel è Pierrel Pharma S.r.l., con sede in Capua (Caserta, Italia) e controllata al 100% dalla Società, avente ad oggetto la commercializzazione dei prodotti realizzati in utilizzo delle autorizzazioni all’immissione in commercio (“AIC”) di proprietà del Gruppo, oltre all’identificazione e allo sviluppo di nuove molecole, formulazioni o sistemi di drug delivery principalmente nell’area della terapia del dolore. La tabella sotto riportata sintetizza la composizione del perimetro di consolidamento del Gruppo Pierrel alla data del 31 dicembre 2021, invariata alla data di predisposizione della presente relazione:
In aggiunta a quanto descritto in precedenza, si precisa altresì che al 31 dicembre 2021 la Società deteneva una partecipazione di minoranza, anche tramite la controllata Pierrel Pharma, nella società di seguito indicata:
IL MERCATO DELL’OUTSOURCING FARMACEUTICO
Nel corso degli ultimi anni il settore farmaceutico ha favorito la crescita del mercato del contract manufacturing, in particolar modo per la necessità di rimanere al passo con i più aggiornati processi tecnologici di produzione, per raggiungere elevati livelli di efficienza nella gestione dei costi, e per la produzione di nuovi farmaci emergenti.
In generale, le aziende farmaceutiche di dimensioni medio-piccole tendono ad affidarsi all’outsourcing in misura maggiore rispetto alle grandi case farmaceutiche. Ciò è dovuto anche al fatto che le aziende di dimensioni medio-piccole preferiscono impiegare le proprie risorse finanziarie per commercializzare i prodotti piuttosto che per produrli, o non dispongono di risorse finanziarie sufficienti per svolgere tale attività. Inoltre, le imprese talvolta desiderano evitare qualsiasi problema di carattere regolamentare associato alla produzione, quali ad esempio i requisiti posti a carico dei produttori dagli stringenti Standard GMP.
Il Gruppo Pierrel vanta un’esperienza di oltre 70 anni nel settore farmaceutico e, così come al momento strutturato, è articolato su due Divisioni operative sia dal punto di vista industriale, grazie allo stabilimento produttivo di Capua, che può fornire farmaci iniettabili per il mercato europeo, per quello nordamericano e per tutti gli altri mercati internazionali sia dal punto di vista commerciale attraverso la propria controllata Pierrel Pharma S.r.l.. In particolare, il Gruppo Pierrel opera attualmente, con lo stabilimento di Capua, all’interno del segmento “liquid (sterile) dosage form”, ovvero nella produzione di farmaci allo stato liquido in formato sterile, essendo attivo nella produzione in asepsi di anestetici dentali in tubofiale.
E’ ragionevole ritenere che il mercato dell’outsourcing possa rappresentare ancora una interessante leva di sviluppo per l’esecuzione dei progetti di crescita di medio e lungo termine, in quanto le case farmaceutiche confermano il proprio interesse a focalizzarsi sulle attività collocate a monte e a valle della catena del valore, ossia quelle attività finalizzate al discovery di nuove molecole ed al delivery sul mercato delle specialità che hanno superato gli iter autorizzativi.
Non c’è ragione di ritenere che tale tendenza possa invertirsi nel prossimo futuro, anche per la difficoltà oggettiva di realizzare in tempi brevi investimenti a tanto destinati, caratterizzati, peraltro, da costi elevati ed esiti incerti.
Il mercato dell’outsourcing farmaceutico è, inoltre, previsto in espansione anche perché una parte importante dei principali brevetti farmaceutici è in scadenza nei prossimi anni; tale evento comporta sia un incremento della domanda in termini produttivi sia una crescente richiesta di aziende commerciali e di partner in grado di seguire il processo dalla fase di riformulazione, scale up e supporto registrativo (DEVELOPING) fino al delivery mercato (MANUFACTURING).
La necessità di massa critica per supportare tali richieste (risorse ed impianti) sta comportando che i potenziali competitori (CDMO) si stanno riorganizzando in modo da rispondere alla crescente richiesta del mercato farmaceutico, attraverso attività di “merger & acquisitions” (“M&A”) che stanno portando alla creazione di un esiguo numero di competitori ma dalle dimensioni sempre maggiori e talvolta comparabili alle dimensioni delle grandi case farmaceutiche. E’ ragionevole ritenere che produzioni di nicchia come quelle relative agli anestetici locali per uso dentale in tubofiale, ancora non coinvolte dalle grandi attività di M&A dei principali players nel settore CMO, possano ancora rappresentare un settore in cui le piccole CMO continueranno a godere di un certo vantaggio competitivo, purché intraprendano, anche in questo contesto, un percorso di fornitura di servizi tecnologici a supporto, che le aziende commerciali anche quelle del settore dentale, non hanno e non sono in grado di sostenere.
Come contropartita la focalizzazione sull’outsourcing farmaceutico presenta anche non poche insidie tenuto conto che tale aspettativa potrebbe in teoria attrarre nuovi attori e, pertanto, inasprire lo scenario competitivo già molto sfidante.
Allo scopo, la Divisione Pharma, che si occupa della registrazione e dello sviluppo commerciale degli anestetici dentali a marchio Pierrel, così come dello sviluppo di nuovi dispositivi medici indirizzati al mercato dentale professionale, ha contribuito ulteriormente nel corso del 2021 ad incrementare le produzioni richieste allo stabilimento di Capua, incremento che si prevede in crescita anche nell’anno 2022, attenuando il rischio di erosione del business di Contract Manufacturing.
Il mercato della Divisione Pharma è composto da distributori di prodotti dentali autorizzati a commercializzare anestetici dentali presso dentisti, case di cura e ospedali.
Con particolare riferimento al settore degli anestetici loco-regionali, e più precisamente degli anestetici dentali, comparto di nicchia in cui il Gruppo opera e intende focalizzarsi in maniera sempre maggiore, si segnala quanto segue.
L’anestetico dentale rappresenta un prodotto di consumo per gli odontoiatri e, come tale, viene utilizzato quotidianamente e con una certa frequenza negli studi dentistici. L’anestetico dentale è un prodotto farmaceutico di alta qualità, anche se ormai generico. La frequenza di utilizzo di tali prodotti dipende da diversi fattori: numero di dentisti pro-capite, grado di industrializzazione dei Paesi, abitudini specifiche locali.
Gli anestetici locali per uso dentale sono disponibili in diverse formulazioni e possono contenere differenti principi attivi e possono contenere, in taluni casi, anche un vasocostrittore. I principali anestetici locali per uso dentale sono rappresentati dalle seguenti molecole: articaina, lidocaina, mepivacaina, bupivacaina e prilocaina.
Nel mondo si stima un consumo totale annuo di circa 1 miliardo di dosi singole di anestetico dentale in tubofiale. Tra le varie molecole l’articaina detiene circa il 25-30% del mercato mondiale in termini di volume, di tutti gli anestetici dentali, essendo la molecola più “nuova” immessa nel mercato globale; l’articaina, infatti, anche se è stata inventata nel lontano 1975, è arrivata nel mercato dentale solo tra gli anni ’90 ed il 2000.
Per meglio comprendere i volumi in gioco di anestetico dentale a livello mondiale, si stima che solo negli Stati Uniti ogni anno vengano iniettate circa 240.000.000 di dosi di anestetico dentale, rispetto a circa 330.000.000 di individui.
È interessante notare che negli Stati Uniti d’America, diversamente da molti altri Paesi industrializzati, il consumo di lidocaina supera quello dell’articaina, anche se i valori in gioco, in termini di fatturato, sono opposti. Questi fenomeni sono giustificati principalmente dal fatto che l’articaina è stata introdotta in USA solo nel 2000 e, ciò nonostante, costa ai dentisti molto di più della lidocaina.
In Italia si stima un consumo di circa 30.000.000 di dosi di anestetico rispetto ad una popolazione di circa 60.000.000 individui.
In tutti gli altri Paesi industrializzati Europei il consumo di anestetico pro-capite è più vicino a quello italiano. Invece, il consumo pro-capite di anestetici dentali in Nord America, così come in tutti i Paesi anglosassoni, è sensibilmente più alto di quello europeo. Paesi quali Germania e Russia, nonché tutti i paesi dell’Est Europa e quelli appartenenti all’ex blocco sovietico, consumano prevalentemente articaina (90%) rispetto ad ogni altra molecola disponibile. Nel resto d’Europa i Paesi anglosassoni utilizzano ancora prevalentemente lidocaina.
All’aumento delle procedure chirurgiche, oggi così diffusamente utilizzate in odontoiatria (si pensi all’implantologia) corrisponde un aumento di utilizzo di anestetici dentali. Ciò allo scopo di precisare che, ad una minore frequenza del numero di visite di controllo annuali presso i dentisti, fa da contro-altare un maggiore ricorso ad operazioni chirurgiche odontoiatriche, che richiedono invece largo utilizzo di anestetici dentali.
Il mercato degli anestetici dentali, insieme con tutto il mercato consumer dentale, è stato in crescita del 3-5% fino al 2010 ed ha subito una leggera flessione negli anni dal 2011 al 2014 a causa della crisi economica. Negli anni 2016-2020, fatta eccezione per il 2020 impattato dalla prima ondata di Covid, si è invece apprezzata una crescita degli anestetici del 3-4% in valore nel mercato USA, confermata anche nell’anno 2021.
A tal riguardo si segnala che l’anestetico dentale a marchio Pierrel, Orabloc®, per il 2021 manca un verbo la propria quota di mercato in USA, rispetto al volume complessivo delle vendite di articaina, pari a circa il 23%.
Contract Developing & Manufacturing (“CDMO”)
Lo stabilimento produttivo di Capua di proprietà della Capogruppo Pierrel S.p.A. è autorizzato alla produzione per l’Europa e nei paesi aderenti al mutuo riconoscimento di farmaci iniettabili in small volume, sia in asepsi che in sterilizzazione terminale, e per gli Stati Uniti in sola asepsi. Tali autorizzazioni, in un perdurante contesto di shortage produttivo mondiale di iniettabili, conferiscono allo stabilimento di Capua una caratteristica di unicità a livello internazionale.
L’alta specializzazione e complessità definita sia dagli elevati prerequisiti voluti dalle Agenzie di Controllo worldwide, sia dalla competitività del business Contract Manufacturing, fa sì che necessariamente ci si debba indirizzare verso tecnologie ad alta automazione e performance, a cui deve essere accompagnata la ricerca di alti volumi produttivi, a copertura delle capacità.
La crescita del portafoglio ordini del comparto tubofiale della Divisione conferma il vantaggio competitivo ed è prevedibile con l’attuale trend una graduale saturazione degli impianti, per cui il management ha già predisposto ed avviato l’ampliamento della capacità produttiva ed il miglioramento della tecnologia di produzione di tubofiale.
Nell’ottica di quanto precedentemente evidenziato sulla necessità di fornire servizi tecnologici completi lungo la life cycle di un farmaco, dalla riformulazione, alla gestione e sviluppo di metodi di controllo ed adeguamenti alla continua “manutenzione“ di compliance regolatoria per molecole out of brand o molecole diversamente formulate, la Divisione è in contatto con players farmaceutici multinazionali e/o strutture di ricerca per attivare lo scouting di tecnologie e/o di prodotti che possano essere portati ad industrializzazione, assumendo, qualora possibile, il ruolo di partner in grado di seguire il processo dalla fase di riformulazione, scale up e supporto registrativo (DEVELOPING) fino al mercato (MANUFACTURING).
Pharma
La Divisione Pharma, attraverso la controllata Pierrel Pharma S.r.l., si occupa della gestione, commercializzazione, e marketing, in diversi territori del mondo, dei prodotti a marchio Pierrel e, più specificatamente, degli anestetici dentali per i quali Pierrel Pharma S.r.l. e la controllante Pierrel S.p.A. detengono le relative autorizzazioni all’immissione in commercio (“AIC”), nonché di ogni altro prodotto a marchio Pierrel sviluppato o in via di sviluppo. Pierrel Pharma S.r.l. si occupa anche dell’estensione delle autorizzazioni all’immissione in commercio in tutti quei territori dove gli anestetici dentali a marchio Pierrel potrebbero essere commercializzati.
Inoltre, Pierrel Pharma S.r.l. ha indirizzato le proprie attenzioni anche all’in-licensing ed allo sviluppo industriale di dispositivi medici innovativi da utilizzarsi prevalentemente nel settore dentale, così da complementare l’offerta dei propri prodotti farmaceutici.
La Società ritiene che, nonostante l’incertezza che oramai da oltre due anni caratterizza i mercati, compreso quello farmaceutico, le nuove registrazioni di prodotti anestetici nonché la commercializzazione di dispositivi medici innovativi potranno nei prossimi anni contribuire ad incrementare le vendite dei prodotti dentali a marchio Pierrel.
ANDAMENTO DELL’ATTIVITA’ OPERATIVA
Contract Developing & Manufacturing (“CDMO”)
Nel 2021 la Divisione CMO ha generato un fatturato, al lordo delle elisioni intercompany, di Euro 18,2 milioni, con un incremento di circa l’ 11% rispetto al 2020, quando il fatturato, al lordo delle elisioni intercompany, era pari ad Euro 16,3 milioni.
L’incremento del fatturato della Divisione nel periodo in esame è riconducibile alla ripresa e contestuale incremento delle vendite registrate rispetto al precedente esercizio, quando, a seguito delle note vicende legate alla pandemia da Covid -19, si sono registrati contrazioni dei consumi a livello mondiale generando l’inevitabile flessione degli ordini e delle vendite sia nei confronti dei clienti terzi sia della controllata Pharma.
Nel corso del 2021 l’EBITDA della Divisione, al lordo delle elisioni intercompany, è stato positivo per Euro 2,3 milioni (12,6% dei ricavi lordi), in diminuzione rispetto al precedente esercizio quando l’EBITDA era positivo per Euro 2,4 milioni (14,7% dei ricavi lordi).
Nel corso dell’esercizio 2022 la Società si attende una conferma del trend di ripresa del mercato, già consolidata nel corso dell’esercizio 2021, per continuare il consolidamento e lo sviluppo di quanto già avviato negli anni precedenti continuando a prestare particolare attenzione all’efficienza dei processi produttivi.
Divisione Pharma
Nel 2021 la Divisione Pharma ha generato un fatturato, al lordo delle elisioni intercompany, pari a circa Euro 19,4 milioni, con un incremento di circa Euro 5,9 milioni rispetto al 2020 (43,4%) quando il fatturato, al lordo delle elisioni intercompany, era pari ad Euro 13,6 milioni. Tale variazione è riconducibile al significativo incremento dei volumi di vendita dell’anestetico dentale Orabloc® negli Stati Uniti ed in Europa in particolare grazie alla ripresa del mercato rispetto all’esercizio precedente quando gli effetti della pandemia da Covid -19 ne hanno fortemente condizionato i volumi e le vendite, come già descritto in precedenza.
Nell’esercizio 2021 la Divisione Pharma, pur persistendo le limitazioni legate alla pandemia da Covid -19, ha continuato a sostenere una attività di comunicazione e marketing volta ad incrementare le quote di mercato del prodotto Orabloc® sul territorio nordamericano. Gli sforzi profusi in tal senso hanno consentito alla Società di registrare la conferma dei valori 2020 delle vendite di Orabloc® verso gli end users nordamericani pari a circa il 23%.
In considerazione anche di quanto sopra descritto, l’EBITDA della Divisione Pharma per l’esercizio 2021, al lordo delle elisioni intercompany, è stato positivo per circa Euro 4,1 milioni registrando un significativo incremento (47,4% circa) rispetto al corrispondente dato conseguito nel corso dell’esercizio 2020, quando era positivo per Euro 2,8 milioni. Il valore dell’EBITDA 2021, evidenzia i risultati legati alla ripresa delle vendite nei principali mercati sostenuto anche dalle politiche di mercato e commerciali perseguite dalla Società nei principali mercati anche con riferimento all’affermazione del prodotto Orabloc® in Nord America, Europa ed Eurasia, mercati in cui le marginalità risultano essere sensibilmente maggiori rispetto a quelle realizzate nel resto del mondo, ed all’efficientamento dei costi di gestione (marketing, commerciale e consulenze).
Come sopra indicato, la Divisione Pharma nel 2021 ha continuato la politica di rafforzamento delle attività di comunicazione e marketing, per supportare la crescita del prodotto Orabloc® nel territorio nordamericano ed in Russia. A tal riguardo, si ricorda che mentre nel 2012 l’unico distributore di Orabloc® al di fuori del territorio italiano era stato Patterson Dental (USA) nel 2021 la catena di distribuzione risulta estesa ad un totale di oltre 75 distributori (di cui 20 nazionali) la maggior parte dei quali in Nord America ed i restanti in Europa, Russia e in altri paesi extra comunitari.
EVENTI SIGNIFICATIVI INTERVENUTI NELL’ESERCIZIO 2021
Si riporta di seguito una descrizione degli eventi significativi relativi al Gruppo Pierrel intervenuti nel corso dell’esercizio 2020. Per ulteriori informazioni, si rinvia ai comunicati stampa pubblicati dalla Società nel corso del 2020 e tutti disponibili sul sito internet della Società all’indirizzo www.pierrelgroup.com, sezione “Stampa/Comunicati Stampa”.
In data 7 gennaio 2021, la Capogruppo ha ricevuto per il tramite della procedura Entratel, comunicazione formale per la fruizione del credito d'imposta per gli investimenti nel mezzogiorno (legge n.208/2015) per complessivi Euro 77.671,00 a seguito della presentazione nel corso del mese di dicembre 2020 della relativa istanza.
In data 21 maggio 2021 la Capogruppo ha sottoscritto il decreto di concessione emesso da parte del Ministero dello Sviluppo Economico con il quale sono state concesse, nell’ambito del progetto in essere di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, le agevolazioni a valere sul Programma Operativo Nazionale “Imprese e competitività” 2014-2020 FESR. In sintesi, il piano di sviluppo di Pierrel prevede uno “Studio, sviluppo, progettazione e implementazione di una linea prototipale (impianto pilota) altamente innovativa di sviluppo della formulazione e del processo produttivo per prodotti sterili iniettabili liquidi ad altissimo contenuto tecnologico destinato ai farmaci dental care, finalizzati in particolar modo alla nuova molecola di anestetico dentale a marchio Pierrel,(da registrarsi a cura della Divisione Pharma) che possa anche garantire una soluzione di back up in caso di guasti o interruzioni all’attuale linea di produzione”. In data 30 luglio 2021, in conformità a quanto statuito dal predetto Decreto, si è tenuta una visita intermedia per la verifica da parte dell’Ente dell’avanzamento tecnico del progetto finalizzato all’ottenimento del nulla osta alla presentazione/rendicontazione da parte dell’Azienda del primo stato di avanzamento dei lavori. La Società, a seguito della comunicazione di esito positivo della verifica intermedia, in data 4 ottobre 2021 ha presentato attraverso il portale dedicato il primo stato avanzamento lavori a copertura dei costi sostenuti e delle attività realizzate fino alla data del 21 maggio 2021 come previsto dalla normativa di riferimento. Alla data di redazione del presente documento non è pervenuta alla Società alcuna comunicazione in merito.
In data 16 giugno 2021, la Pierrel S.p.A. ha aggiornato il protocollo di sicurezza anti-contagio Covid – 19 per recepire gli ultimi aggiornamenti normativi in materia e confermare l’adeguatezza delle procedure già in essere di sicurezza degli ambienti di lavoro e dei lavoratori.
In data 22 settembre 2021, la Capogruppo ha ricevuto per il tramite della procedura Entratel, comunicazione formale per la fruizione del credito d'imposta per gli investimenti nel mezzogiorno (legge n.208/2015) per complessivi Euro 855.154,00 a seguito della presentazione nel corso del mese di settembre 2021 della relativa istanza.
In data 7 luglio 2021 la Pierrel S.p.A. ha ottenuto l’autorizzazione Aifa, in seguito ad un’istanza presentata in data 19 maggio 2021, e riferita sia all’installazione di una macchina ispezionatrice per cartucce, sia alla realizzazione di nuovi locali di ispezione ed etichettatura con aree di staging dedicate, il cui utilizzo permette di seguire gli incrementi produttivi attesi dal piano industriale.
STRATEGIE DI SVILUPPO
Come meglio descritto in premessa, le strategie di sviluppo futuro del Gruppo Pierrel sono focalizzate sul consolidamento del core business manifatturiero e sulla capacità di sviluppare sinergie tra le due aree di business dedicate al comparto industriale e distributivo.
Il Gruppo Pierrel conferma l’intenzione di consolidare la propria posizione di provider nel settore farmaceutico, puntando ad una crescita dei ricavi e della redditività delle proprie Divisioni di business strategiche - CMO e Pharma - attraverso la crescita dei volumi di tubofiale e di nuove specialità farmaceutiche da produrre nello stabilimento di Capua, in particolare per supportare il crescente sviluppo della Divisione Pharma principalmente sul mercato nordamericano – grazie ai rilevanti accordi formalizzati con i più grandi distributori globali del dental care statunitense (Patterson Dental, Henry Schein Dental, Benco Dental, Dental Health Products, DC Dental, Safco Dental Supply, NDC e Darby Dental) e canadese (Patterson Dental, Henry Schein Dental e Sinclair Dental) – in Europa e sui nuovi mercati (Africa e Medio Oriente) in cui sono state ottenute (Indonesia, Libano, Kazachistan,Georgia, Armenia, Azerbaijan, Ucraina, Bulgaria, Montenegro e Kyrgyzstan,) e avviate (Algeria, Arabia Saudita, ed altri minori) le registrazioni per l’immissione in commercio dell’anestetico dentale Orabloc®, ed alla significativa campagna di comunicazione già avviata nei precedenti esercizi e che sarà ulteriormente rafforzata nell’esercizio in corso.
DEFINIZIONE DEGLI INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE
Come da Comunicazione CONSOB n. DEM/6064293 del 28 luglio 2007, vengono di seguito definiti gli indicatori alternativi di performance utilizzati di seguito, al fine di illustrare l’andamento patrimoniale, finanziario ed economico del Gruppo:
SITUAZIONE ECONOMICA, PATRIMONIALE E FINANZIARIA DEL GRUPPO
La seguente analisi economica, patrimoniale e finanziaria viene fornita quale integrazione al bilancio consolidato del Gruppo Pierrel ed alle relative note esplicative, e deve essere letta congiuntamente a tali documenti.
STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO SINTETICO
Le Attività non correnti registrano un incremento netto di circa Euro 9,5 milioni rispetto all’esercizio precedente, dovuto principalmente all’effetto combinato degli incrementi delle immobilizzazioni materiali ed immateriali realizzati nell’esercizio, in linea con il programmato piano di investimenti del Gruppo e solo parzialmente mitigato dal decremento per effetto degli ammortamenti di competenza del periodo.
Le Attività correnti, pari a circa Euro 16,8 milioni al 31 dicembre 2021, registrano un incremento netto di circa Euro 3,7 milioni rispetto al precedente esercizio quando erano pari ad Euro 13,1 milioni; la variazione netta complessiva delle Attività correnti è attribuibile principalmente all’incremento netto delle disponibilità liquide complessive per circa Euro 3,8 milioni riveniente dalle effetto combinato dell’accensione di un finanziamento bancario a medio/lungo termine stipulato nel corso del mese di marzo 2021, con Banca Intesa Sanpaolo S.p.A. e Mediocredito Centrale S.p.A. per complessivi Euro 10 milioni (importo contribuito in parti uguali dai due istituti) e la quota parte delle risorse finanziare impiegate, in modo significativo, per la realizzazione degli investimenti programmati.
Al 31 dicembre 2021 il Patrimonio netto complessivo consolidato della Società risultava pari a Euro 18,4 milioni (Euro 15,4 milioni alla data di chiusura del precedente esercizio), inclusivo dell’utile di periodo per circa Euro 2,9 milioni.
Le Passività non correnti, pari ad Euro 21,7 milioni al 31 dicembre 2021, registrano un incremento netto complessivo pari a circa Euro 10,8 milioni rispetto all’esercizio precedente quando erano pari a Euro 10,9 milioni principalmente per l’effetto intervenuto nell’esercizio con riferimento alle seguenti voci:
Le Passività correnti, per circa Euro 9,7 milioni, diminuiscono complessivamente rispetto all’esercizio precedente di circa Euro 0,5 milioni; tale variazione è riconducibile principalmente ai seguenti effetti:
La tabella sottostante evidenzia la composizione della voce “Ricavi” e la variazione, al netto delle elisioni intercompany, per singola Divisione:
Al 31 dicembre 2021 il Gruppo Pierrel ha registrato ricavi consolidati pari a Euro 23,8 milioni, registrando un incremento di circa il 30% rispetto agli Euro 18,3 milioni conseguiti nel precedente esercizio ed un EBITDA consolidato (risultato operativo lordo) positivo per Euro 5,6 milioni in miglioramento rispetto al corrispondente dato del 31 dicembre 2020, quando era pari ad Euro 3,2 milioni.
La Divisione Holding ha registrato nell’anno 2021 un EBITDA negativo, al lordo delle elisioni intercompany, di circa Euro 1,6 milioni, sostanzialmente in linea con il risultato consuntivato a chiusura dell’esercizio 2020.
La Divisione CMO ha registrato nell’anno 2021 un fatturato totale, al lordo delle elisioni intercompany, pari a Euro 18,2 milioni, registrando un incremento di circa l’11% rispetto agli Euro 16,3 milioni registrati nel 2020, ed ha conseguito, sempre al lordo delle elisioni intercompany, un EBITDA positivo pari a circa Euro 2,3 milioni (12,6% dei ricavi lordi), sostanzialmente in linea con il valore registrato nel precedente esercizio quando l’EBITDA era positivo per circa Euro 2,4 milioni (14,7% dei ricavi lordi). In particolare, i ricavi della Divisione CMO si incrementano rispetto all’esercizio precedente sostanzialmente per effetto della ripresa delle vendite, in particolare della controllata Pharma dopo un anno, il 2020, condizionato dalle note vicende legate alle misure restrittive imposte a livello mondiale per contenere gli effetti della pandemia da Covid -19.
La Divisione Pharma ha registrato nell’esercizio 2021 un fatturato, al lordo delle elisioni intercompany, pari a circa Euro 19,4 milioni, con un significativo incremento pari a circa Euro 5,9 milioni rispetto al 2020 (43%), quando il fatturato, al lordo delle elisioni intercompany, era pari a circa Euro 13,6 milioni. Tale variazione è sostanzialmente riconducibile alla significativa ripresa delle vendite sui principali mercati, in particolare negli Stati Uniti e Canada, per le motivazioni sopra descritte.
Al 31 dicembre 2021 il Gruppo Pierrel ha registrato un Risultato Operativo (EBIT) positivo per circa Euro 3,9 milioni, dopo aver registrato ammortamenti per circa Euro 1,6 milione, in significativo incremento rispetto al corrispondente dato del precedente esercizio, quando era pari a circa Euro 2 milioni, dopo aver operato ammortamenti per circa Euro 1,2 milione.
Al 31 dicembre 2021 il Gruppo Pierrel registra un Risultato Netto consolidato positivo per Euro 2,9 milioni in netto aumento rispetto al 31 dicembre 2020 quando era positivo per circa Euro 1,9 milioni.
La posizione finanziaria netta del Gruppo al 31 dicembre 2021 è negativa per Euro 13,2 milioni, in aumento di circa Euro 5 milioni rispetto al 31 dicembre 2020 quando era pari a circa Euro 7,8 milioni.
La liquidità del Gruppo Pierrel al 31 dicembre 2021 è pari a Euro 7,7 milioni, in aumento di circa Euro 3,8 milioni rispetto al 31 dicembre 2020. Nella tabella seguente si riporta la sintesi dei flussi di cassa assorbiti/generati dall’attività operativa, di investimento e di finanziamento.
SITUAZIONE ECONOMICA, PATRIMONIALE E FINANZIARIA DELLA CAPOGRUPPO
La seguente analisi economica, patrimoniale e finanziaria viene fornita quale integrazione al bilancio d’esercizio di Pierrel S.p.A. e alle relative note esplicative e deve essere letta congiuntamente a tali documenti.
STATO PATRIMONIALE SINTETICO
Le Attività non correnti hanno registrato un incremento netto di circa Euro 8,9 milioni rispetto al 31 dicembre 2020 riconducibile quasi esclusivamente all’incremento delle immobilizzazioni materiali ed immateriali registrate nell’esercizio, al netto degli ammortamenti di periodo.
Le Attività correnti, pari a circa Euro 10,5 milioni al 31 dicembre 2021 registrano un incremento di circa Euro 2,5 milioni rispetto al precedente esercizio quando erano pari ad Euro 8 milioni; la variazione netta complessiva delle Attività correnti è attribuibile principalmente: (ii) all’incremento netto delle disponibilità liquide complessive per circa Euro 0,7 milioni riveniente dalle effetto combinato dell’accensione di un finanziamento bancario a medio/lungo termine stipulato nel corso del mese di marzo 2021, con Banca Intesa Sanpaolo S.p.A. e Mediocredito Centrale S.p.A. per complessivi Euro 10 milioni (importo contribuito in parti uguali dai due istituti) e la quota parte delle risorse finanziare impiegate, in modo significativo, per la realizzazione degli investimenti programmati principalmente; (ii) all’ incremento delle rimanenze di magazzino per circa Euro 0,7 milioni per far fronte ai maggiori approvvigionamenti di materie prime legate allo shortage mondiale a causa della pandemia da Covid -19; (iii) incremento delle altre attività e crediti diversi correnti per un importi pari a circa Euro 1 milione relativo ad un maggior credito IVA verso l’erario pari a circa Euro 0,7 milioni ed un maggior credito da consolidato fiscale verso la controllata pari a circa Euro 0,6 milioni.
Al 31 dicembre 2021 il Patrimonio netto della Capogruppo ammonta a Euro 19,8 milioni registrando una variazione in valore assoluto rispetto al 31 dicembre 2020 pari a circa Euro 0,4 milioni, per effetto principalmente del risultato di esercizio consuntivato.
Le Passività non correnti, pari ad Euro 17,9 milioni al 31 dicembre 2021, si incrementano di circa Euro 10,8 milioni rispetto al precedente esercizio; tale variazione è essenzialmente riconducibile ai seguenti effetti combinati:
Le Passività correnti, pari ad Euro 7,6 milioni al 31 dicembre 2021, si incrementano complessivamente per circa Euro 1,1 milioni rispetto al precedente esercizio; tale variazione è principalmente riconducibile ai seguenti effetti:
Al 31 dicembre 2021 la Capogruppo Pierrel S.p.A. ha registrato ricavi pari a Euro 18,2 milioni con un incremento dell’11% rispetto agli Euro 16,4 milioni conseguiti nell’esercizio 2020, ed un EBITDA positivo per circa Euro 1,1 milioni, in significativa crescita rispetto al 31 dicembre 2020, quando era pari ad Euro 0,8 milioni. L’incremento del fatturato è riconducibile principalmente alla ripresa delle vendite rispetto all’esercizio precedente quando la pandemia da Covid -19 ha interessato l’intero mercato mondiale, come già descritto in precedenza. Il miglioramento dell’EBITDA è collegato esclusivamente alle maggiori vendite realizzate che sono esclusivamente quelle nei confronti della controllata Pharma che, come noto, registra una maggiore marginalità sul prodotto a marchio proprio rispetto al conto terzi.
Gli ammortamenti al 31 dicembre 2021, pari ad Euro 1,5 milione, registrano un incremento del 36% rispetto all’esercizio precedente quando erano pari a circa Euro 1,1 milioni a seguito dell’entrata in esercizio di una parte degli investimenti programmati e completati.
La gestione finanziaria alla data del 31 dicembre 2021 risulta negativa per circa Euro 0,6 milioni in controtendenza rispetto all’esercizio precedente quando era positiva per circa Euro 0,1 milioni.
Tale variazione è riconducibile quasi esclusivamente alle perdite su cambi correlate all’adeguamento cambi negativo del saldo in dollari del debito verso Dentsply.
In considerazione di tutto quanto sopra descritto e dei relativi effetti, al 31 dicembre 2021 Pierrel S.p.A. registra una perdita di esercizio pari a circa Euro 0,4 milioni che si confronta con un utile di circa Euro 0,2 milioni registrato al 31 dicembre 2020.
La posizione finanziaria netta di Pierrel S.p.A. al 31 dicembre 2021 è negativa per circa Euro 12,7 milioni, rispetto ad un valore registrato a chiusura dell’esercizio 2020, negativo pari a circa Euro 4,2 milioni.
Tale variazione è riconducibile principalmente all’iscrizione tra le passività finanziaria non correnti del debito contratto con i due istituti di credito per circa Euro 10 milioni (come descritto in precedenza) ed utilizzate alla data del 31 dicembre 2021 per finanziare il piano di investimenti programmato attraverso l’utilizzo delle disponibilità liquide che alla data di chiusura dell’esercizio registrano un incremento netto di circa Euro 0,7 milioni.
Il prospetto sintetico di rendiconto finanziario mostra per il 2021 disponibilità liquide alla fine dell’esercizio pari ad Euro 3,5 milioni in aumento di circa Euro 0,7 milioni rispetto alla data del 31 dicembre 2020.
PRINCIPALI INDICATORI FINANZIARI
Si riportano di seguito i principali indicatori finanziari monitorati legati allo stato patrimoniale ed illustrati nella tabella che segue:
Le variazioni in negativo rispetto al 2021 sono riconducibili principalmente agli effetti rivenienti dall’incremento delle passività finanziarie, parzialmente mitigate dalla riduzione delle passività correnti nell’esercizio 2021.
SCENARIO DI RIFERIMENTO PER GLI ASPETTI ESG (ENVIRONMENTAL, SOCIAL, GOVERNANCE)
Contesto di riferimento
L’anno 2021 è stato caratterizzato dal rilancio dei sistemi economico-produttivi e dalla ripresa dei rapporti sociali successivamente all’emergenza pandemica. Tale emergenza si è unita alla crisi climatico-ambientale, generando effetti sul contesto sociale, impattato anche da numerosi avvenimenti internazionali e nazionali, brevemente riepilogati di seguito. A livello politico si segnala l’insediamento del 46° Presidente degli Stati Uniti d’America, Joe Biden, e il rientro degli USA negli accordi di Parigi per la lotta al cambiamento climatico. In Italia, con la formazione del Governo Draghi è stato avviato il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per il rilancio post emergenziale della nazione. Tale Piano prevede principalmente la digitalizzazione e l’innovazione tecnologica, la transizione ecologica e l’inclusione sociale. L’ Unione Europea ha approvato la legge sul clima, fissando l’obiettivo della neutralità carbonica al 2050 e al 2030 la riduzione dei GHG del 55% rispetto al 1990. Il G20 di Roma ha sancito l’impegno per la sicurezza alimentare e l’adeguata nutrizione (Dichiarazione Matera) e per la parità di genere. Inoltre, l’anno 2021 ha visto un forte impegno nella gestione dell’emergenza pandemica, principalmente attraverso le campagne vaccinali e la conferma dello smart working, che ha garantito maggiore sicurezza ai lavoratori.
Gli impatti ambientali ed energetici
Il Gruppo Pierrel è da sempre orientato ad una produzione di qualità nel massimo rispetto dell’ambiente e dell’uso responsabile ed efficiente delle risorse. La natura del business di Pierrel, ovvero la produzione anestetici dentali in asepsi, quindi in ambiente chiuso e sterile, non genera emissioni di sostanze pericolose nell’ambiente sia lavorativo che esterno. I rifiuti prodotti sono per circa il 77% destinati al recupero, solo la restante parte è smaltita secondo le specifiche normative di riferimento e, di tale percentuale circa il 5% è da considerarsi rifiuto “pericoloso”.
Pierrel, in quanto realtà produttiva energivora, ha messo in atto nel corso degli anni attività di monitoraggio e controllo al fine di porre in essere interventi di contenimento di consumi di risorse quali principalmente acqua, metano ed energia elettrica. L’efficacia delle tematiche green sostenute dal Gruppo non solo nelle aree prettamente di produzione ma in generale in tutte le attività aziendali, è ulteriormente comprovata dal possesso della certificazione UNI EN ISO 140018 (SGS) sin dall’anno 2002.
E’ intenzione del Gruppo migliorare costantemente la propria gestione ambientale con l’obiettivo volontario di voler contribuire al raggiungimento degli obiettivi dell’agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile. Si precisa che, nel corso dell’esercizio appena concluso, così come alla data di pubblicazione del presente documento, il Gruppo non ha registrato danni causati all’ambiente né sanzioni inflitte all’impresa per reati o danni ambientali.
Cambiamento climatico
La maggiore attenzione all’evolversi del cambiamento climatico e ai suoi effetti sui business è un tema che ha assunto sempre più rilevanza, tale da richiedere una maggiore informativa nelle relazioni finanziarie annuali. Anche se non esiste un principio contabile internazionale che disciplina come gli impatti del cambiamento climatico siano da considerare nella predisposizione del bilancio, lo IASB ha emesso alcuni documenti per supportare le società che adottano i principi IFRS. Inoltre, l’ESMA, nelle sue European Common Enforcement Priorities del 29 ottobre 2021, ha evidenziato che gli emittenti devono considerare nella preparazione dei bilanci IFRS i rischi climatici nella misura in cui i medesimi siano rilevanti a prescindere dal fatto che detti rischi siano o meno esplicitamente previsti dagli standard contabili di riferimento.
Il management non rileva impatti specifici di rilevante entità derivanti da rischi legati al clima, da considerare nell’applicazione dei principi contabili.
Risorse umane ed ambiente di lavoro
Le risorse umane rappresentano per il Gruppo un’importanza notevole, in quanto con il loro impegno ne garantiscono il successo.
Alla data di chiusura dell’esercizio l’organico della Capogruppo si compone di 105 unità (96 unità al 31 dicembre 2020) con rapporto di lavoro dipendente, tutti in forza presso la sede sociale sita in Capua (CE) e risulta così suddiviso:
Sul fronte sindacale si continuano a registrare buone relazioni industriali e un clima di collaborazione.
Il management del Gruppo si impegna costantemente nella diffusione della cultura della sicurezza, in quanto la formazione, l’informazione e la consapevolezza dei lavoratori sono ritenute strumenti fondamentali in materia di salute e sicurezza.
RICERCA E SVILUPPO
Il Gruppo Pierrel svolge in via sistematica attività di ricerca e sviluppo finalizzate principalmente all’introduzione di nuovi processi di industrializzazione, alla registrazione di nuove A.I.C. (Autorizzazioni all’Immissioni in Commercio) in nuovi Paesi e all’immissione in commercio di nuovi medical devices. Per il Gruppo Pierrel l’attività di ricerca e sviluppo rappresenta in genere un costo pluriennale destinato a tradursi in una fonte di ricavi futuri. Si segnala che i costi di ricerca e sviluppo sostenuti dal Gruppo Pierrel, per la sola Capogruppo nell’esercizio 2021 sono stati pari a circa Euro 1.115 migliaia, e sono riferiti a specifici progetti avviati dall’azienda nell’ambito del percorso di Ricerca e Sviluppo programmato.
La struttura di Ricerca e Sviluppo del Gruppo si è concentrata prevalentemente sulle attività più propriamente connesse allo Stabilimento di Capua per il mantenimento degli standard di produzione previsti dall’FDA e dall’AIFA, mentre i costi sostenuti e capitalizzati nell’anno 2021 dalla Divisione Pharma per lo sviluppo di nuove marketing authorization e variazioni di dossier approvati sono stati pari a circa Euro 762 migliaia.
CONTROVERSIE LEGALI
Per quanto riguarda l’informativa sulle controversie legali in corso si rimanda a quanto indicato nel paragrafo “Contenziosi in corso” delle note esplicative al bilancio di esercizio di Pierrel S.p.A. ed al bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2021. Si segnala inoltre che, alla data del 31 dicembre 2021, le società del Gruppo Pierrel non hanno ricevuto solleciti di pagamento relativi a debiti sorti nell’ambito dell’ordinaria gestione amministrativa.
Alla data del 31 dicembre 2021 Pierrel S.p.A. non ha ricevuto richieste per decreti ingiuntivi e non si segnalano sospensioni dei rapporti di fornitura tali da pregiudicare l’ordinario svolgimento dell’attività aziendale.
COMUNICAZIONI CONSOB
In data 3 novembre 2021, la Commissione Nazionale per le Società e la Borsa ha disposto la revoca dell’obbligo della Società, ai sensi dell’art. 114, comma 5 del D. Lgs. n. 58/98, come successivamente modificato e integrato, di comunicare al mercato, in occasione della pubblicazione delle relazioni finanziarie annuali e semestrali e dei resoconti intermedi di gestione, talune informazioni integrative relative alla Società e al Gruppo Pierrel.
Questo provvedimento, che determina l’uscita della Società dalla c.d. “grey list”, segue quello del 23 maggio 2019 con la quale la Commissione, nel revocare gli obblighi di comunicazione mensile disposti in capo alla Società dal luglio 2012, aveva disposto l’assoggettamento della Società alla pubblicazione di talune informazioni relative, tra l’altro, alla posizione finanziaria netta della Società e del Gruppo Pierrel, alle posizioni debitorie scadute della Società e del Gruppo Pierrel e ai rapporti intrattenuti con le parti correlate della Società e del Gruppo Pierrel.
A partire dall’approvazione, su base volontaria, del resoconto intermedio di gestione del Gruppo Pierrel al 30 settembre 2021, pertanto, la Società e il Gruppo Pierrel non sono più soggetti ad alcun obbligo di informativa integrativa ai sensi dell’art. 114 del D. Lgs. n. 58/98
CODICE DI AUTODISCIPLINA E RELAZIONE SUL GOVERNO SOCIETARIO E GLI ASSETTI PROPRIETARI
In data 13 giugno 2012 il Consiglio di Amministrazione della Società, tenuto conto della struttura, delle dimensioni e delle esigenze operative della Società e del Gruppo, nonché della natura delle attività svolte, ha deliberato di non aderire al Codice di Autodisciplina delle società quotate promosso da Borsa Italiana S.p.A., e di affidare al Consiglio stesso le funzioni proprie dei comitati previsti dal medesimo Codice. Tale determinazione, comunicata al mercato in pari data, è stata poi confermata in occasione del rinnovo degli organi societari con delibera consiliare del 26 aprile 2021.
La struttura di Corporate Governance di Pierrel è caratterizzata da un insieme di regole, comportamenti e processi volti a garantire un efficiente e trasparente sistema di governo societario e un efficace funzionamento degli organi di governo e dei sistemi di controllo. In particolare, la struttura di Corporate Governance adottata dalla Società si basa su un modello organizzativo di tipo “tradizionale”, composto, quindi, dai seguenti organi sociali: (i) l’Assemblea degli Azionisti, (ii) il Consiglio di Amministrazione; (iii) il Direttore Generale; e (iv) il Collegio Sindacale. L’incarico di revisione legale è demandato, in applicazione delle vigenti disposizioni normative in materia, ad una società di revisione iscritta nell’albo speciale tenuto dalla CONSOB.
Alla data della presente Relazione il Consiglio di Amministrazione non ha ritenuto necessario nominare alcun Comitato Esecutivo.
I soggetti a cui il Consiglio di Amministrazione in carica alla data del presente documento ha attribuito parte dei propri poteri sono il Presidente del Consiglio di Amministrazione, dott. Raffaele Petrone, il Vicepresidente del Consiglio di Amministrazione, ing. Rosario Bifulco, e l’Amministratore Delegato dott. Fulvio Citaredo, che ricopre anche la carica di Direttore Generale della Società. Tutti tali organi delegati hanno riferito al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale delle attività eventualmente poste in essere nell’esercizio delle deleghe rispettivamente attribuite alla prima riunione utile del Consiglio di Amministrazione.
Successivamente al 31 dicembre 2021 non si è verificato alcun cambiamento significativo nella struttura di corporate governance della Società.
La “Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari” per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 è stata redatta ai sensi dell’art. 123-bis del TUF ed è messa a disposizione degli Azionisti e di chiunque ne faccia richiesta, presso la sede sociale, sul meccanismo di stoccaggio autorizzato da CONSOB e sul sito internet della Società all’indirizzo “www.pierrelgroup.com”, sezione “Investor Relations/Financial Documents /Bilanci e Relazioni”, nei termini di legge previsti per la pubblicazione.
PARTECIPAZIONI DETENUTE DA AMMINISTRATORI, SINDACI E DIRIGENTI CON RESPONSABILITA’ STRATEGICHE
Ai sensi dell’Allegato 3A, Schema 7-ter Regolamento Emittenti, si riportano di seguito le partecipazioni detenute nella Società, nonché nelle società da questa controllate, dai componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, dal Direttore Generale e dai Dirigenti con Responsabilità Strategiche, nonché eventualmente dai coniugi non legalmente separati e dai figli minori, direttamente o per il tramite di società controllate, di società fiduciarie o per interposta persona, risultanti dal libro soci, dalle comunicazioni ricevute e da altre informazioni acquisite dagli stessi componenti degli organi di amministrazione e controllo, dal Direttore Generale e dai Dirigenti con Responsabilità Strategiche:
.
ATTIVITA’ DI DIREZIONE E COORDINAMENTO
La Società non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte di società o enti e definisce in piena autonomia i propri indirizzi strategici generali ed operativi. Pierrel Pharma S.r.l. con socio unico, unica società parte del perimetro di consolidamento della Società, ha individuato ai sensi dell’art. 2497-bis del Codice Civile Pierrel S.p.A. quale soggetto che esercita l’attività di direzione e coordinamento su di essa. Tale attività consiste nell’indicazione degli indirizzi strategici generali ed operativi di Gruppo e si concretizza nella definizione ed adeguamento del sistema di controllo interno e del modello di governance e degli assetti societari.
La Società non è altresì soggetta ad attività di direzione e coordinamento di alcuna società sulla base di contratti stipulati o di clausole statutarie di cui all'articolo 2497-septies del Codice Civile.
RAPPORTI CON PARTI CORRELATE
L’informativa in merito ai rapporti intercorsi nell’esercizio con parti correlate è ampiamente fornita nel paragrafo “Informativa sulle parti correlate” delle note esplicative al bilancio consolidato del Gruppo ed al bilancio d’esercizio della Società al 31 dicembre 2021, a cui si rinvia per i dettagli.
TRANSAZIONI DERIVANTI DA OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI
Ai sensi della comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006 n. DEM/6064293 si precisa che nel corso del 2021 non sono avvenute operazioni atipiche e/o inusuali.
FATTORI DI RISCHIO
Per quanto concerne l’informativa sulla gestione dei rischi, si fa rinvio a quanto indicato nelle note esplicative al bilancio consolidato del Gruppo ed al bilancio d’esercizio della Società al 31 dicembre 2021.
EVENTI RILEVANTI SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DEL PERIODO
Si rinvia a quanto dettagliatamente descritto nel paragrafo “Eventi intervenuti dopo la data di chiusura dell’esercizio” delle note esplicative al bilancio consolidato del Gruppo ed al bilancio d’esercizio della Società al 31 dicembre 2021.
EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
Con riferimento alla prevedibile evoluzione della gestione per l’esercizio 2022 si rinvia a quanto dettagliatamente riportato nella parte introduttiva della presente relazione e nel paragrafo relativo all’andamento della gestione ed osservazioni sul profilo finanziario riportato nelle note esplicative al bilancio consolidato ed al bilancio separato di Pierrel S.p.A.. In particolare, si segnala che:
(i) la Divisione Pharma conferma la progressiva affermazione del prodotto Orabloc®, in particolar modo nel mercato statunitense ed in quello canadese, con un numero crescente di clienti finali che riordinano con continuità il prodotto. Tale circostanza rappresenta un ulteriore elemento di traino per le vendite e conforta la possibilità di incrementare nel medio periodo i volumi di produzione, i margini ed i flussi di cassa anche della Divisione Contract Manufacturing. In particolare, per il 2022 la Divisione Pharma prevede di concludere nuovi accordi di distribuzione con ulteriori partners nei paesi nei quali otterrà nuove registrazioni, e di riavviare potenziali canali di distribuzione con dealers dentali in Francia ed Austria. La controllata Pierrel Pharma prevede un sostanziale mantenimento nel 2022 delle quote di mercato dei prodotti a marchio Pierrel in Italia, Polonia, Taiwan, UK, Serbia e Kosovo;
(ii) Con riferimento alla Divisione CMO, l’incremento di fatturato previsto nel 2022 è riconducibile sostanzialmente ai maggiori volumi destinati alla Divisione Pharma. Nel 2022, la CMO continuerà a dedicarsi alla realizzazione del rilevante programma di investimento approvato destinato al raddoppio della capacità produttiva, ad una maggiore efficienza dei processi produttivi, conseguendo ulteriore marginalità sulle vendite.
L’impulso alla produzione, l’avvenuta revisione ed incremento dei prezzi di vendita e la continua ricerca di soluzioni organizzative e di approvvigionamento volte alla riduzione dell’impatto dei costi, dovrebbero assicurare una marginalità adeguata.
Per tutto quanto sopra indicato e per i positivi risultati registrati dalla Società nel corso del 2021, dopo aver effettuato le necessarie analisi e valutazioni delle iniziative previste e riflesse nel Piano e delle azioni già poste in essere, si è ritenuto ragionevole predisporre il Bilancio d’esercizio della Società al 31 dicembre 2021 sulla base del presupposto della continuità aziendale.
PROPOSTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Signori Azionisti,
come evidenziato dal bilancio di esercizio di Pierrel S.p.A., l’esercizio si chiude con una perdita netta di di Euro 405.143. Se concordate con i criteri adottati, sottoponiamo alla Vostra approvazione il bilancio al 31 dicembre 2021 e Vi proponiamo di coprire la perdita dell’esercizio 2021 pari ad Euro 405.143 attraverso l’utilizzo di parte delle “riserve e utili/(perdite) a nuovo”, che al 31 dicembre 2021 ammontano a complessivi Euro 16.660.998,00, per un importo corrispondente, con conseguente riduzione delle “riserve e utili/(perdite) a nuovo” ad Euro 16.255.855,00. Inoltre, si propone di procedere all’azzeramento della riserva “perdite a nuovo” pari al 31 dicembre 2021 ad Euro 8.065.077 attraverso integrale compensazione con la riserva “sovrapprezzo azioni” il cui saldo al 31 dicembre 2021 ammonta ad Euro 24.168.944 che comporta una consistenza finale della predetta riserva dopo l’operazione pari ad Euro 16.103.867.
Capua, 27 aprile 2022
_______________________
L’Amministratore Delegato
Dott. Fulvio Citaredo
AL 31 DICEMBRE 2021
INDICE
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PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATI
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Situazione patrimoniale - finanziaria consolidata
Conto economico separato consolidato
Conto economico complessivo consolidato
Prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato
Rendiconto finanziario consolidato
.
.
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.
.
NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO
Company Information | |
Name of reporting entity | |
Principal Activities | |
Address of registered office | |
Country of incorporation | |
Domicile of entity | |
Principal place of business | |
Legal form of entity | |
Name of parent entity | |
Name of ultimate parent group | |
Description of nature of financial statements | |
Date of end of reporting period | |
Period covered by financial statements | |
Description of presentation currency | |
Level of rounding used in financial statements | |
Explanations |
.
Situazione patrimoniale - finanziaria consolidata
Attività | |||
(euro migliaia) | Note | 31 dicembre 2021 | 31 dicembre 2020 |
Immobilizzazioni immateriali | (1) | ||
Immobilizzazioni materiali | (2) | ||
Immobilizzazioni materiali beni in leasing | (2) | ||
Immobilizzazioni finanziarie | (3) | ||
Crediti e altre attività non correnti | (4) | ||
Imposte differite attive | (5) | ||
Attività non correnti | |||
Rimanenze | (6) | ||
Crediti commerciali | (7) | ||
Crediti tributari | (8) | ||
Altre attività e crediti diversi correnti | (9) | ||
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | (10) | ||
Attività correnti | |||
TOTALE ATTIVITA' | |||
Passività e Patrimonio Netto | |||
(euro migliaia) | Note | 31 dicembre 2021 | 31 dicembre 2020 |
Capitale sociale | |||
Riserve e Utili (Perdite) portate a nuovo | |||
Utile/(Perdita) del periodo | |||
Patrimonio netto consolidato | (11) | ||
Benefici ai dipendenti | (12) | ||
Passività finanziarie non correnti | (13) | ||
di cui parti correlate | |||
Altre passività e debiti diversi non correnti | (14) | ||
Passività non correnti | |||
Debiti commerciali | (15) | ||
di cui parti correlate | |||
Passività finanziarie correnti | (13) | ||
di cui parti correlate | |||
Debiti tributari correnti | (16) | ||
Altre passività e debiti diversi correnti | (17) | ||
di cui parti correlate | |||
Passività correnti | |||
TOTALE PASSIVITA' | |||
TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO | |||
.
.
Conto economico separato consolidato | |||
(euro migliaia) | Note | Esercizio 2021 | Esercizio 2020 |
Attività operative | |||
Ricavi | (18) | ||
di cui non ricorrenti | |||
Materie prime e materiali di consumo utilizzati | (19) | ( | ( |
di cui parti correlate | ( | ( | |
Costi per servizi e prestazioni | (20) | ( | ( |
di cui non ricorrenti | ( | ( | |
Costi per godimento beni di terzi | (21) | ( | ( |
Costo del personale | (22) | ( | ( |
di cui parti correlate | ( | ( | |
Altri accantonamenti e costi | (23) | ( | ( |
di cui parti correlate | ( | ( | |
di cui non ricorrenti | ( | ( | |
Risultato prima di ammortamenti, oneri finanziari e imposte | |||
Ammortamenti e svalutazioni | (24) | ( | ( |
di cui non ricorrenti | ( | ||
Risultato operativo | |||
Oneri finanziari * | (25) | ( | ( |
di cui parti correlate | ( | ( | |
Proventi finanziari | (25) | ||
Risultato prima delle imposte | |||
Imposte sul reddito del periodo | (26) | ( | ( |
di cui non ricorrenti | |||
UTILE/(PERDITA) NETTA DEL PERIODO | |||
(*) di cui Euro 453 migliaia relativi a perdite per adeguamento cambi (utili per adeguamento cambi pari ad Euro 19 migliaia al 31 dicembre 2020) | |||
Azioni ordinarie medie in circolazione al 31 dicembre 2021 | 222.881.275 | 222.881.275 | |
Utile/(Perdita netta) di periodo (migliaia di Euro) | |||
Risultato netto base e diluito per azione |
.
.
Conto economico complessivo consolidato | |||
(euro migliaia) | Note | Esercizio 2021 | Esercizio 2020 |
Utile/(Perdita) netta consolidata dell’esercizio | |||
Altre componenti di conto economico complessivo che non saranno successivamente riclassificate nell’utile/(perdita) d’esercizio: | |||
Utile/(Perdita) da rivalutazione su piani a benefici definiti | (11) (12) | ( | ( |
Totale altre componenti di conto economico complessivo che non saranno successivamente riclassificate nell’utile/(perdita) d’esercizio al netto dell'effetto fiscale | ( | ( | |
Totale altre componenti di conto economico complessivo al netto dell'effetto fiscale | ( | ( | |
Totale utile /(perdita) complessiva al netto dell'effetto fiscale | |||
.
.
Prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato | ||||||||
(euro migliaia) | Capitale sociale | Sovrapprezzo azioni | Azioni proprie | Riserva legale | Altre riserve | Perdite a nuovo | Riserva IAS 19R | Totale |
Saldo al 1° gennaio 2020 | - | 72 | ( | ( | ( | |||
Utile/(Perdita) dell’esercizio | ||||||||
Conto economico complessivo | ( | ( | ||||||
Utile/(Perdita) complessiva del periodo | ( | |||||||
Altre variazioni di patrimonio netto | - | - | - | (118) | ||||
Saldo al 31 dicembre 2020 | - | ( | ( | ( | ||||
(euro migliaia) | Capitale sociale | Sovrapprezzo azioni | Azioni proprie | Riserva legale | Altre riserve | Perdite a nuovo | Riserva IAS 19R | Totale |
Saldo al 1° gennaio 2021 | ( | ( | ( | |||||
Utile/(Perdita) dell’esercizio | ||||||||
Conto economico complessivo | ( | ( | ||||||
Utile/(Perdita) complessiva del periodo | ( | |||||||
Altre variazioni di patrimonio netto | - | - | - | ( | ||||
Saldo al 31 dicembre 2021 | - | ( | ( | ( | ||||
.
.
Rendiconto finanziario consolidato | |||
(euro migliaia) | Note | Esercizio 2021 | Esercizio 2020 |
UTILE/(PERDITA) NETTA DELL'ESERCIZIO | |||
Ammortamenti | (24) | ||
Ammortamenti beni in leasing | (24) | ||
Accantonamenti e svalutazioni | (23) | ( | |
(Rivalutazione)/ Svalutazione immobilizzazioni | (24) (25) | - | |
Altre (plusvalenze)/minusvalenze su immobilizzazioni | (2) | ||
Variazione imposte | (26) | ( | |
Oneri finanziari netti * | (25) | ||
Variazioni rimanenze | (19) | ( | |
Variazione crediti commerciali | (7) | ( | |
Variazione debiti commerciali | (16) | ( | |
Variazione netta altre attività e passività non correnti | (4) (14) | ||
Variazione netta altre attività e passività correnti | (9) (15) | ( | |
Variazione benefici ai dipendenti | (12) | ( | ( |
Flusso monetario netto utilizzato in attività operativa | |||
Uscite per acquisto di beni materiali | (2) | ( | ( |
Uscite per acquisto di beni materiali in leasing | (2) | ( | - |
Uscite per acquisto di beni immateriali | (1) | ( | ( |
Flusso monetario netto utilizzato in attività di investimento | ( | ( | |
Incremento finanziamenti a medio e lungo termine | (13) | ||
Incremento finanziamenti a breve termine | (13) | ||
Rimborso quote finanziamenti a breve termine | (13) | ( | ( |
Oneri finanziari netti pagati | (25) | ( | ( |
Flusso monetario da attività di finanziamento | ( | ||
FLUSSO MONETARIO TOTALE DEL PERIODO | ( | ||
Disponibilità liquide nette all'inizio del periodo | (10) | ||
Flusso monetario totale del periodo | ( | ||
Effetto cambi | |||
Disponibilità liquide nette alla fine del periodo | |||
(*) di cui Euro 453 migliaia relativi a perdite per adeguamento cambi (utili per adeguamento cambi pari ad Euro 19 migliaia al 31 dicembre 2020) | |||
NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO
INFORMAZIONI GENERALI
INFORMAZIONI SUL GRUPPO
Pierrel S.p.A. (“Pierrel” o la “Società” o la “Capogruppo”) è una società per azioni quotata sul mercato telematico azionario (“Euronext Milan -EXM-”) organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. dal maggio 2006, con sede legale in Capua (CE), Strada Statale Appia 7-bis 46/48, specializzata nella produzione di specialità farmaceutiche (Divisione Contract Manufacturing) e, attraverso la sua controllata Pierrel Pharma S.r.l., nello sviluppo, registrazione e licensing di nuovi farmaci e dispositivi medici (Divisione Pharma).
PUBBLICAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO
La pubblicazione del Bilancio consolidato del Gruppo Pierrel per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 è stata autorizzata con delibera del Consiglio di Amministrazione di Pierrel S.p.A. assunta in data 27 aprile 2022.
Il presente Bilancio consolidato è assoggettato a revisione legale da parte della PricewaterhouseCoopers S.p.A..
ANDAMENTO DELLA GESTIONE ED OSSERVAZIONI SUL PROFILO FINANZIARIO
Al 31 dicembre 2021 il Gruppo Pierrel registra un Risultato Netto consolidato positivo per Euro 2,9 milioni in aumento rispetto al 31 dicembre 2020 quando era positivo per circa Euro 1,9 milioni.
Il predetto risultato ha scontato ammortamenti e svalutazioni per circa Euro 1,6 milioni e registrato oneri finanziari netti per circa Euro 719 migliaia. L’indebitamento finanziario netto consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2021 è pari ad Euro 13,1 milioni (Euro 7,8 milioni alla data di chiusura dell’esercizio 2020) e l'indebitamento finanziario corrente consolidato alla fine dell’esercizio è di circa Euro 1,7 milioni (Euro 2,6 milioni alla data del 31 dicembre 2020).
Il capitale circolante netto del Gruppo al 31 dicembre 2021 – per tale intendendosi la differenza tra il totale delle attività correnti ed il totale delle passività correnti – è positivo ed è pari ad Euro 7,1 milioni (positivo per circa Euro 2,9 milioni alla data di chiusura dell’esercizio 2020).
La situazione patrimoniale consolidata al 31 dicembre 2021 mostra, in linea con quanto previsto dai Piani aziendali e dal committment del management formalmente dichiarato e già evidenziato nella situazione patrimoniale al 31 dicembre 2020, una situazione finanziaria stabile ed equilibrata con una evoluzione della posizione finanziaria del Gruppo in linea con quanto preventivato ed in particolare un utilizzo delle risorse finanziarie al servizio degli investimenti.
I dati economici al 31 dicembre 2021 registrano, pur considerando il persistere dello scenario particolare nel quale il Gruppo ha operato a causa delle note vicende legate alla pandemia da Covid -19, risultati positivi anche rispetto alle previsioni formulate per l’esercizio 2021 approvate lo scorso 16 aprile, in particolare per quanto riguarda il valore dell’EBITDA consuntivato, riconducibili principalmente ai seguenti fattori:
Inoltre, rispetto all’esercizio 2020, ed in linea con il trend già registrato lo scorso anno, la Capogruppo ha contenuto l’esposizione per debiti scaduti verso i fornitori pari a 0,8 milioni (Euro 0,8 milioni al 31 dicembre 2020) ed è stato azzerato il debito residuo scaduto verso istituti previdenziali pari a circa Euro 63 migliaia al 31 dicembre 2020.
Per tutto quanto sopra descritto, il patrimonio netto consolidato alla fine dell’esercizio è risultato positivo per Euro 18,4 milioni (Euro 15,4 milioni al 31 dicembre 2020) confermando i risultati del piano di crescita strategica approvato e ulteriormente rafforzato dalla positiva performance della gestione caratteristica del Gruppo.
Il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha monitorato costantemente e accuratamente la posizione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo ponendo in essere tutte le azioni necessarie a garanzia degli azionisti e dei creditori, con particolare attenzione agli elementi necessari per garantire l’esecuzione del piano aziendale approvato, registrandone a chiusura dell’esercizio i risultati positivi.
FORMA, CONTENUTI E PRINCIPI CONTABILI ADOTTATI
Il Bilancio consolidato del Gruppo Pierrel al 31 dicembre 2021 è redatto in conformità ai Principi Contabili Internazionali IAS/IFRS (di seguito “IFRS”) omologati dalla Commissione Europea ai sensi del Regolamento (CE) n. 1606/2002, integrati dalle relative interpretazioni (Standing Interpretations Committee – SIC, e International Financial Reporting Interpretations Committee – IFRIC) emesse dall’International Accounting Standard Board (IASB) in vigore alla data di chiusura dell’esercizio, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005. In genere, non è prassi della Capogruppo adottare anticipatamente principi o modifiche prima della loro entrata in vigore.
Il principio generale adottato nella predisposizione del presente bilancio consolidato è quello del costo storico, ad eccezione delle voci di bilancio che, secondo gli IFRS, sono obbligatoriamente rilevate al fair value, come indicato nei criteri di valutazione delle singole voci.
Il Bilancio consolidato è costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria consolidata, dal conto economico consolidato, dal conto economico complessivo consolidato, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato, dal rendiconto finanziario consolidato e dalle relative note esplicative.
Il Gruppo ha scelto, tra le diverse opzioni consentite dallo IAS 1, di presentare le poste patrimoniali secondo la distinzione in “corrente/non corrente” e il conto economico classificando i costi per natura. Il rendiconto finanziario è stato invece predisposto utilizzando il metodo indiretto.
Con riferimento alla delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio, si segnala che sono state inserite delle apposite sezioni atte a rappresentare i rapporti significativi con parti correlate, nonché delle apposite voci di conto economico al fine di evidenziare, laddove esistenti, le operazioni significative aventi natura non ricorrente effettuate nel consueto svolgimento dell’attività.
Tutti i valori esposti nei prospetti contabili e nelle note esplicative, laddove non diversamente indicato, sono espressi in migliaia di Euro.
MODIFICHE E NUOVI PRINCIPI CONTABILI E INTERPETAZIONI
I principi contabili adottati per la redazione del Bilancio Consolidato sono conformi a quelli utilizzati per la redazione del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2020. Il Gruppo non ha adottato anticipatamente alcun nuovo principio, interpretazione o modifica emesso ma non ancora in vigore.
“Amendments to IFRS 4 Insurance Contracts – Deferral of IFRS 9”
In data 25 Giugno 2020, lo IASB ha pubblicato la proroga dell’esenzione temporanea dall’applicazione dell’IFRS 9 al 1° Gennaio 2023 che prevede la possibilità di allineare i criteri di valutazione per gli strumenti finanziari con il nuovo standard contabile IFRS 17 per la valutazione e la contabilizzazione dei contratti assicurativi.
“Amendments to IFRS 9, IAS 39, IFRS 7, and IFRS 16 – Interest Rate Benchmark Reform – Phase 2”
Emesso ad agosto 2020 va ad integrare le precedenti modifiche emesse nel 2019 (Riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse - Fase 1) e affrontano temi che potrebbero influire sull’informativa finanziaria dopo che un indice di riferimento è stato riformato o sostituito con un tasso di riferimento alternativo per effetto della riforma. Gli obiettivi delle modifiche della Fase 2 sono di assistere le società nell’applicare gli IFRS quando vengono apportate modifiche ai flussi finanziari contrattuali o alle relazioni di copertura a causa della riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse e nel fornire informazioni utili agli utilizzatori del bilancio. Le modifiche richiederanno di fornire informazioni aggiuntive circa l’esposizione della società ai rischi derivanti dalla Riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse e sulle relative attività di gestione del rischio. Le modifiche includono i seguenti espedienti pratici: un espediente pratico che consente di considerare i cambiamenti contrattuali, od i cambiamenti nei flussi di cassa che sono direttamente richiesti dalla riforma, di essere trattati come variazioni di un tasso di interesse variabile, equivalente ad un movimento di un tasso di interesse nel mercato; permettere che i cambiamenti richiesti dalla riforma IBOR siano fatti nell’ambito della designazione di copertura e documentazione di copertura senza che la relazione di copertura debba essere discontinuata; fornisce temporaneo sollievo alle entità nel dover rispettare i requisiti di identificazione separata quando un RFR viene designato come copertura di una componente di rischio.
Queste modifiche non hanno impatto sul bilancio del Gruppo. Il Gruppo intende usare tali espedienti pratici nei periodi futuri in cui gli stessi saranno applicabili.
“Amendments to IFRS 16 Leases: Covid-19 – Related Rent Concessions beyond 30 June 2021”
Emesso in data 31 Marzo 2021, amplia l’espediente pratico già emesso a Maggio 2020 (“Amendments to IFRS16 Leases Covid-19 – Related Rent Concessions”) volto a riconoscere la possibilità, in capo al locatario, di non considerare come modifiche del contratto di leasing eventuali concessioni riconosciute come conseguenza del COVID-19 (ad esempio, sospensione del pagamento dei canoni di affitto). Il locatario potrà pertanto esimersi dal sottoporre a revisione numerosi contratti e non dovrà rideterminare le rispettive lease liability mediante un nuovo tasso di sconto potendo trattare tali modifiche come cambiamenti che non comportano una lease modification. Tale espediente aumenta il periodo di ammissibilità per l’applicazione dello stesso di 12 mesi dal 30 Giugno 2021 al 30 Giugno 2022 e risulterà applicabile ai locatari e non ai locatori.
Gli emendamenti e i principi indicati non hanno comportato per il Gruppo impatti significativi sul bilancio o necessità di particolari disclosure.
PRINCIPI CONTABILI E INTERPRETAZIONI OMOLOGATI MA NON ANCORA OBBLIGATORI
I seguenti principi contabili, interpretazioni ed emendamenti sono applicabili negli esercizi successivi a quello chiuso al 31 dicembre 2021:
“IFRS 17 Insurance Contracts”
In data 18 maggio 2017, lo IASB ha emesso l’IFRS 17 “Insurance Contracts” che definisce l’accounting dei contratti assicurativi emessi e dei contratti di riassicurazione posseduti. Le disposizioni dell’IFRS 17 che stabiliscono i criteri di rilevazione, valutazione, presentazione e informativa dei contratti assicurativi, superano quelle attualmente previste dall’IFRS 4 “Contratti assicurativi” e hanno come obiettivo quello di garantire agli utilizzatori del bilancio di valutare l’effetto che tali contratti hanno sulla posizione finanziaria, sui risultati e sui flussi finanziari delle compagnie. L’applicazione del principio è prevista per gli esercizi che hanno inizio il 1° Gennaio 2023.
“Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Classification of Liabilities as Current or Non-current – Deferral of Effective Date”
Emesso in data 23 Gennaio 2020, fornisce chiarimenti in materia di classificazione delle passività come correnti o non correnti. Le modifiche allo IAS 1 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° Gennaio 2023.
“Amendments to IAS 1 and IFRS Practice Statement 2 ‐ Disclosure of Accounting Policies”
Emesso in data 12 Febbraio 2021, richiede alle società di fornire le informazioni rilevanti sui principi contabili applicati e suggerisce di evitare o limitare le informazioni non necessarie. Le modifiche allo IAS 16 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° Gennaio 2023.
“Amendments to IAS 8 Accounting policies, Changes in Accounting Estimates and Errors: Definition of Accounting Estimates”
Emesso in data 12 febbraio 2021, chiarisce, anche attraverso alcuni esempi, la distinzione tra cambiamenti di stima e cambiamenti di principi contabili. La distinzione è rilevante in quanto i cambiamenti di stima sono applicati prospetticamente a transazioni ed eventi futuri, mentre i cambiamenti di principi contabili sono generalmente applicati in via retroattiva. Le modifiche sono applicabili a partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° Gennaio 2023, è consentita un’applicazione anticipata.
“Amendments to IAS 12 Income Taxes: Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction”
Emesso in data 7 Maggio 2021, ha lo scopo di rendere omogenee le modalità con cui le entità contabilizzano le imposte differite su operazioni come leasing e i costi di smantellamento. La principale novità riguarda l’introduzione di un’eccezione all’esenzione per la rilevazione iniziale (IRE) della fiscalità differita per le attività e per le passività prevista dallo IAS 12. Nello specifico l’eccezione prevede la non applicabilità dell’esenzione dello IAS 12 per la rilevazione iniziale di tutte quelle operazioni che originano differenze temporanee uguali o oggetto di compensazione. Limitando l’esenzione alla sola rilevazione iniziale, l’impatto sarà di un progressivo miglioramento e comparabilità delle informazioni a beneficio degli utilizzatori del bilancio con riferimento agli impatti fiscali delle operazioni di leasing e ai costi di smantellamento. Le modifiche sono applicabili a partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° Gennaio 2023. È consentita un’applicazione anticipata.
“Amendments to IFRS 17 Insurance contracts: Initial Application of IFRS 17 and IFRS 9 – Comparative Information”
Emesso in data 9 Dicembre 2021, consente di agevolare una migliore comparabilità dei dati relativamente alle informazioni degli strumenti finanziari valutati secondo l’IFRS17. L’applicabilità di quest’ultimo richiede, in sede di First Time Application, l’attività di “restated” dei dati comparativi al fine di garantire l’uniformità dell’informativa finanziaria. Il principio IFRS 9 invece consente ma non richiede la rideterminazione dei dati comparativi, precludendo però la possibilità di applicare il criterio di valutazione alle attività finanziarie oggetto di eliminazione nel periodo precedente. Tale opzione garantisce, quindi, la possibilità di eliminare disallineamenti contabili temporanei nella valutazione delle attività finanziarie e delle passività derivanti da contratti assicurativi. Contribuisce inoltre a migliorare l’utilità delle informazioni comparative agli utilizzatori del bilancio. Le modifiche sono applicabili a partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° Gennaio 2023.
“Amendment to IFRS 3 Business Combinations”
Emesso in data 14 Maggio 2020, aggiorna il riferimento presente nell’IFRS 3 al Conceptual Framework nella versione rivista, senza che ciò comporti modifiche alle disposizioni dello standard.
“Amendment to IAS 16 Property, Plant and Equipment”
Emesso in data 14 Maggio 2020, non consente di dedurre dal costo dell’immobilizzazione l’importo ricevuto dalla vendita di beni prodotti prima che l’asset fosse pronto per l’uso. Tali ricavi di vendita e i relativi costi saranno rilevati a conto economico. Le modifiche allo IAS 16 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° Gennaio 2022.
“Amendment to IAS 37 Provisions, Contingent Liabilities and Contingent Assets”
Emesso in data 14 maggio 2020, chiarisce quali voci di costo si devono considerare per valutare se un contratto sarà in perdita.
“Annual Improvements 2018-2020”
Emesso in data 14 Maggio 2020, modifiche sono apportate:
INCERTEZZA NELL’USO DELLE STIME
La redazione dei prospetti contabili richiede l’effettuazione di stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull’informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di riferimento: conseguentemente i risultati che verranno in seguito conseguiti potrebbero differire da tali stime. In particolare, le stime vengono utilizzate per rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti, per obsolescenza di magazzino, ammortamenti, svalutazioni, benefici ai dipendenti, imposte ed altri accantonamenti a fondi. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente, e gli effetti di ogni variazione sono riflessi a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima.
In questo contesto, si segnala che la situazione causata dalla crisi economica e finanziaria generale hanno comportato la necessità di effettuare assunzioni riguardanti l’andamento futuro caratterizzate da significativa incertezza, per cui non si può escludere il concretizzarsi, nel prossimo esercizio, di risultati diversi da quanto stimato e che quindi potrebbero richiedere rettifiche, ad oggi ovviamente né stimabili né prevedibili, al valore contabile delle relative voci. Le voci di bilancio principalmente interessate da tali situazioni di incertezza sono le immobilizzazioni materiali, i fondi svalutazione crediti e svalutazione magazzino, le partecipazioni e le imposte differite attive.
Immobilizzazioni materiali e immateriali
Determinare il valore contabile delle attività materiali ed immateriali richiede la stima del management circa la determinazione del valore recuperabile di immobili, impianti e macchinari, e delle immobilizzazioni immateriali, specie se in assenza di prezzi di mercato quotati utilizzati nella valutazione delle medesime attività, oltre che delle vite utili e del relativo metodo di ammortamento adottato, anche per attività di importo modesto, generalmente raggruppate in classi.
Il valore contabile delle immobilizzazioni materiali ed immateriali è sottoposto a verifica per rilevarne eventuali perdite di valore quando eventi indichino che il valore di carico non può essere recuperato; in tal caso, le attività materiali ed immateriali sono assoggettate a test di impairment anche qualora il processo di ammortamento risulti già avviato. Gli impairment test vengono condotti generalmente facendo ricorso al metodo del discounted cash flow: tale metodologia risulta particolarmente sensibile alle assunzioni contenute nella stima dei flussi futuri e dei tassi di interesse utilizzati. Per l’esecuzione di tali valutazioni il management utilizza i più recenti piani approvati dall’organo amministrativo della Capogruppo.
Imposte differite attive
Al 31 dicembre 2021 il bilancio del Gruppo evidenzia imposte differite attive ai soli fini IRES per circa Euro 5,3 milioni, ascrivibili ad una porzione di perdite fiscali sofferte dal gruppo che sono riportabili negli esercizi successivi ai sensi di quanto disposto dall’art. 84 del D.P.R. 917/1986 (cd. Tuir).
L’iscrizione delle imposte differite attive è avvenuta nel presupposto che è altamente probabile che il Gruppo realizzi nei successivi esercizi redditi imponibili in grado di assorbire tali perdite sulla base delle previsioni degli imponibili futuri elaborati in grado di assorbire tali perdite sulla base delle previsioni degli imponibili futuri elaborati sulla base dell’ultimo Piano Aziendale approvato dalla Società, anche proiettato su un periodo più ampio. In considerazione del fatto che la valutazione di recuperabilità si basa sulle previsioni degli imponibili futuri, i risultati che saranno effettivamente realizzati e le successive previsioni degli imponibili futuri potrebbero modificare la valutazione della recuperabilità delle imposte differite attive delle Società del Gruppo
Fondo svalutazione crediti
Il fondo svalutazione crediti riflette la stima del management circa le perdite relative al portafoglio crediti verso la clientela; la stima del fondo è basata sulle perdite attese da parte del Gruppo, determinate in funzione dell’esperienza passata per crediti simili, degli scaduti correnti e storici, delle perdite e degli incassi, del monitoraggio della qualità del credito e delle proiezioni circa le condizioni economiche e di mercato. Il Gruppo opera con operatori del settore farmaceutico di livello internazionale, ciò onostante, il peggioramento dell’attuale crisi finanziaria potrebbe comportare un deterioramento delle condizioni finanziarie dei debitori del Gruppo rispetto a quanto già preso in considerazione nella quantificazione dei fondi iscritti in bilancio.
Fondo svalutazione magazzino
Il fondo svalutazione magazzino riflette la stima del management circa le perdite di valore attese da parte del Gruppo, in funzione dell’esperienza passata. L’attuale crisi economica e finanziaria non ha tuttavia avuto un significativo impatto sulla valutazione delle giacenze di magazzino del Gruppo, sebbene non si possa escludere un deterioramento futuro, al momento non prevedibile.
PRINCIPI DI CONSOLIDAMENTO
Il presente Bilancio consolidato include le situazioni economico-patrimoniali al 31 dicembre 2021 della Pierrel S.p.A. e della Pierrel Pharma S.r.l., unica società controllata inclusa nell’area di consolidamento, predisposte in conformità ai principi contabili internazionali IAS/IFRS. A tal riguardo si segnala che l’organo amministrativo della controllata Pierrel Pharma ha approvato la relativa situazione economico-patrimoniale al 31 dicembre 2021, inclusa nel presente Bilancio consolidato, in data 25 marzo 2022.
Il principio contabile IFRS 10 (Bilancio Consolidato), modificato dal Regolamento della Commissione UE n. 1254/2012 dell’11 dicembre 2012, applicabile a tutti i bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio dal 1 gennaio 2014, nel disciplinare i termini e le condizioni per la preparazione e la presentazione del bilancio consolidato da parte di una società, fornisce la seguente definizione di “controllo”: “un investitore controlla un’entità oggetto di investimento solo e solo se ha contemporaneamente (a) il potere sull’entità oggetto di investimento, (b) l’esposizione o i diritti a rendimenti variabili derivanti dal rapporto con l’entità oggetto di investimento, e (c) la capacità di esercitare il proprio potere sull’entità oggetto di investimento per incidere sull’ammontare dei suoi rendimenti”. Il significato da attribuire al concetto di “avere potere su un’entità” viene specificato nel medesimo principio, dove si chiarisce che tale potere si ritiene esercitato allorquando si detengano validi diritti che conferiscono la capacità attuale di dirigere le attività rilevanti dell’entità. Alla luce di tutto quanto previsto nel citato principio contabile internazionale, l’area di consolidamento del Gruppo è quella indicata nel successivo paragrafo “Area di consolidamento”.
I prospetti contabili delle società comprese nell’area di consolidamento sono consolidati con il metodo dell’integrazione globale, che prevede il recepimento integrale di tutte le voci del bilancio, prescindendo dalla percentuale di possesso azionario del Gruppo, nonché l’eliminazione delle operazioni infragruppo, e degli utili non realizzati.
Il valore contabile delle partecipazioni è eliminato a fronte della corrispondente frazione di patrimonio netto delle entità partecipate, attribuendo ai singoli elementi dell’attivo e del passivo il loro valore corrente alla data di acquisizione del controllo e rilevando eventuali passività potenziali; l’eventuale differenza residua, se positiva, è iscritta alla voce “Avviamento” dell’attivo non corrente, se negativa viene rilevata a conto economico.
Ove la partecipazione risulti inferiore al 100%, viene rilevata la quota di utile/perdita e di patrimonio netto di pertinenza di terzi.
Le società controllate sono consolidate a partire dalla data in cui il controllo è stato effettivamente trasferito al Gruppo e cessano di essere consolidate alla data in cui il controllo è trasferito al di fuori del Gruppo; laddove si riscontri una perdita di controllo di una società rientrante nell’area di consolidamento, il bilancio consolidato include il risultato dell’esercizio in proporzione al periodo in cui il Gruppo ne ha mantenuto il controllo. Le variazioni nell’interessenza partecipativa della controllante in una controllata, che non comportano la perdita del controllo, sono contabilizzate come operazioni sul capitale. Se la controllante perde il controllo di una controllata, essa:
AREA DI CONSOLIDAMENTO
Il presente Bilancio consolidato include le situazioni economico-patrimoniali al 31 dicembre 2021 della Capogruppo Pierrel S.p.A. e della controllata Pierrel Pharma. Nel corso del 2021 l’area di consolidamento del Gruppo non ha subito rispetto alla data di chiusura del precedente esercizio alcuna variazione.
Ai sensi della delibera Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche (art. 126 del Regolamento) si precisa che alla data del presente Bilancio consolidato l’unica società controllata da Pierrel è Pierrel Pharma S.r.l., con sede in Capua (Caserta, Italia), controllata al 100% dalla Società, avente ad oggetto lo sfruttamento delle autorizzazioni all’immissione in commercio (“AIC”) di proprietà del Gruppo, oltre all’identificazione e allo sviluppo di nuove molecole, formulazioni o sistemi di drug delivery principalmente nell’area della terapia del dolore.
In aggiunta a quanto descritto in precedenza, si precisa altresì che alla data del 31 dicembre 2021 la Società deteneva la seguente partecipazione di minoranza:
CRITERI DI VALUTAZIONE
Il principio generale adottato nella predisposizione del presente Bilancio consolidato, è quello del costo storico, ad eccezione delle voci di bilancio consolidato che, secondo gli IFRS, sono obbligatoriamente rilevate al fair value, come indicato nei criteri di valutazione delle singole voci; tale valore rappresenta il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un’attività, ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione.
Le voci di bilancio sono presentate sulla base della classificazione corrente / non corrente.
Un'attività è corrente quando:
Tutte le altre attività sono classificate come non correnti.
Una passività è corrente quando:
Tutte le altre passività sono classificate come non correnti.
Le imposte differite sono classificate come attività e passività non correnti.
Immobilizzazioni immateriali
Le attività immateriali, capitalizzabili solo se trattasi di attività identificabili che genereranno futuri benefici economici, sono inizialmente iscritte in bilancio al costo di acquisto, maggiorato di eventuali oneri accessori e di quei costi diretti necessari a predisporre l’attività al suo utilizzo. Le attività acquisite attraverso operazioni di aggregazione di imprese sono iscritte al valore equo alla data di acquisizione.
Le attività generate internamente, ad eccezione dei costi di sviluppo e delle spese per l’ottenimento delle autorizzazioni alla vendita di prodotti farmaceutici, non sono rilevate come attività immateriali; l’attività di sviluppo si concretizza nella traduzione dei ritrovati della ricerca o di altre conoscenze in un programma ben definito per la produzione di nuovi materiali, prodotti o processi. Il costo di un’attività immateriale generata internamente comprende tutti i costi direttamente attribuibili necessari per creare, produrre e preparare l’attività affinché questa sia in grado di operare nel modo inteso dalla direzione aziendale.
La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.
Le attività immateriali a vita utile definita sono iscritte in bilancio al costo al netto degli ammontari complessivi degli ammortamenti, calcolati a quote costanti sulla base della vita utile stimata dell’attività e delle perdite per riduzioni di valore accumulate.
Le società del Gruppo provvedono ad effettuare un’apposita analisi di congruità per rilevare eventuali perdite di valore quando eventi o cambiamenti indicano che il valore di carico non può essere recuperato. Se esiste un’indicazione di questo tipo, e nel caso in cui il valore ecceda il valore presumibile di realizzo, le attività vengono svalutate fino a riflettere il loro valore di realizzo; tale valore coincide con il maggiore tra il prezzo netto di vendita dell’attività ed il suo valore d’uso. Per il calcolo di tale valore, si rimanda a quanto indicato in relazione alle “Immobilizzazioni materiali”.
Tuttavia, se un’attività immateriale è caratterizzata da una vita utile indefinita, essa non viene ammortizzata, ma sottoposta periodicamente ad un’analisi di congruità al fine di rilevare eventuali perdite di valore.
La vita utile generalmente attribuita alle varie categorie di attività con vita utile definita è la seguente:
L’ammortamento inizia quando l’attività è disponibile all’uso, ossia quando è nella posizione e nella condizione necessaria perché sia in grado di operare nella maniera intesa dalla direzione aziendale. Il periodo di ammortamento e il metodo di ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita sono rivisti almeno alla fine di ogni periodo di riferimento.
Costi di ricerca, di sviluppo e di registrazione prodotti
I costi di ricerca per la difesa ordinaria dei prodotti e dei processi produttivi ed i costi di ricerca innovativa sono imputati a conto economico nell’esercizio in cui sono sostenuti.
I costi di sviluppo, rilevati in bilancio come attività immateriali, si riferiscono a progetti relativi allo sviluppo di nuovi prodotti proprietari (principi attivi), di nuove formulazioni e di nuovi processi produttivi; tali costi comprendono anche le spese sostenute per allungare la vita utile, intesa quale periodo di commercializzazione, di prodotti già sul mercato e quindi in grado di generare benefici economici futuri superiori al normale livello di rendimento originariamente attribuito al prodotto sottostante l’attività di sviluppo.
Quando il progetto di sviluppo risulta concluso e si estrinseca in un processo disponibile per l’utilizzazione economica o in un “Know-how di prodotto”, i costi ad esso relativi vengono riclassificati alla voce “Know-how di prodotto” o “Know-how di processo” ed ammortizzati in quote costanti in relazione alla loro vita utile attesa; il termine dell’attività di sviluppo di nuovi prodotti o processi coincide con l’ottenimento da parte dell’Autorità competente dell’autorizzazione alla produzione e/o alla commercializzazione.
I costi di registrazione dei prodotti si riferiscono a costi interni ed esterni sostenuti per l’ottenimento o il rinnovo dell’autorizzazione alla vendita da parte delle varie autorità locali dei prodotti risultanti dall’attività di sviluppo e/o per l’estensione di tali autorizzazioni ad altre nazioni o ad altri tipi di impiego del prodotto; tali costi sono rilevati come attività immateriali tra le “Immobilizzazioni in corso” fino al momento dell’ottenimento dell’autorizzazione alla vendita, allorquando vengono riclassificati alla voce “Registrazioni” ed ammortizzati in base alla durata della concessione, che può raggiungere un massimo di 10 anni.
Finché l’attività di sviluppo e/o l’attività di registrazione dei vari prodotti da essa derivanti non vengono completate, con cadenza annuale viene verificata l’eventuale riduzione di valore dei principali progetti in corso di realizzo (c.d. impairment test), con conseguente rilevazione a conto economico dell’eventuale eccedenza iscritta in bilancio.
Immobilizzazioni materiali
Le immobilizzazioni materiali, iscrivibili in bilancio come attività se e solo se è probabile che i futuri benefici economici ad esse associati affluiranno all’impresa e se il loro costo può essere attendibilmente determinato, sono rilevate al costo storico e sono esposte in bilancio al netto del relativo fondo ammortamento e di eventuali perdite di valore.
In particolare, il costo di un’immobilizzazione materiale, acquistata da terzi o costruita in economia, è comprensivo degli oneri di diretta attribuzione ed include tutti i costi necessari alla messa in funzione del bene per l’uso per il quale è stato acquisito; se il pagamento per l’acquisto del bene è differito oltre i normali termini di dilazione del credito, il suo costo è rappresentato dal prezzo per contanti equivalente.
Il valore iniziale del bene viene incrementato del valore attuale degli eventuali costi di smantellamento e rimozione del bene o di ripristino del sito in cui il bene è dislocato, allorquando esista un’obbligazione legale od implicita in tal senso; a fronte dell’onere capitalizzato verrà quindi rilevata una passività a titolo di fondo rischi.
Le spese di manutenzione e riparazione non vengono capitalizzate, ma rilevate nel conto economico dell’esercizio di competenza.
I costi sostenuti successivamente all’iscrizione iniziale (migliorie, spese di ammodernamento o di ampliamento, ecc.) sono iscritti nell’attivo se e solo se è probabile che i futuri benefici economici ad essi associati affluiranno all’impresa e se si sostanziano in attività identificabili o se riguardano spese finalizzate ad estendere la vita utile dei beni a cui si riferiscono oppure ad aumentarne la capacità produttiva o anche a migliorare la qualità dei prodotti da essi ottenuti; qualora invece tali spese siano assimilabili ai costi di manutenzione, verranno imputate a conto economico nel momento del sostenimento.
L’ammortamento, che inizia quando il bene diviene disponibile per l’uso, è calcolato a quote costanti in base alla vita utile stimata del bene; la vita utile generalmente attribuita alle varie categorie di beni è la seguente:
I terreni, avendo di norma una vita utile illimitata, non sono soggetti ad ammortamento.
Il valore contabile delle immobilizzazioni materiali è sottoposto a verifica per rilevarne eventuali perdite di valore quando eventi indichino che il valore di carico non può essere recuperato; se esiste un’indicazione di questo tipo e nel caso in cui il valore di carico ecceda il valore presumibile di realizzo, le attività o le unità generatrici di flussi finanziari vengono svalutate fino a riflettere il loro valore di realizzo, che coincide con il maggiore tra il prezzo netto di vendita del bene ed il suo valore d’uso. Nel definire il valore d’uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che rifletta la stima corrente di mercato del costo del denaro rapportato al tempo ed ai rischi specifici dell’attività; per un’attività che non generi flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore di realizzo è determinato in relazione all’unità generatrice di flussi finanziari cui tale attività appartiene. Le perdite di valore sono contabilizzate nel conto economico alla voce “Ammortamenti e svalutazioni”; tali perdite di valore sono ripristinate nel caso in cui vengano meno i motivi che le hanno generate.
Le immobilizzazioni materiali acquisite attraverso operazioni di aggregazione di imprese sono rilevate al valore di mercato, generalmente determinato da una perizia; se non è possibile determinare tale valore, perché si tratta di un’attività raramente oggetto di vendita, il valore di carico è stimato attraverso il metodo del costo di sostituzione ammortizzato o del reddito atteso.
Leasing
I contratti di leasing finanziario, che sostanzialmente trasferiscono al Gruppo tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla proprietà del bene locato, comportano la rilevazione del valore del bene locato e, in contropartita, di un debito finanziario verso il locatore per un importo pari al fair value del bene locato o, se minore, al valore attuale dei canoni di leasing, utilizzando per il calcolo il tasso di interesse implicito del contratto; i canoni di leasing sono ripartiti tra quota capitale e quota interessi, in modo da ottenere l’applicazione di un tasso di interesse costante sul saldo residuo del debito (quota capitale), gli oneri finanziari sono addebitati a conto economico.
Il bene locato viene poi ammortizzato secondo criteri analoghi a quelli utilizzati per i beni di proprietà.
I contratti di leasing nei quali, invece, il locatore conserva sostanzialmente tutti i rischi e i benefici tipici della proprietà, sono classificati come leasing operativi; i pagamenti relativi a tali contratti vengono addebitati a conto economico.
Attività finanziarie
Al momento della prima rilevazione, le attività finanziarie sono classificate, a seconda dei casi, tra le attività finanziarie al fair value rilevato nel conto economico, finanziamenti e crediti, attività finanziarie detenute fino alla scadenza, attività finanziarie disponibili per la vendita, o tra i derivati designati come strumenti di copertura, laddove la copertura sia efficace. Tutte le attività finanziarie sono inizialmente rilevate al fair value (maggiorato degli oneri accessori direttamente attribuibili all’acquisizione), tranne nel caso di attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico.
Ai fini della valutazione successiva, le attività finanziarie sono classificate in quattro categorie:
Le “attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico” comprendono le attività detenute per la negoziazione e le attività designate al momento della prima rilevazione come attività finanziarie al fair value con variazioni rilevate nel conto economico. Le attività detenute per la negoziazione sono tutte quelle attività acquisite per la loro vendita o il loro riacquisto nel breve termine. I derivati, inclusi quelli scorporati, sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione, salvo che non siano designati come strumenti di copertura efficace, come definito nello IAS 39.
Il Gruppo non ha classificato alcuna attività finanziaria al fair value rilevato a conto economico.
I “finanziamenti attivi e crediti” sono attività finanziarie non derivate, con pagamenti fissi o determinabili, non quotati in un mercato attivo. Dopo la rilevazione iniziale, tali attività finanziarie sono successivamente valutate al costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso di interesse effettivo (TIE), dedotte le perdite di valore.
Le attività finanziarie che non sono strumenti derivati e che sono caratterizzate da pagamenti a scadenza fissa o determinabile, sono classificate tra gli “investimenti posseduti fino a scadenza” laddove il Gruppo abbia l’intenzione e la capacità di mantenerle in portafoglio fino a scadenza. Dopo la rilevazione iniziale gli investimenti finanziari detenuti fino a scadenza sono valutati con il criterio del costo ammortizzato, usando il metodo del tasso di interesse effettivo, dedotte le perdite di valore.
Le “attività finanziarie disponibili per la vendita” (“AFS”) comprendono azioni e titoli di debito. Le azioni classificate come disponibili per la vendita sono quelle che non sono state classificate come detenute per la negoziazione, né designate al fair value nel conto economico. I titoli di debito rientranti in questa categoria sono quelli detenuti per un periodo indefinito e quelli che potrebbero essere venduti in risposta alle necessità di liquidità o al cambiamento delle condizioni di mercato.
Dopo la rilevazione iniziale, le attività finanziarie disponibili per la vendita sono valutate al fair value e i loro utili e perdite non realizzati sono riconosciuti tra le altre componenti di conto economico complessivo nella riserva delle attività disponibili per la vendita, fino all’eliminazione dell’investimento - momento in cui l’utile o la perdita cumulati sono rilevati tra gli altri proventi o oneri operativi - ovvero fino al momento in cui si configuri una perdita di valore, quando la perdita cumulata è stornata dalla riserva e riclassificata nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio tra gli oneri finanziari.
In particolare, quando una riduzione di fair value (valore equo) di un’attività finanziaria disponibile per la vendita è stata rilevata direttamente nel patrimonio netto e sussistono evidenze obiettive che l’attività abbia subito una riduzione di valore, la perdita cumulativa che è stata rilevata direttamente nel patrimonio netto deve essere stornata e rilevata a conto economico anche se l’attività finanziaria non è stata eliminata.
Il Gruppo valuta se la capacità e l’intento di vendere a breve termine le proprie attività finanziarie disponibili per la vendita sia ancora appropriato. Laddove, in rare circostanze, il Gruppo non fosse in grado di negoziare queste attività finanziarie a causa di mercati inattivi, può scegliere di riclassificare queste attività finanziarie se il management ha la capacità e l’intenzione di mantenere tali attività nel prevedibile futuro o fino alla scadenza. Per le attività finanziarie riclassificate al di fuori della categoria disponibili per la vendita, il fair value alla data di riclassifica diventa il nuovo costo ammortizzato ed ogni utile o perdita precedentemente rilevata è ammortizzata nel conto economico sulla base della vita residua dell’investimento, utilizzando il tasso di interesse effettivo. La differenza tra il nuovo costo ammortizzato e i flussi di cassa attesi è ammortizzata sulla vita utile residua dell’attività applicando il tasso di interesse effettivo. Se l’attività è successivamente svalutata, l’importo contabilizzato nel patrimonio netto è riclassificato nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio.
Le “partecipazioni in altre imprese” sono valutate con il metodo del costo, rettificato per eventuali riduzioni di valore iscritte a conto economico. Quando vengono meno i motivi che hanno determinato la riduzione di valore, il valore contabile della partecipazione è ripristinato fino a concorrenza del relativo costo originario. Tale ripristino viene iscritto a conto economico. Il rischio derivante da eventuali perdite eccedenti il costo viene iscritto tra i fondi, nella misura in cui la Società è chiamata a risponderedi obbligazioni legali o implicite.
Cancellazione di un’attività finanziaria
La cancellazione di un’attività finanziaria avviene quando il Gruppo non detiene più il controllo dei diritti contrattuali connessi all’attività, e questo normalmente avviene quando i diritti specificati nel contratto sono esercitati o quando scadono o quando vengono trasferiti a terzi; conseguentemente, quando risulta che il Gruppo ha mantenuto il controllo dei diritti contrattuali connessi all’attività, quest’ultima non può essere rimossa dallo stato patrimoniale. Questo si verifica essenzialmente quando:
Al contrario, se il cessionario ha la capacità di ottenere i benefici dell’attività trasferita, ossia è libero di vendere o di impegnare l’intero valore equo dell’attività trasferita, il cedente deve rimuovere l’attività dal suo stato patrimoniale.
In caso di cessione, la differenza tra il valore contabile dell’attività trasferita e la sommatoria dei corrispettivi ricevuti e qualsiasi rettifica precedente che rifletta il fair value di quella attività, che è stata iscritta nel patrimonio netto, viene inclusa nel conto economico dell’esercizio.
Rimanenze
Le rimanenze di magazzino sono valutate al minore tra il costo ed il valore netto di presumibile realizzo, rappresentato dal normale prezzo di vendita stimato, al netto dei costi di completamento e di vendita.
Il costo delle rimanenze può non essere recuperabile se esse sono danneggiate, se sono diventate obsolete, o se i loro prezzi di vendita sono diminuiti: in questo caso le rimanenze sono svalutate fino al valore netto di realizzo sulla base di una valutazione eseguita voce per voce e l’ammontare della svalutazione viene rilevato come costo nell’esercizio in cui la svalutazione viene eseguita.
Il costo delle rimanenze comprende i costi di acquisto, i costi di trasformazione e gli altri costi sostenuti per portare le rimanenze nel luogo e nelle condizioni attuali.
Il metodo utilizzato per la determinazione del costo delle rimanenze è quello del costo medio ponderato, comprensivo delle rimanenze iniziali.
Crediti commerciali e altri crediti
I crediti commerciali e gli altri crediti sono rilevati inizialmente al costo, ossia al fair value del corrispettivo ricevuto nel corso della transazione; successivamente i crediti che hanno una scadenza prefissata sono valutati al costo ammortizzato, utilizzando il metodo dell’interesse effettivo, mentre i crediti senza scadenza fissa sono valutati al costo.
I crediti a breve termine, sui quali non è stata concordata la maturazione di interessi, sono valutati al valore originario; il fair value dei crediti a lungo termine è stabilito attualizzando i futuri flussi di cassa: lo sconto è contabilizzato come provento finanziario sulla durata del credito fino a scadenza.
I crediti sono esposti in bilancio al netto degli accantonamenti per perdita di valore; tali accantonamenti vengono effettuati quando esiste un’indicazione oggettiva (quale, ad esempio, la probabilità di insolvenza o significative difficoltà finanziarie del debitore) che il Gruppo non sarà in grado di recuperare tutti gli importi dovuti in base alle condizioni di vendita originali. Il valore contabile del credito è ridotto mediante accantonamento in un apposito fondo; i crediti soggetti a perdita di valore sono stornati quando si verifica la loro irrecuperabilità.
Anticipi su crediti e contratti - factoring
I crediti ceduti a seguito di operazioni di factoring possono essere eliminati dall’attivo patrimoniale se e solo se:
Qualora tali condizioni non siano verificate, il credito verso il cliente finale rimane incluso nell’attivo patrimoniale e la voce del passivo patrimoniale “passività finanziarie correnti” accoglie il debito per l’anticipo ottenuto dall’istituto di factor.
La Capogruppo cede una parte dei propri crediti commerciali attraverso operazioni di factoring unicamente della tipologia “pro-solvendo”.
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Le disponibilità liquide comprendono il denaro in cassa, iscritti al valore al valore facciale, ed i depositi bancari a vista e a breve termine, ossia con una scadenza originaria prevista non superiore a tre mesi, iscritti al valore di presumibile realizzo.
I mezzi equivalenti rappresentano temporanee eccedenze di disponibilità liquide investite in strumenti finanziari caratterizzati da rendimenti più elevati rispetto ai depositi bancari a vista (es. titoli pubblici) e prontamente liquidabili; non comprendono gli investimenti temporanei in strumenti di capitale a causa della volatilità e variabilità dei loro valori.
Debiti commerciali e altri debiti
I debiti commerciali e gli altri debiti sono rilevati inizialmente al costo, ossia al valore equo del corrispettivo pagato nel corso della transazione; successivamente, i debiti che hanno una scadenza prefissata sono valutati al costo ammortizzato, utilizzando il metodo dell’interesse effettivo, mentre i debiti senza scadenza fissa sono valutati al costo.
I debiti a breve termine, sui quali non è stata concordata la maturazione di interessi, sono valutati al valore originario; il fair value dei debiti a lungo termine è stabilito attualizzando i futuri flussi di cassa: lo sconto è contabilizzato come onere finanziario sulla durata del debito fino a scadenza.
Finanziamenti passivi
I finanziamenti sono rilevati inizialmente al costo, corrispondente al fair value del corrispettivo ricevuto, al netto degli oneri accessori di acquisizione del finanziamento; dopo la rilevazione iniziale, i finanziamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato, utilizzando il metodo dell’interesse effettivo.
Conversione delle poste in valuta estera
Le transazioni in valuta estera sono rilevate, inizialmente, al tasso di cambio in essere alla data dell’operazione; le differenze cambio realizzate nel corso dell’esercizio, in occasione dell’incasso dei crediti e del pagamento dei debiti in valuta estera, sono iscritti a conto economico.
Alla chiusura dell’esercizio, le attività e le passività monetarie denominate in valuta estera, costituite da denaro posseduto o da attività e passività da ricevere o pagare in ammontare di denaro fisso e determinabile, sono riconvertite nella valuta funzionale di riferimento al tasso di cambio in essere alla data di chiusura del bilancio, registrando a conto economico l’eventuale differenza cambio rilevata.
Le poste non monetarie espresse in valuta estera sono convertite nella moneta funzionale utilizzando il tasso di cambio in vigore alla data dell’operazione, ovvero il cambio storico originario; gli elementi non monetari iscritti al fair value sono invece convertiti utilizzando il tasso di cambio in essere alla data di determinazione di tale valore. Quando l’utile o la perdita di un elemento non monetario viene rilevato direttamente nel patrimonio netto, ogni componente di cambio di tale utile o perdita deve essere rilevato direttamente nel patrimonio netto; viceversa, quando l’utile o la perdita di un elemento non monetario è rilevato a conto economico, ciascuna componente di cambio di tale utile o perdita deve essere rilevata a conto economico.
Azioni proprie
Le azioni proprie riacquistate sono rilevate al costo e portate in diminuzione del patrimonio netto. L’acquisto, la vendita o la cancellazione di azioni proprie non danno origine a nessun profitto o perdita nel conto economico. La differenza tra il valore di acquisto e il corrispettivo, in caso di rimessione, è rilevata nella riserva sovraprezzo azioni. I diritti di voto legati alle azioni proprie sono annullati così come il diritto a ricevere dividendi. In caso di esercizio nel periodo di opzioni su azioni, queste vengono soddisfatte con azioni proprie.
Perdita per azione
L’utile/perdita base per azione è calcolato dividendo la quota di risultato economico del Gruppo per la media ponderata delle azioni in circolazione durante il periodo; ai fini del calcolo dell’utile/perdita diluito per azione, la media ponderata delle azioni viene modificata assumendo la sottoscrizione di tutte le potenziali azioni derivanti dalla conversione di obbligazioni e dell’esercizio di warrant, qualora fossero stati emessi dalla Capogruppo stessa.
Fondi per rischi e oneri
Gli accantonamenti a fondi per rischi e oneri, che accolgono passività di tempistica ed importo incerti, sono effettuati quando:
L’importo iscritto come accantonamento rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per adempiere all’obbligazione esistente alla data di chiusura del bilancio. Se l’effetto dell’attualizzazione del valore del denaro è significativo, gli accantonamenti sono determinati attualizzando i flussi finanziari futuri attesi ad un tasso di sconto ante imposte che rifletta la valutazione corrente del mercato del costo del denaro in relazione al tempo e, se opportuno, ai rischi specifici delle passività; quando viene effettuata l’attualizzazione, l’incremento dell’accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario.
Le passività potenziali non sono invece rilevate in bilancio.
Benefici per i dipendenti
I benefici successivi al rapporto di lavoro sono definiti sulla base di programmi che, in funzione delle loro caratteristiche, sono distinti in programmi a contributi definiti e programmi a benefici definiti.
Nei programmi a contributi definiti l’obbligazione dell’impresa è limitata al versamento dei contributi pattuiti con i dipendenti ed è determinata sulla base dei contributi dovuti alla fine del periodo, ridotti degli eventuali importi già corrisposti.
Nei programmi a benefici definiti, l’importo contabilizzato come passività è pari a: (a) il valore attuale dell’obbligazione a benefici definiti alla data di riferimento del bilancio; (b) più eventuali utili attuariali (meno eventuali perdite attuariali); (c) meno gli eventuali costi previdenziali relativi alle prestazioni di lavoro passate non ancora rilevate; (d) dedotto il fair value alla data di riferimento del bilancio delle attività a servizio del piano (se esistono) al di fuori delle quali le obbligazioni devono essere estinte direttamente.
Il Gruppo rileva tutti gli utili e le perdite attuariali nel prospetto di Other Comprensive Income, così come previsto dal principio contabile IAS 19 revised, applicato retroattivamente a partire dal 1° gennaio 2012. Ne consegue che il rendimento atteso dalle attività a servizio del piano a benefici definiti non è contabilizzato nel conto economico. L’interesse sulla passività netta del piano a benefici definiti (al netto delle attività del piano) è invece contabilizzato nel conto economico. L’interesse è calcolato tramite l’utilizzo del tasso di sconto impiegato per la misurazione della passività o attività netta del piano.
Sino al 31 dicembre 2006 il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) della Capogruppo era considerato un piano a benefici definiti; la disciplina di tale fondo è stata modificata dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 (“Legge finanziaria 2007”) e successivi Decreti e Regolamenti emanati nei primi mesi del 2007. Alla luce di tali modifiche, tale istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1° gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita.
Anche il costo delle prestazioni di lavoro passate (non maturate – not vested) non può più essere differito sul periodo di futura maturazione. Tutti i costi relativi alle prestazioni di lavoro passate sono invece riconosciuti nel conto economico alla data che si verifica prima tra quella di modifica del piano o quella del riconoscimento dei correlati costi di ristrutturazione o cessazione del rapporto di lavoro. Fino al 2012 il costo delle prestazioni di lavoro passate (non maturate) era contabilizzato su base lineare con riferimento al periodo medio di maturazione del piano. Con il passaggio allo IAS 19R, il costo delle prestazioni di lavoro passate è contabilizzato immediatamente nel conto economico se i benefici sono maturati immediatamente con l’introduzione, o la modifica, del piano pensionistico.
Benefici retributivi sotto forma di partecipazione al capitale
Nel caso in cui il Gruppo retribuisca il proprio top management attraverso piani di incentivazione e/o Stock Option e/o piani di Stock Grant, il beneficio teorico attribuito ai soggetti interessati è addebitato a conto economico negli esercizi presi a riferimento dal piano con contropartita a riserva di patrimonio netto. Tale beneficio viene quantificato misurando alla data di assegnazione il fair value dello strumento assegnato attraverso tecniche di valutazione finanziaria, includendo nella valutazione eventuali condizioni di mercato e adeguando a ogni data di bilancio il numero dei diritti che si ritiene verranno assegnati. Viceversa, il fair value inizialmente determinato non è oggetto di aggiornamento nelle rilevazioni successive.
Ricavi
I ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che i benefici economici siano conseguiti dalle Società del Gruppo, il relativo importo possa essere determinato in modo attendibile, indipendentemente dalla data di incasso. I ricavi sono valutati al fair value del corrispettivo ricevuto o da ricevere, tenuto conto dei termini di pagamento contrattualmente definiti ed escludendo imposte e dazi.
Al fine di riconoscere i ricavi devono essere rispettati anche i seguenti criteri specifici di rilevazione:
Vendita di beni
Il ricavo è riconosciuto quando le Società del Gruppo hanno trasferito all’acquirente tutti i rischi e i benefici significativi connessi alla proprietà del bene, generalmente alla data di consegna del bene stesso, e smette di esercitare il solito livello di attività associate con la proprietà nonché l’effettivo controllo sul bene venduto.
II ricavo è valutato al fair value del corrispettivo ricevuto o da ricevere, al netto dei resi e abbuoni, sconti commerciali e riduzioni di volume.
Prestazione di servizi
Il ricavo è rilevato con riferimento allo stadio di completamento dell’operazione alla data di chiusura del bilancio. Quando il risultato della prestazione di servizi non può essere attendibilmente stimato, i ricavi devono essere rilevati solo nella misura in cui i costi rilevati saranno recuperabili; lo stadio di completamento è attraverso la valutazione del lavoro svolto oppure attraverso la proporzione tra i costi sostenuti ed i costi totali stimati.
Interessi
Sono rilevati per competenza con un criterio temporale, utilizzando il metodo dell’interesse effettivo.
In particolare, per tutti gli strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato e le attività finanziarie fruttifere classificate come disponibili per la vendita, gli interessi attivi sono rilevati utilizzando il tasso di interesse effettivo (“TIE”), che è il tasso che precisamente attualizza i pagamenti e gli incassi futuri, stimati lungo la vita attesa dello strumento finanziario o su un periodo più breve, quando necessario, rispetto al valore netto contabile dell’attività o passività finanziaria. Gli interessi attivi sono classificati tra i proventi finanziari nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio.
Royalties
Sono rilevate per competenza, secondo quanto previsto dai contenuti degli accordi relativi.
Dividendi
Sono rilevati quando sorge il diritto delle Società del Gruppo a ricevere il pagamento, che in genere corrisponde al momento in cui l’organo assembleare ne approva la distribuzione.
Contributi pubblici
I contributi pubblici sono rilevati al valore equo quando sussiste la ragionevole certezza che saranno ricevuti e che tutte le condizioni ad essi riferite risultino soddisfatte.
Quando i contributi sono correlati a componenti di costo (per esempio contributi in conto esercizio), sono rilevati nella voce “Ricavi”, ma ripartiti sistematicamente su differenti esercizi in modo che i ricavi siano commisurati al riconoscimento dei costi che essi intendono compensare; quando invece i contributi sono correlati ad attività (per esempio i contributi in conto impianti o i contributi per attività immateriali in via di sviluppo), sono portati in bilancio con il “metodo del ricavo differito”, ovvero il contributo è iscritto come “ricavo differito” che viene riportato a conto economico con un criterio “sistematico” che rispecchia la vita utile del bene a cui il contributo stesso fa riferimento sospendendo la parte non di competenza tra i “risconti passivi”.
Costi di acquisto di beni e prestazioni di servizi
Sono rilevati a conto economico secondo il principio della competenza e si sostanziano in decrementi di benefici economici, che si manifestano sotto forma di flussi finanziari in uscita o di riduzione di valore di attività o di sostenimento di passività.
Oneri finanziari
Gli oneri finanziari direttamente imputabili all’acquisizione, costruzione o produzione di un bene che richiede un rilevante periodo di tempo prima di essere disponibile per l’uso, vengono capitalizzati in quanto parte del costo del bene stesso; tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati come costo di competenza nell’esercizio in cui essi sono sostenuti.
Imposte sul reddito (correnti, anticipate e differite)
Le imposte correnti sono determinate sulla base di una realistica previsione degli oneri di imposta da assolvere, in applicazione della normativa fiscale vigente, e sono esposte nella voce “Debiti tributari”, al netto degli acconti versati; qualora gli acconti versati e gli eventuali crediti risultanti da precedenti esercizi risultino superiori alle imposte dovute, il credito netto verso l’Erario viene iscritto nella voce “Crediti tributari”.
Sulle differenze temporanee deducibili e imponibili esistenti tra i valori delle attività e delle passività iscritte a bilancio ed i relativi valori fiscali, il Gruppo rileva rispettivamente imposte anticipate e differite.
In particolare, per tutte le differenze temporanee imponibili viene rilevata contabilmente una passività fiscale differita, a meno che tale passività derivi dalla rilevazione iniziale dell’avviamento; tale passività è esposta in bilancio alla voce “Imposte differite passive”.
Per tutte le differenze temporanee deducibili, invece, viene rilevata un’attività fiscale differita (imposta anticipata) nella misura in cui è probabile che sarà realizzato reddito imponibile a fronte del quale può essere utilizzata la differenza temporanea deducibile; anche in presenza di perdite fiscali o crediti di imposta riportati a nuovo, viene rilevata un’attività fiscale differita nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro capiente. Tale attività è esposta in bilancio alla voce “Imposte differite attive”.
Il valore da riportare in bilancio per le imposte differite attive viene riesaminato ad ogni chiusura di esercizio, mediante uno specifico test di impairment, e viene ridotto nella misura in cui non risulti più probabile che sufficienti utili fiscali possano rendersi disponibili in futuro in modo da permettere al credito di essere utilizzato.
Le attività e le passività fiscali differite devono essere calcolate con le aliquote fiscali che ci si attende saranno applicabili nell’esercizio in cui sarà realizzata l’attività o sarà estinta la passività, sulla base delle aliquote fiscali vigenti o di fatto vigenti alla data di chiusura del bilancio.
Le imposte correnti e differite sono rilevate a conto economico come onere o come provento dell’esercizio; tuttavia, le imposte correnti e quelle differite devono essere addebitate o accreditate direttamente a patrimonio netto o nel prospetto di conto economico complessivo se relative a poste di bilancio iscritte direttamente in tali voci.
Valutazione del fair value
Le valutazioni al fair value e la relativa informativa sono effettuate o predisposte applicando l’IFRS 13 “Valutazione del fair value” (IFRS 13). Il fair value rappresenta il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un’attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività nell’ambito di una transazione ordinaria posta in essere tra operatori di mercato, alla data di valutazione.
La valutazione al fair value si fonda sul presupposto che l’operazione di vendita dell’attività o di trasferimento della passività abbia luogo nel mercato principale, ossia nel mercato in cui avviene il maggior volume e livello di transazioni per l’attività o la passività. In assenza di un mercato principale, si suppone che la transazione abbia luogo nel mercato più vantaggioso al quale il Gruppo ha accesso, ossia il mercato suscettibile di massimizzare i risultati della transazione di vendita dell’attività o di minimizzare l’ammontare da pagare per trasferire la passività.
Il fair value di un’attività o di una passività è determinato considerando le assunzioni che i partecipanti al mercato utilizzerebbero per definire il prezzo dell’attività o della passività, nel presupposto che gli stessi agiscano secondo il loro migliore interesse economico. I partecipanti al mercato sono acquirenti e venditori indipendenti, informati, in grado di entrare in una transazione per l’attività o la passività e motivati ma non obbligati né indotti ad effettuare la transazione.
Nella valutazione del fair value il Gruppo tiene conto delle caratteristiche delle specifiche attività o passività, in particolare, per le attività non finanziarie, della capacità di un operatore di mercato di generare benefici economici impiegando l’attività nel suo massimo e migliore utilizzo o vendendola a un altro operatore di mercato capace di impiegarlo nel suo massimo e miglior utilizzo. La valutazione del fair value delle attività e delle passività è effettuata utilizzando tecniche adeguate alle circostanze e per le quali sono disponibili dati sufficienti, massimizzando l’utilizzo di input osservabili.
L’IFRS 13 individua la seguente gerarchia di livelli di fair value che riflette la significatività degli input utilizzati nella relativa determinazione:
Livello 1 Prezzo quotato (mercato attivo): i dati utilizzati nelle valutazioni sono rappresentati da prezzi quotati su mercati in cui sono scambiati attività e passività identiche a quelle oggetto di valutazione;
Livello 2 Utilizzo di parametri osservabili sul mercato (ad esempio, per i derivati, i tassi di cambio rilevati dalla Banca d’Italia, curve dei tassi di mercato, volatilità fornita da provider qualificati, credit spread calcolati sulla base dei CDS, etc.) diversi dai prezzi quotati del livello 1;
Livello 3 Utilizzo di parametri non osservabili sul mercato (assunzioni interne, ad esempio, flussi finanziari, spread rettificati per il rischio, etc.).
INFORMATIVA PER SETTORI OPERATIVI
I settori operativi sono identificati dal management, coerentemente con il modello di gestione e controllo utilizzato, con i settori di business nei quali il Gruppo opera (Contract Manufacturing, Pharma e Holding).
Ai fini gestionali il Gruppo Pierrel è pertanto organizzato, in tre business unit in base ai prodotti e servizi forniti e, in applicazione del principio contabile internazionale IFRS 8, ha identificato in queste ultime i propri settori operativi che generano ricavi e costi, i cui risultati sono periodicamente rivisti dal più alto livello decisionale (“CODM”) per la valutazione delle performance, e che sono di seguito illustrate:
Non vi sono state aggregazioni di settori operativi al fine di determinare i settori operativi oggetto di informativa.
Gli amministratori osservano separatamente i risultati conseguiti dalle predette business unit allo scopo di prendere decisioni in merito all’allocazione delle risorse e alla verifica delle performance. Le performance dei settori sono valutate sulla base del risultato che è misurato coerentemente con il risultato nel bilancio consolidato. In particolare, il Gruppo valuta l’andamento dei propri settori operativi sulla base del volume di fatturato e dell’EBITDA. I ricavi intra-settoriali sono eliminati a livello di consolidato; i prezzi di trasferimento tra i settori operativi sono negoziati internamente con modalità simili a transazioni con parti terze.
E’, inoltre, fornita l’informativa in merito alle aree geografiche dove i rischi e i benefici di impresa sono identificati in base ai Paesi ed alle aree geografiche in cui opera il Gruppo. I dati espressi ai fini dell’informativa di settore sono rilevati in coerenza con i criteri contabili adottati per la valutazione dei saldi di bilancio e con quelli applicati per l’informativa di settore del precedente esercizio.
UTILE/PERDITA PER AZIONE
L’utile/perdita base per azione è calcolato dividendo la quota di risultato economico del Gruppo per la media ponderata delle azioni in circolazione durante il periodo; ai fini del calcolo dell’utile/perdita diluito per azione, la media ponderata delle azioni viene modificata assumendo la sottoscrizione di tutte le potenziali azioni derivanti dalla conversione di obbligazioni e dell’esercizio di warrant, qualora fossero stati emessi dalla Capogruppo.
INFORMAZIONI SULLA SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA CONSOLIDATA
Nota 1. Immobilizzazioni immateriali
La composizione ed i movimenti dell’esercizio corrente e di quello precedente, della voce “Immobilizzazioni immateriali”, sono descritti nelle tabelle sottostanti:
La voce “Costi di Sviluppo” pari a circa Euro 33 migliaia (di cui circa Euro 20 migliaia riferiti alla Capogruppo), accoglie i costi dello studio eseguito in ottemperanza alla comunicazione ricevuta dall’EMA che in via precauzionale ha chiesto di eseguire degli studi su farmaci che potrebbero contenere nitrosammine.
La voce riferita ai “Diritti di brevetto industriale e utilizzo opere di ingegno” è interamente riconducibile alla controllata Pierrel Pharma e, nello specifico, accoglie i costi riferiti allo start-up della vendita in alcuni paesi europei del dispositivo GOCCLES (Glasses for Oral Cancer – Curing Light Exposed – Screening), il rivoluzionario occhiale per lo screening precoce delle lesioni precancerose del cavo orale di proprietà della Pierrel Pharma, inventato dall’Università Cattolica di Roma, prodotto dalla società Univet Optical Technologies S.r.l. (“Univet”), per il quale in data 17 settembre 2015 Pierrel Pharma ha ricevuto l’autorizzazione della Food and Drug Administration (“FDA”) - ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici - per la vendita e la distribuzione su tutto il territorio statunitense, premiato nella sezione Diagnostica (categoria Medicale e Dentale) - degli EDISON AWARDS™ 2019 e “Preferred Product” dalla prestigiosa rivista americana Dental Advisor nel febbraio 2021 . Nel mese di giugno 2021, Pierrel annuncia il lancio dell’app di GOCCLES®, disponibile in lingua italiana e inglese su Apple Store o Google Play e nata per supportare l’odontoiatra o l’igienista nell’effettuare uno screening del tumore del cavo orale e una visita con gli occhiali Goccles®. L’app è di grande ausilio per il professionista che si trova ad effettuare lo screening poiché contiene una libreria delle lesioni del cavo orale con associata descrizione delle patologie più comuni, agevolandolo ad identificare la lesione. Nel corso dell’anno 2021 la voce si decrementa per circa Euro 9 migliaia riconducibili interamente agli ammortamenti di periodo.
La voce “Concessioni, licenze e marchi” accoglie principalmente il valore netto contabile delle spese di registrazione sostenute dal Gruppo per l’immissione in commercio delle specialità farmaceutiche di proprietà dello stesso, oltre che dei costi sostenuti per le attività di upgrade del sito produttivo di Capua alle nuove linee guida riferite ai nuovi requisiti normativi sui prodotti confezionati relativamente a serializzazione, antimanomissione ed aggregazione dei processi.
Gli incrementi della voce registrati nell’esercizio 2021 sono pari a circa Euro 569 migliaia (circa Euro 434 migliaia di competenza della Capogruppo), di cui circa Euro 221 migliaia riferiti a costi sostenuti nell’anno e per la restante parte, pari a circa Euro 348 migliaia per costi sostenuti negli esercizi precedenti e classificati tra gli immobilizzi materiali in corso al 31 dicembre 2020.
Tali costi sono riferiti principalmente a: (i) l’ottenimento da parte della Capogruppo dell’autorizzazione dello stabilimento produttivo di Capua, da parte dell’ente governativo russo, alla fabbricazione di farmaci da destinare alla vendita in Russia (circa Euro 233 migliaia); (iii) la variazione di formulazione di alcune specialità (circa Euro 4 migliaia in capo alla controllata Pierrel Pharma); (iv) la registrazione del prodotto Orabloc® e Mepivacaina Pierrel in nuovi paesi (circa Euro 72 migliaia) tra cui la Romania (circa Euro 42 migliaia) e la Slovacchia (circa Euro 20 migliaia); finalizzazione del processo di “serializzazione” per i prodotti destinati alla Bulgaria (circa Euro 25 migliaia); l’ulteriore avanzamento in capo alla Pierrel S.p.A. del progetto di digitalizzazione dei processi che interessa le principali aree aziendali ed il cui valore nel corso dell’esercizio appena concluso si incrementa di circa Euro 160 migliaia e, (v) l’implementazione del nuovo software per la gestione del bilancio in conformità al nuovo standard ESEF (European Single Electronic Format) che sarà in vigore in maniera obbligatoria dal 1 gennaio 2022 ma alla cui normativa la Società ha aderito nel corso del 2021 su base volontaria (pari a circa euro 32 migliaia).
La stessa voce si decrementa per circa Euro 505 migliaia di cui circa Euro 433 migliaia riferiti agli ammortamenti di periodo e, la restante parte, pari a circa Euro 72 migliaia riferiti alla svalutazione in capo alla controllata delle registrazioni riferite all’immissione in commercio della “siringa precaricata” la cui produzione è stata eliminata dal business del gruppo. Tale circostanza ha generato una ulteriore svalutazione di circa Euro 19 migliaia tra le immobilizzazioni materiali della Capogruppo.
La voce “altre immobilizzazioni immateriali” pari a circa Euro 26 migliaia (di cui circa Euro 22 migliaia riconducibili alla Pierrel S.p.A.) di incrementa di circa Euro 23 migliaia, al netto degli ammortamenti di periodo, per effetto del restyling del sito web del Gruppo caratterizzato da un nuovo design rinnovato e dinamico, pensato per un’esperienza di navigazione user friendly. La voce si decrementa nell’anno 2021 di circa Euro 2 migliaia per effetto degli ammortamenti ordinari.
La voce “Immobilizzazioni immateriali in corso”, pari a circa Euro 1.904 migliaia, si incrementa di circa Euro 686 migliaia rispetto al 31 dicembre 2020 per effetto netto di un incremento registrato di circa Euro 1.034 migliaia (di cui circa Euro 342 migliaia riferiti alla Capogruppo) ed un decremento di circa Euro 348 migliaia riferito a progetti in corso al 31 dicembre 2020 e finalizzati nell’esercizio 2021.
La voce è composta principalmente da:
Nota 2. Immobilizzazioni materiali
La voce è costituita principalmente da terreni, fabbricati industriali e impianti e macchinari relativi al sito produttivo di proprietà della Capogruppo in Capua (CE); la composizione e la movimentazione delle singole categorie di immobilizzazioni materiali dell’esercizio corrente e di quello precedente, sono descritte nelle tabelle sottostanti:
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La voce “Terreni e Fabbricati” si incrementa complessivamente di circa Euro 362 migliaia, di cui circa Euro 337 migliaia riferiti a costi sostenuti nell’anno appena concluso, per effetto principalmente della finalizzazione dei lavori preparatori e di adeguamento degli spazi esterni e delle nuove aree adibite ad attività di produzione e magazzino. Più nel dettaglio sono stati capitalizzati (i) circa Euro 149 migliaia di lavori eseguiti nel magazzino tra cui la ripavimentazione (circa Euro 92 migliaia) e la sostituzione di tutte le finestre (circa Euro 38 migliaia); (ii) lavori nella zona esterna del fabbricato per efficientamento dell’utilizzo degli spazi per circa Euro 119 migliaia; (iii) acquisto di nuovi containers monoblocco per circa Euro 38 migliaia; (iv) lavori di migliorie per la sicurezza per circa Euro 21 migliaia e, (v) sostituzione di finestre al piano terra dell’edificio per circa Euro 9 migliaia.
La medesima voce nel periodo di riferimento si decrementa per il solo effetto degli ammortamenti pari a circa Euro 412 migliaia.
La voce “Impianti e macchinari” si incrementa complessivamente di circa Euro 544 migliaia, di cui Euro 499 migliaia per investimenti eseguiti nel corso del 2021 e, per la restante parte, pari a circa Euro 45 migliaia, riclassificati dalla voce “Immobilizzazioni materiali in corso e acconti”, dove erano sospesi al 31 dicembre 2020, per effetto del completamento e della conseguente disponibilità all’uso del bene a partire dall’esercizio appena concluso.
Tale incremento è in linea con tutte le attività poste in essere dalla Capogruppo già nel precedente esercizio ed aventi come obiettivo sia un efficientamento produttivo, sia una serie di investimenti significativi per ampliare l’attuale capacità produttiva dello stabilimento di Capua.
In particolare, le capitalizzazioni dell’esercizio rispondono ad una strategia di mantenimento e miglioramento dei principali impianti di produzione e di utilities del sito, finalizzata al perseguimento di standard di efficienza sempre più elevati.
Gli incrementi dell’anno riguardano principalmente:
La voce si decrementa per circa Euro 435 migliaia per effetto degli ammortamenti di periodo e, per ulteriori Euro 21 migliaia, per effetto netto di alcune dismissioni di impianti eseguite nel corso dell’anno.
La voce “Attrezzature industriali e commerciali” si incrementa complessivamente di circa Euro 100 migliaia riconducibili per circa Euro 81 migliaia ad investimenti eseguiti nel corso dell’esercizio appena concluso e per la restante parte a costi iscritti ad immobilizzi in corso al 31 dicembre 2020. Tale incremento riflette il progetto di ammodernamento della strumentazione del controllo qualità, già iniziato nei precedenti esercizi, che ha lo scopo di garantire il livello di performance della strumentazione e di innalzare il livello di compliance alle normative.
Gli incrementi dell’anno sono riferiti principalmente all’acquisto di: (i) circa Euro 42 migliaia alla convalida del metodo, dei componenti e delle specialità dello strumento “Endosafe MCS NEXGEN con software ENDOSCAN”, avente lo scopo di efficientare il sistema di ricerca delle endotossine batteriche per un miglioramento della Data Governance all’interno del laboratorio microbiologico , (ii) circa Euro 13 migliaia, all’acquisto di un nuovo Congelatore B Medical System in utilizzo nel laboratorio di controllo qualità e, (iii) circa Euro 12 migliaia per il nuovo sistema di filtrazione Milliflex Oasis®. La voce si decrementa per circa Euro 137 migliaia per il solo effetto degli ammortamenti di periodo.
Le “Altre immobilizzazioni materiali” accolgono principalmente: (i) “mezzi di trasporto interni” il cui valore netto contabile pari a circa Euro 2 migliaia, in diminuzione di circa Euro 1 migliaia per effetto degli ammortamenti di periodo; (ii) “macchine elettroniche” il cui valore netto contabile è pari a circa Euro 51 migliaia, in aumento di circa Euro 12 migliaia rispetto al precedente esercizio, per effetto netto di un incremento pari a circa Euro 27 migliaia, riferito ad acquisto di nuova strumentazione informatica ed un decremento dovuto agli ammortamenti di periodo pari a circa Euro 15 migliaia; (iii) “mobili ed arredi” il cui valore netto al 31 dicembre 2021 è pari a circa Euro 122 migliaia che si incremento di Euro 76 migliaia quale effetto combinato di un incremento di circa Euro 83 migliaia (sostenuti interamente nel 2021) quasi completamente riferibili ad una nova “scaffalatura porta pallet” collocata nei locali adibiti a magazzino ed un decremento di circa Euro 7 migliaia riferito ai soli ammortamenti di periodo; (iv) “beni inferiori a 516 euro”, il cui valore netto al 31 dicembre 2021 è pari ad Euro 6 migliaia quale risultato netto di un incremento di periodo pari a circa Euro 10 migliaia ed un decremento determinato dagli ammortamenti pari a circa Euro 4 migliaia e, (v) “migliorie beni di terzi” che accoglie la contabilizzazione di tutti i costi sostenuti dalla Società per la gestione e l’efficientamento della nuova Etichettatrice acquistata in leasing nell’esercizio 2019 e classificata negli “Impianti in leasing”. Il valore netto di tale miglioria al 31 dicembre 2021 è pari a circa Euro 153 migliaia.
La voce “Immobilizzazioni materiali in corso e acconti”, pari ad Euro 12.765 migliaia al 31 dicembre 2021, registra incrementi nell’anno di circa Euro 8.801 migliaia.
Il significativo incremento è in linea con il programma di investimenti deliberato dalla Capogruppo e riconducibile principalmente all’avanzamento delle attività di investimento legato alle attività produttive.
La voce si decrementa di circa Euro 96 migliaia per costi riferiti ad investimenti iniziati negli anni precedenti e terminati nel corso del 2021.
Al 31 dicembre 2021 gli immobilizzi materiali in corso sono costituiti principalmente per:
La voce “beni in leasing” accoglie l’iscrizione tra i beni strumentali degli assets oggetto dei contratti di noleggio in capo alla Pierrel S.p.A. che rientrano nella casistica contemplata dal nuovo IFRS16 così come meglio descritto nel paragrafo dedicato all’applicazione dei nuovi principi contabili.
Nel corso del mese di aprile 2021 la Capogruppo ha sottoscritto con la BCC Lease S.p.A. un contratto di locazione a valere dal mese di maggio 2021, per una strumentazione hardware “Hw Backup -Server e SAN HPE”, per un corrispettivo di locazione pari a circa Euro 34 migliaia da corrispondere in 36 rate mensili posticipate. Alla data di chiusura del presente bilancio il valore netto del relativo bene iscritto tra le immobilizzazioni materiali è pari a circa 29 migliaia mentre il debito finanziario residuo è pari a circa Euro 27 migliaia.
Alla data del 31 dicembre 2021 la Pierrel S.p.A. ha in essere un contratto di noleggio di n. 3 carrelli retrattili operativo a far data dal mese di marzo 2019 e riferito a beni il cui valore netto alla data di chiusura del presente bilancio è iscritto nelle immobilizzazioni materiali per circa Euro 47 migliaia ed il cui debito complessivo è pari a circa Euro 54 migliaia.
Nel corso del mese di luglio 2018 la Capogruppo ha acquistato una nuova Etichettatrice mediante sottoscrizione di un contratto di leasing con la società Alba leasing, tale bene è entrato in servizio nel mese di dicembre 2019 ed è iscritto tra gli “impianti e macchinari in leasing” per un importo netto di circa Euro 200 migliaia a cui corrisponde un debito finanziario rilevato alla data di chiusura del bilancio di circa Euro 99 migliaia.
Successivamente al 31 dicembre 2021 la Capogruppo, in linea con quanto previsto dal Piano approvato dal Consiglio di Amministrazione continua a portare avanti la realizzazione di alcuni investimenti finalizzati a: (a) adeguamento alla nuova normativa entrata in vigore negli ultimi anni e relativa alla tracciabilità del farmaco sui vari mercati (i.e., inserimento di macchine e sistemi software che consentano la serializzazione delle singole confezioni di vendita); (b) alcuni ulteriori investimenti da effettuarsi entro l’esercizio corrente per l’acquisto e la sostituzione di attrezzatture di laboratorio per rispondere alla nuova vision delle Agenzie di controllo (EMEA e FDA in particolare) sulla governance dei dati tecnologici ad impatto GMP (incorruttibilità, verifica e conservazione), nonché l’adeguamento dei sistemi gestionali SAP e LIMS, e la sostituzione e/o l’adeguamento dei sistemi PLC, SCADA e data management system degli impianti di processo e, (c) alcuni interventi di manutenzione straordinaria e ripristino da eseguirsi sulla linea di riempimento e confezionamento.
Nota 3. Immobilizzazioni finanziarie
La voce accoglie esclusivamente partecipazioni minoritarie in imprese detenute dal Gruppo assimilabili ad investimenti duraturi operati prevalentemente per motivi strategici.
La composizione ed i movimenti della voce sono descritti nella tabella sottostante:
La voce è pari ad Euro 10 migliaia al 31 dicembre 2021, invariata rispetto al 31 dicembre 2020 e si riferisce esclusivamente alla partecipazione detenuta da Pierrel S.p.A. nella Società Biomedica-Bioingegneristica Campana S.c.a.r.l. ("BioCam") - società consortile senza scopo di lucro votata al coordinamento, all'organizzazione e al supporto delle attività di ricerca e sviluppo dei propri consorziati - pari al 12,04% del relativo capitale sociale al 31 dicembre 2021, invariata rispetto al precedente esercizio.
Nota 4. Crediti e altre attività non correnti
La composizione della voce è illustrata nella tabella sottostante:
La voce si riferisce esclusivamente al deposito cauzionale versato dalla Pierrel Pharma S.r.l. all’ente governativo canadese per l’attribuzione del codice VAT in Canada (pari a circa Euro 3 migliaia) ed il deposito cauzionale per la “Voluntary Disclosure” riferita agli anni 2015-2019 presentata al CRA Canadese nel corso dell’anno 2020 ed ancora in corso alla data di pubblicazione delle presenti note esplicative.
Nota 5. Imposte differite attive
La tabella sottostante descrive le differenze temporanee che hanno comportato la rilevazione delle imposte anticipate iscritte in bilancio al 31 dicembre 2021.
Le imposte anticipate iscritte nel bilancio consolidato, pari ad Euro 5.275 migliaia al 31 dicembre 2021 sono interamente riferite alla Capogruppo Pierrel S.p.A..
Al 31 dicembre 2021, la voce accoglie esclusivamente le imposte anticipate stanziate su una porzione delle perdite fiscali riportabili a nuovo: in particolare, le imposte anticipate al 31 dicembre 2021 sono stanziate su un ammontare di perdite fiscali pari a circa Euro 22 milioni a fronte di perdite fiscali complessive pari ad Euro Al 31 dicembre 2021, la voce accoglie esclusivamente le imposte anticipate stanziate su una porzione delle perdite fiscali riportabili a nuovo: in particolare, le imposte anticipate al 31 dicembre 2021 sono stanziate su un ammontare di perdite fiscali pari a circa Euro 22 milioni a fronte di perdite fiscali complessive pari ad Euro 31,6milioni, di cui Euro25,3milioni trasferite al Consolidato Fiscale, ai sensi degli artt. 117 e ss. del TUIR, ed Euro 6,3 milioni realizzate ante opzione per l’adesione alla procedura di Consolidato Fiscale Nazionale.
La recuperabilità delle imposte anticipate è stata analizzata sulla base del tax plan predisposto in linea con i piani previsionali approvati dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo che tiene in considerazione fattori specifici legati al business del Gruppo ed alla durata pluriennale dei contratti con i clienti, tenuto conto anche della riportabilità senza limiti di tempo delle perdite fiscali (art. 84 del TUIR). Nonostante la citata riportabilità senza limiti di tempo delle perdite fiscali, la Capogruppo ha valutato di non rilevare ulteriori attività per imposte anticipate a fronte di possibili utilizzi per compensare redditi imponibili futuri che potrebbe realizzare in un periodo più ampio rispetto a quello considerato. Questo principalmente in ragione della difficoltà di esprimere valutazioni in merito alla probabilità che tale recupero si realizzi in un orizzonte temporale molto lontano dal presente. L’importo complessivo delle perdite fiscali per le quali non si è ritenuto di rilevare attività per imposte anticipate è complessivamente pari a circa Euro 9,6 milioni. Peraltro, il Gruppo ha altresì ritenuto di non iscrivere attività per imposte anticipate sulle differenze temporanee deducibili negli esercizi successivi.
Nota 6. Rimanenze
La composizione della voce è illustrata nella tabella sottostante:
Le rimanenze di magazzino sono ubicate prevalentemente presso lo stabilimento produttivo di Capua (CE), e riconducibili alla Capogruppo per circa Euro 3.757 migliaia.
Al 31 dicembre 2021 la voce accoglie, altresì, rimanenze della controllata Pierrel Pharma S.r.l. pari ad Euro 309 migliaia (in aumento di circa Euro 1.027 migliaia rispetto al 31 dicembre 2020) al netto del mark-up di gruppo e costituite per (i) circa Euro 46 migliaia da merce in giacenza presso il distributore canadese Innomar Strategies, (ii) circa Euro 51 migliaia per giacenza di occhiali Goccles destinati alla vendita, (iii) circa Euro 335 migliaia da merce in transito alla data di chiusura del bilancio e, (iv) circa Euro 1 migliaia relative alla giacenza Needlstick.
Il fondo svalutazione magazzino è riconducibile unicamente alla Capogruppo che come negli esercizi precedenti, a fronte di rimanenze considerate obsolete e/o di lenta movimentazione, nel corso dell’esercizio ha provveduto alla distruzione di materiale non più utilizzabile. Nel corso dell’anno la Pierrel S.p.A. ha effettuato ulteriori accantonamenti pari a circa Euro 318 migliaia ed utilizzi del fondo accantonato per circa Euro 116 migliaia. Si precisa, infine, che il fondo svalutazione magazzino al 31 dicembre 2021 si riferisce per circa Euro 79 migliaia a materie prime, sussidiarie e di consumo e per i restanti Euro 200 migliaia a semilavorati e prodotti finiti.
Nota 7. Crediti commerciali
La composizione della voce è esposta nella tabella sottostante:
I crediti commerciali, pari ad Euro 2.649 migliaia al 31 dicembre 2021, si decrementano complessivamente di circa Euro 1.035 migliaia rispetto al precedente esercizio. Tale variazione è in linea con il fatturato di periodo e con la naturale scadenza dei crediti vantati.
Si evidenzia che alla data di predisposizione delle presenti note esplicative non vi sono significativi crediti commerciali verso terzi che risultano non svalutati alla data di chiusura dell’esercizio e non incassati secondo le normali scadenze.
Il fondo svalutazione crediti, riferito alla controllata Pierrel Pharma, è stato interamente rilasciato nel corso dell’anno 2021 a fronte dello stralcio di crediti di pari importo divenuti inesigibili.
Si segnala .che, sebbene il rischio di concentrazione dei crediti sia molto elevato per il Gruppo, e in particolare per la Capogruppo – essendo i volumi di vendita di quest’ultima realizzati con un numero particolarmente limitato di controparti – non è stato identificato alcun nuovo rischio significativo di controparte con i clienti in essere, operando il Gruppo essenzialmente con importanti operatori del settore farmaceutico appartenenti a primari gruppi internazionali, sulla base di contratti di manufacturing e commerciali della durata pluriennale (generalmente tra i 5 e i 10 anni), che storicamente non hanno fatto registrare perdite su crediti significative.
I crediti commerciali sono infruttiferi e hanno generalmente scadenza compresa tra i 30 ed i 90 giorni; ciò consente di monitorare tempestivamente i crediti in essere ed intraprendere operazioni di sollecito o eventuali azioni finalizzate al recupero del credito.
Le analisi di recuperabilità condotte sui crediti iscritti in bilancio alla data di chiusura dell’esercizio non hanno fatto ravvisare la necessità di procedere ad ulteriori svalutazioni.
Di seguito si evidenzia la suddivisione per area geografica dei crediti di natura commerciale, non svalutati, basata sulla localizzazione geografica dei clienti del Gruppo:
La tabella sottostante illustra l’analisi dei crediti commerciali scaduti alla data di riferimento del bilancio consolidato ma non svalutati:
Nota 8. Crediti tributari
La composizione e la movimentazione della voce è esposta nella tabella sottostante:
La voce è interamente riferita alla Capogruppo e si incrementa di circa Euro 134 migliaia rispetto allo stesso valore al 31 dicembre 2020.
Il credito verso l’Erario di circa Euro 18 migliaia (di cui circa Euro 17 migliaia riferiti alla Capogruppo) riveniente dagli acconti versati in eccedenza rispetto all’imposta dovuta per l’anno 2020 è stato riclassificato in diminuzione del debito IRAP dovuto per l’anno fiscale 2021.
Gli “Altri crediti verso l’Erario”, pari a circa Euro 67 migliaia ed interamente riconducibili alla Capogruppo, fanno riferimento esclusivamente al Credito d'imposta per investimenti in beni strumentali riferito per circa Euro 21 migliaia all’anno 2020 che ha originato un contributo in conto impianti riportato a conto economico di periodo per circa Euro 5 migliaia, e per circa Euro 44 migliaia al credito maturato nel corso dell’anno 2021 che ha generato a conto economico un rilascio di contributo in conto impianti pari a circa Euro 4 migliaia. La restante parte del contributo è stata iscritta tra i risconti passivi e sarà rilasciata a conto economico nei prossimi anni a seconda del piano di utilizzo come previsto dalla normativa.
Nel corso dell’anno 2021 la Pierrel S.p.A. ha usufruito delle agevolazioni previste dalla vigente normativa che disciplina il “credito di imposta per attività di ricerca e sviluppo” istituito dall’art. 1, commi da 198 a 206, della legge 27 dicembre 2019, n. 160. Sulla base di tale normativa e dei successivi chiarimenti, la Società ha predisposto una relazione dettagliata delle attività svolte sulla base del programma di “ricerca e sviluppo” definito dall’area tecnica della Società, oltre che la rendicontazione di tutti i costi oggetto dell’agevolazione ed adempiuto a tutti gli obblighi di certificazione e documentazione così come nel dettaglio previsti dalla L. n.160/2019. La Società si è avvalsa inoltre della opportunità prevista dall’art. 244 del DL 34/2020 che ha previsto una maggiorazione della misura del credito d’imposta per gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo direttamente afferenti a strutture produttive ubicate nel mezzogiorno.
Il valore del credito R&S (comprensivo della “maggiorazione” quantificata in Euro 22.874) iscritto in bilancio al 31 dicembre 2021 è pari a circa Euro 246 migliaia ed ha dato origine ad un contributo iscritto a conto economico pari a circa Euro 107 migliaia.
La voce accoglie altresì circa Euro 145 migliaia quale credito di imposta residuale su attività di R&S riferite all’anno 2020 che sarà utilizzato in ulteriori due rate annuali di pari importo come da normativa vigente. Tale ultimo credito ha generato un contributo iscritto a conto economico pari a circa Euro 14 migliaia.
Nel corso dei mesi di ottobre e di agosto 2021, la Pierrel S.p.A. ha altresì una istanza per la fruizione del “Credito d’Imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno” di cui all’art. 1, commi da 98 a 108, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, e successive modificazioni, accolta favorevolmente nel corso del mese di settembre 2021 per un credito complessivo pari a circa Euro 855.154 il cui rimanente saldo al 31 dicembre 2021, pari a circa Euro 319 migliaia, è stato interamente utilizzato alla data di pubblicazione delle presenti note esplicative. La Società ha altresì presentato una seconda istanza nel mese di dicembre 2021 il cui esito favorevole è stato comunicato dall’Agenzia delle Entrate nel corso del mese di gennaio 2022.
Nota 9. Altre attività e crediti diversi correnti
La composizione della voce al 31 dicembre 2021 e la variazione rispetto all’esercizio precedente è esposta nella tabella sottostante:
I “Crediti verso Erario per IVA” sono pari a circa Euro 878 migliaia e sono riconducibili interamente alla Capogruppo e riferiti al credito riveniente dal consolidato IVA di Gruppo con la controllata Pierrel Pharma S.r.l.; si precisa che tale credito per Euro 700 migliaia è riportato nel corso del 2022 in compensazione di altri debiti tributari ed erariali mediante utilizzo nel modello di versamento F24 mentre, per la restante parte pari a circa Euro 178 migliaia è riportato in detrazione alle liquidazioni IVA di Gruppo riferite all’anno 2022.
I “Crediti verso fornitori per anticipi” si riferiscono interamente a fatture di acconto pagate dalla Capogruppo e relative ad ordini in corso e non ancora finalizzati alla data di chiusura dell’esercizio.
I “Ratei e risconti attivi” si riferiscono a costi contabilizzati nell’anno ma di competenza di esercizi successivi e principalmente riguardano le fees dovute all’ente regolatorio americano, Food and Drug Administration (“FDA”), per il mantenimento dell’autorizzazione FDA sul sito e sul prodotto (Euro 475 migliaia riferiti al periodo da gennaio a settembre 2022).
Nota 10. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
La composizione della voce al 31 dicembre 2021 e la variazione rispetto al precedente esercizio è esposta nella tabella sottostante:
Le disponibilità liquide al 31 dicembre 2021 si riferiscono alla Capogruppo per circa Euro 3.473 migliaia (in diminuzione di circa Euro 700 migliaia rispetto al 31 dicembre 2020), e alla controllata Pierrel Pharma per Euro 4.188 migliaia (in aumento di circa Euro 3.075 migliaia rispetto al 31 dicembre 2020).
Si segnala che ai fini del rendiconto finanziario la voce “Disponibilità liquide” coincide con la rispettiva voce dello Stato Patrimoniale.
Alla data del 31 dicembre 2021 le disponibilità liquide non erano gravate da vincoli che ne limitavano il loro pieno utilizzo.
Nota 11. Patrimonio netto
Il Capitale Sociale della Capogruppo, al 31 dicembre 2021 è pari ad Euro 3.716.341,74 e risulta composto da n. 228.881.275 azioni ordinarie senza valore nominale, invariate durante l’esercizio appena concluso. Si precisa che la Società non presenta azioni proprie in portafoglio.
Con riferimento alla voce “Riserve”, esposta in bilancio per complessivi Euro 11.705 migliaia, la stessa risulta così composta:
Nota 12. Benefici per i dipendenti
La tabella sottostante evidenzia la movimentazione del Fondo Trattamento di Fine Rapporto (“T.F.R.”) classificabile, secondo lo IAS 19 Revised, tra i “post-employment benefits” del tipo “piani a benefici definiti”, interamente riconducibile alla Capogruppo:
Nell’anno si registrano decrementi del fondo per anticipi erogati nel periodo, le ulteriori movimentazioni sono invece da ricondurre alla rivalutazione netta del fondo accantonato in azienda e all’adeguamento del debito secondo quanto stabilito dallo IAS 19 Revised.
Si segnala che il costo corrente del piano è iscritto in bilancio alla voce “Costo del personale”, mentre la componente finanziaria è inserita tra gli oneri finanziari di periodo; gli utili e/o le perdite attuariali sono rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo.
Le principali assunzioni usate nella determinazione delle obbligazioni derivanti dal piano pensionistico “TFR” della Capogruppo sono le seguenti:
Ipotesi Demografiche: (i) probabilità annue di eliminazione dovute alla morte: sono state adottate le tavole nazionali IPS55 predisposte dall’ANIA. Tali valori derivano da recenti studi sulla sopravvivenza dell’ANIA, in particolare si basano sulla proiezione della mortalità della popolazione italiana per il periodo 2001-2051 effettuata dall’ISTAT adottando un approccio di age-shifting per semplificare la gestione delle tavole per semplificazione; (ii) probabilità annue di eliminazione dovute all’inabilità: sono state adottate le tavole nazionali INPS 2000; (iii) turnover 3,00%; (iv) probabilità annua di anticipazione del TFR 2%.
L’età di pensionamento è stata determinata, sulla base della data di prima assunzione di ogni dipendente, considerando la prima finestra utile secondo le attuali regole per il pensionamento INPS, tenendo in considerazione l’attuale legge in materia pensionistica.
Ipotesi economiche e finanziarie: i parametri economici e finanziari presi in considerazione sono stati determinati tenendo conto che i calcoli attuariali riguardano prospettivamente il lungo periodo. Il tasso annuo di interesse o di attualizzazione (pari al 0,98%) è stato determinato sulla scorta della quotazione alla data di valutazione dell’indice iBoxx Corporate EUR con rating AA e durata 10+.
La Capogruppo partecipa anche ai c.d. “fondi pensione” che, secondo lo IAS 19 Revised, rientrano tra i post-employment benefit del tipo “piani a contributi definiti”. Per tali piani la Società non prevede ulteriori obbligazioni monetarie una volta che i contributi vengono versati. L’ammontare dei costi di tali piani per l’anno 2021, inseriti nella voce “Costo del personale”, è stato pari ad Euro 285 migliaia (Euro 258 migliaia al 31 dicembre 2020).
Si ricorda che in data 18 giugno 2019, l’Assemblea degli Azionisti di Pierrel S.p.A. ha approvato, ai sensi dell’articolo 114-bis del decreto legislativo n. 58/1998 un piano di incentivazione a medio termine 2019-2021 riservato ai dirigenti con responsabilità strategiche della Società. Il piano prevede l’attribuzione gratuita di diritti a ricevere un bonus monetario subordinatamente al raggiungimento concomitante di determinati obiettivi di performance ed in particolare:
Fermo restando il previo avveramento delle condizioni sopra indicate, l’ammontare del bonus da corrispondere a ciascuno dei beneficiari è calcolato sulla base della performance del titolo Pierrel determinata in virtù della differenza tra il Valore Finale e il Valore di Assegnazione e in misura percentuale rispetto alle relative RAL alla data di assegnazione del diritto. La Capogruppo, entro trenta giorni lavorativi dal 30 giugno 2022, verificherà il raggiungimento degli obiettivi di performance e la performance del titolo e provvederà al pagamento del bonus spettante a ciascun beneficiario entro i trenta giorni lavorativi successivi alla data di verifica.
In merito a quanto sopra descritto, il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, in data 18 giugno 2019, aveva approvato il regolamento del piano di incentivazione ed individuato quali beneficiari del piano il Direttore Generale ed i tre dirigenti aventi responsabilità strategiche.
In conformità ai principi contabili di riferimento, ed in particolare allo IAS 19, la Capogruppo ha riflesso i relativi effetti contabili delle obbligazioni assunte sulla base della probabilità che il pagamento venga richiesto e del periodo di tempo nel quale si ritiene il pagamento dovrà essere effettuato.
Alla data di redazione delle presenti note esplicative, la Capogruppo, all’esito delle sopra descritte verifiche, ha quantificato la relativa passività procedendo alla relativa iscrizione in bilancio.
Nota 13. Debiti finanziari (correnti e non correnti)
Secondo quanto richiesto dalla Comunicazione CONSOB n. DEM/6064293/2006 del 28 luglio 2006, ed in conformità con la Raccomandazione ESMA 2011/81, si riporta nella seguente tabella la posizione finanziaria netta del Gruppo Pierrel al 31 dicembre 2021:
La Posizione finanziaria netta del Gruppo al 31 dicembre 2021 è negativa per circa Euro 13.159 migliaia, in peggioramento di circa Euro 5.348 migliaia rispetto all’esercizio precedente. Tale decremento è riferibile alla Capogruppo per circa Euro 8.423 migliaia ed è solo parzialmente compensato da un incremento registrato dalla controllata Pierrel Pharma per circa Euro 3.075 migliaia.
Tale variazione è essenzialmente riconducibile all’utilizzo delle disponibilità rivenienti dal finanziamento a medio/lungo termine ricevuto dalla Capogruppo nel corso del mese di marzo 2021 per complessivi Euro 10.000 migliaia impiegato al servizio del piano di investimento pluriennale così come descritto nel paragrafo dedicato.
La Liquidità, pari ad Euro 7.661 migliaia si riferisce alla Capogruppo per circa Euro 3.473 migliaia (in aumento di circa Euro 700 migliaia rispetto al 31 dicembre 2020), e alla controllata Pierrel Pharma per circa Euro 4.188 migliaia (in aumento di circa Euro 3.075 migliaia rispetto al 31 dicembre 2020).
L’andamento della liquidità è in linea sia con il piano di investimento sia con l’incremento dei ricavi e dei conseguenziali crediti incassati.
L’Indebitamento finanziario corrente del Gruppo al 31 dicembre 2021, è pari a circa Euro 1.656 migliaia e registra un decremento di circa Euro 934 migliaia interamente ascrivibile alla Capogruppo e determinato da un effetto combinato di un decremento: (i) dei debiti verso SACE FCT S.p.A. per anticipazioni ricevute a fronte di crediti commerciali ceduti, pari a circa Euro 288 migliaia e, (ii) del debito finanziario verso l’Azionista di riferimento Fin Posillipo S.p.A. il cui valore al 31 dicembre 2020 era pari a circa Euro 703 migliaia e che risulta completamente estinto alla data di chiusura del bilancio; parzialmente compensato da un incremento (i) di circa Euro 15 migliaia registrato nei “Debiti per leasing” e dovuto al nuovo contratto di leasing stipulato nel corso dell’anno 2021 e meglio descritto nel paragrafo dedicato alle immobilizzazioni in leasing, (ii) di circa Euro 39 migliaia riferito agli interessi maturati sui finanziamenti bancari erogati da Intesa Sanpaolo S.p.A. e Mediocredito Centrale S.p.A. e, (iii) di circa Euro 4 migliaia riferiti alla quota a breve del debito verso Dentsply.
Nel dettaglio la voce Debito finanziario corrente, al 31 dicembre 2021 risulta composta: (i) per circa Euro 39 migliaia da interessi maturati sul finanziamento acceso dalla Capogruppo con Intesa Sanpaolo S.p.A. e Mediocredito Centrale S.p.A.; (ii) per circa Euro 212 migliaia dal debito finanziario della Capogruppo verso SACE FCT S.p.A. per anticipazioni ricevute a fronte di crediti commerciali ceduti; (iii) per circa Euro 938 migliaia dalla quota a scadere nel breve termine del debito finanziario della controllata Pierrel Pharma S.r.l. verso i soci Fin Posillipo S.p.A. e Bootes S.r.l. ; (iv) per circa Euro 87 migliaia riferiti alla quota a breve dei debiti per contratti sottoscritti dalla Capogruppo e riferiti a beni in leasing e, (v) per circa Euro 381 migliaia riferiti alla quota a scadere entro i dodici mesi del debito finanziario della Pierrel S.p.A. verso Dentsply (saldo al 31 dicembre 2020 pari a circa Euro 377 migliaia) di originari USD 16,5 milioni, assunto dalla Società in 31 agosto 2006 per l’acquisto del sito produttivo di Elk Grove (USA), successivamente dismesso nel 2009. In riferimento al debito vs Dentsply, si precisa che, ai sensi delle pattuizioni contrattuali a decorrere dal 1° gennaio 2022 è prevista l’applicazione di un tasso fisso del 2% annuo fino alla data di scadenza dell’accordo.
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.Il.Debito finanziario non corrente, pari ad Euro 19.164 migliaia al 31 dicembre 2021, si incrementano di circa Euro 10.057 migliaia interamente riferibili alla Capogruppo e principalmente riconducibili al finanziamento a medio e lungo termine ricevuto da Intesa Sanpaolo S.p.A. e Mediocredito Centrale S.p.A. per complessivi Euro 10.000 migliaia.
Al 31 dicembre 2021 la voce accoglie:
L’esposizione debitoria del Gruppo suddivisa per scadenza e per tipologia di rapporto è evidenziata nella seguente tabella, assieme alle principali caratteristiche dei finanziamenti a medio-lungo termine:
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Tutte le principali fonti di finanziamento a medio-lungo termine sono espresse in Euro, ad eccezione del debito verso Dentsply che è espresso in dollari statunitensi e valorizzato al tasso di cambio EUR/USD rilevato alla data del 31 dicembre 2021.
Al 31 dicembre 2021 il Gruppo non ha debiti finanziari scaduti.
INFORMAZIONI SIGNIFICATIVE SUI FINANZIAMENTI IN ESSERE
Finanziamento Banca Intesa Sanpaolo S.p.A. (in favore della Capogruppo)
Nel corso del mese di marzo 2021 la Pierrel S.p.A. ha sottoscritto con Banca Intesa Sanpaolo S.p.A., un contratto di finanziamento di complessivi Euro 5.000.000 concessi in un’unica erogazione. Il rimborso di quote crescenti di capitale avverrà in rate semestrali a partire dal 4 marzo 2023 e fino al 4 marzo 2027. Gli interessi, calcolati ad un tasso fisso nominale annuo dell’1,20% saranno corrisposti in via semestrale posticipata a far data dal 4 settembre 2021. Tale finanziamento, richiesto nell’ambito degli “Aiuti di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del Covid-19” è stato concesso con l’intervento del Fondo di Garanzia per le piccole e medie imprese costituto presso Banca del Mezzogiorno – Mediocredito Centrale S.p.A. (“MCC”) ai sensi della legge 23 dicembre 1996 n. 662 e sue successive modifiche e integrazioni e relative norme attuative. Alla luce di tale richiesta è stata accordata la garanzia del Fondo nei imiti del 90% dell’insolvenza e di Euro 2.500.000 come importo massimo garantito. Nel dettaglio, Pierrel ha beneficiato dell’agevolazione: (A) sotto forma di garanzia concessa ai sensi della sezione 3.2 del Quadro Temporaneo di Aiuti”; (B) sotto forma di riduzione del tasso di interesse concessa ai sensi della Sezione 3.1 del Quadro Temporaneo di Aiuti” per l’importo di Euro 99.302). Al 31 dicembre 2021 il debito finanziario iscritto in bilancio, comprensivo della quota di interessi maturata è pari a circa Euro 5.019 migliaia, di cui Euro 19 migliaia inseriti tra i Debiti finanziari correnti e, la restante parte, tra i Debiti finanziari non correnti.
Finanziamento Banca del Mezzogiorno Mediocredito Centrale S.p.A. (in favore della Capogruppo)
Nel corso del mese di marzo 2021 la Pierrel S.p.A. ha sottoscritto con Mediocredito Centrale S.p.A. un contratto di finanziamento di complessivi Euro 5.000.000 concessi in un’unica erogazione. Il rimborso di quote crescenti di capitale avverrà in rate semestrali a partire dal 4 marzo 2023 e fino al 4 marzo 2027. Gli interessi, calcolati ad un tasso fisso nominale annuo dell’1,20% annuo saranno corrisposti in via semestrale posticipata a far data dal 4 settembre 2021. Tale finanziamento, richiesto nell’ambito degli “Aiuti di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del Covid-19” è stato concesso con l’intervento del Fondo di Garanzia per le piccole e medie imprese costituto presso Banca del Mezzogiorno – Mediocredito Centrale S.p.A. (“MCC”) ai sensi della legge 23 dicembre 1996 n. 662 e sue successive modifiche e integrazioni e relative norme attuative. Alla luce di tale richiesta è stata accordata la garanzia del Fondo nei imiti del 90% dell’insolvenza e di Euro 2.500.000 come importo massimo garantito. Nel dettaglio, Pierrel ha beneficiato dell’agevolazione: (A) sotto forma di garanzia concessa ai sensi della sezione 3.2 del Quadro Temporaneo di Aiuti”; (B) sotto forma di riduzione del tasso di interesse concessa ai sensi della Sezione 3.1 del Quadro Temporaneo di Aiuti” per l’importo di Euro 99.302). Al 31 dicembre 2021 il debito finanziario iscritto in bilancio, comprensivo della quota di interessi maturata è pari a circa Euro 5.019 migliaia di cui Euro 19 migliaia inseriti tra i Debiti finanziari correnti e, la restante parte, nei Debiti finanziari non correnti.
Contratto di Factoring SACE FCT S.p.A. (in favore della Capogruppo)
Nel corso del mese di dicembre 2017 la Capogruppo ha stipulato con la SACE FCT S.p.A. un contratto di factoring finalizzato alla cessione dei crediti commerciali sia riferiti a clienti nazionali che esteri. Sulla base di tale contratto il debito al 31 dicembre 2021 a fronte di anticipazioni ricevute è pari ad Euro 212 migliaia
Debito finanziario per contratto Dentsply (in favore della Capogruppo)
Il saldo di bilancio, valorizzato al cambio di riferimento del 31 dicembre 2021, risulta così composto:
Il debito finanziario iniziale deriva dall’attualizzazione del debito originario pari a USD 16,5 milioni acceso in data 31 agosto 2006 per finanziare l’acquisto del sito produttivo di Elk Grove, poi dismesso nel 2009. Il rimborso del debito, la cui durata residua è stimata in circa 6 anni (in virtù di quanto successivamente descritto con riferimento alla sottoscrizione di un nuovo accordo con la controparte) viene eseguito, come previsto contrattualmente, in rapporto alle forniture da parte della Pierrel S.p.A. a Dentsply. Al 31 dicembre 2021 la quota a breve di tale debito, calcolata in funzione degli ordini da consegnare previsti sino al 31 dicembre 2022, è stimata in Euro 381 migliaia ed è classificata tra gli altri debiti finanziari correnti.
E’ opportuno ricordare che nel corso del mese di gennaio 2018 la Capogruppo ha sottoscritto con DENTSPLY Sirona Inc., multinazionale nord americana attiva nella commercializzazione di prodotti dentali professionali, una integrazione dell’accordo commerciale precedentemente in vigore avente ad oggetto la fornitura di anestetici dentali, su base non esclusiva, dal Gruppo Pierrel a DENTSPLY; tale accordo sottoscritto con DENTSPLY prevede, tra l’altro:
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Si segnala che qualora nei prossimi esercizi le vendite della Capogruppo in favore di Dentsply dovessero aumentare in misura significativa rispetto alla previsione iniziale, il rimborso risulterà accelerato e, conseguentemente, verranno riflessi anche gli effetti contabili legati all’accounting sul costo ammortizzato sia a livello patrimoniale sia a conto economico.
Finanziamento Soci (in favore della Pierrel Pharma S.r.l.)
In data 9 agosto 2017 gli Azionisti Fin Posillipo S.p.A. e Bootes S.r.l. hanno comunicato alla Capogruppo che in data 4 agosto 2017 Banca Popolare di Milano S.p.A. ha accettato l’offerta di acquisto dei crediti vantati nei confronti della controllata Pierrel Pharma S.r.l., in seguito alla quale gli stessi sono creditori nei termini del 50% cadauno di un importo pari ad originari Euro 4.692 migliaia , regolato ad un tasso annuo di interesse pari ad Euribor a tre mesi più uno spread del 4%, in preammortamento fino al 31 dicembre 2010 ed i cui interessi vengono pagati con scadenza semestrale a far data dal 31 dicembre 2017. Il rimborso del debito era originariamente stabilito in 10 rate semestrali, comprensive degli interessi calcolati come prima descritti, a partire dal 30 giugno 2021. In data 15 aprile 2021, il Consiglio di amministrazione della Pierrel Pharma ha deliberato un posticipo del pagamento delle prime due rate semestrale stabilendo il pagamento della prima rata entro la data del 30 giugno 2022 e prorogando quindi la scadenza del finanziamento al 31 dicembre 2026. Alla data del 31 dicembre 2021 il debito complessivo è pari ad Euro 4.692 migliaia che rappresenta la sola quota del capitale senza interessi che sono tutti in regolare pagamento alla data di chiusura dell’esercizio.
Contratto Alba Leasing (in favore della Capogruppo)
Nel corso del mese di luglio 2018 la Capogruppo ha sottoscritto con la società di noleggio Alba Leasing S.p.A. un contratto di locazione di una macchina “etichettatrice” concordandone le modalità di fornitura, implementazione e messa in utilizzo. Il contratto, sottoscritto ad un tasso di leasing del 2,2664%, prevedeva il pagamento di un maxi-canone anticipato per Euro 54.000 ed il noleggio in ulteriori 60 rate mensili per un valore nominale del bene riconosciuto in Euro 270.000 ed un prezzo di “riscatto” allo scadere dell’ultima rata pari a circa Euro 3 migliaia. Il bene è entrato in esercizio nel mese di dicembre 2019, il suo valore in bilancio è stato allocato ai sensi dell’IFRS16 facendo registrare alla Società un immobilizzo in corso il cui valore netto di fine periodo è pari a circa Euro 200 migliaia ed al quale corrisponde un debito finanziario complessivo residuo, in pari data, di circa Euro 99 migliaia.
Contratto Servicar Group S.r.l. (in favore della Capogruppo)
A far data dal mese di marzo 2019, la Capogruppo ha in utilizzo tre carrelli per trasporto interno rivenienti da un contratto in essere di noleggio con la Servicar Group S.r.l.. Tale costo, della durata di sessanta rate mensili costanti, è stato attualizzato tenendo conto di un tasso di leasing del 2,2664%, e disciplinato secondo quanto previsto dall’IFRS16 originando un valore netto per beni strumentali in leasing pari a circa Euro 47 migliaia alla data del 31 dicembre 2021, al quale corrisponde un debito finanziario complessivo residuo, in pari data, di circa Euro 54 migliaia.
Contratto BCC Lease S.p.A. (in favore della Capogruppo)
Nel corso del mese di aprile 2021 la Capogruppo ha sottoscritto con la BCC Lease S.p.A. un contratto di locazione a valere dal mese di maggio 2021, per una strumentazione hardware “Hw Backup -Server e SAN HPE” per un corrispettivo di locazione, attualizzato ad un tasso di leasing annuo dell’1,20%, pari a circa Euro 34 migliaia da corrispondere in 36 rate mensili posticipate. Alla data di chiusura del presente bilancio, il valore netto del relativo bene iscritto tra le immobilizzazioni materiali è pari a circa 29 migliaia mentre il debito finanziario residuo è pari a circa Euro 27 migliaia.
Nota 14. Altre passività e debiti diversi non correnti
La movimentazione della voce è riportata nella tabella in calce.
Le Altre passività non correnti, interamente riconducibili alla Capogruppo e complessivamente pari a circa Euro 2.229 migliaia al 31 dicembre 2021, aumentano di circa Euro 760 migliaia rispetto al 31 dicembre 2020 principalmente per effetto delle quote di risconto passivo riferite ai contributi ricevuti ai sensi: (i) della legge sul “Credito Ricerca & Sviluppo” per gli anni 2018,2019, 2020 e 2021 pari a circa Euro 376 migliaia; (ii) della legge sui “Nuovi investimenti per il Mezzogiorno” pari a circa Euro 1.804 migliaia e, (iii) per la legge riferita all’”Acquisto di nuovi beni strumentali” pari a circa Euro 15 migliaia riferiti al credito maturato nell’anno 2020 e circa Euro 34 migliaia riferiti al credito maturato nell’anno 2021.
Nota 15. Debiti commerciali
La voce “Debiti commerciali” si incrementa complessivamente rispetto all’esercizio precedente di circa Euro 1.577 migliaia, di cui circa Euro 1.540 riconducibili alla Capogruppo e, la restante parte, pari a circa Euro 37 migliaia riconducibili alla controllata Pierrel Pharma.
La movimentazione della voce è riportata nella tabella sottostante:
Di seguito si evidenzia la suddivisione per area geografica dei debiti di natura commerciale, determinata secondo la localizzazione del fornitore:
La tabella sotto riportata con riferimento all’aging di tali debiti, evidenzia uno scaduto pari a circa Euro 767 migliaia (di cui circa Euro 738 migliaia riferiti alla Capogruppo) è sostanzialmente in linea con lo stesso dato al 31 dicembre 2020 quando era pari a circa Euro 780 migliaia.
La scadenza media contrattuale dei debiti commerciali è di circa 45 giorni, i debiti commerciali esposti in bilancio sono esigibili entro l’esercizio successivo e non sono assistiti da garanzie reali.
Si precisa che alla data del 31 dicembre 2021 non ci sono debiti oggetto di piano di rientro.
Per eventuali debiti commerciali verso parti correlate si rimanda al paragrafo “Informativa sulle parti correlate” nel prosieguo delle presenti note esplicative.
Nota 16. Debiti tributari
La composizione della voce al 31 dicembre 2021 e la variazione rispetto al precedente esercizio è esposta nella tabella sottostante:
I debiti tributari riferiti al Gruppo sono dettagliati nella tabella in calce:
Nello specifico i debiti tributari correnti Euro 113 migliaia e fanno riferimento principalmente riferimento all’IRAP dovuta per l’anno 2021 pari a circa Euro 246 migliaia, decurtata degli acconti versati.
La voce accoglie debiti per circa Euro 28 migliaia riferiti ad un riversamento eseguito dalla Capogruppo di una parte dell’utilizzo del Credito R&S spettante per l’anno 2020 che la Società ha eseguito mediante ravvedimento operoso nel mese di gennaio 2022 in seguito ad un allineamento dell’aliquota di calcolo dell’agevolazione.
Nota 17. Altre passività e debiti diversi correnti
La composizione e la variazione della voce di bilancio rispetto all’esercizio precedente è esposta nella tabella sottostante:La composizione e la variazione della voce di bilancio rispetto all’esercizio precedente è esposta nella tabella sottostante:
Al 31 dicembre 2021 la voce si riferisce principalmente a:
Di seguito si riporta la movimentazione dell’esercizio dei Fondi rischi a breve termine:
Alla data di chiusura dell’esercizio il Fondo rischi è riferito interamente alla controllata Pierrel Pharma e, nel dettaglio, all’accantonamento eseguito nel corso dell’anno 2020 a fronte di una Voluntary Disclosures Program (VDP) Application presentata alla Canada Revenue Agency (CRA) per la GST Canadese dovuta e regolarmente pagata per il tramite di un consulente in loco, ma che non risulta agli atti dell’ente fiscale canadese e per la quale, alla data di pubblicazione della presente nota non ci sono aggiornamenti.
Il management di entrambe le società non ha ritenuto necessario effettuare ulteriori accantonamenti nel corso dell’anno 2021.
INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO
Nota 18. Ricavi
La composizione dei ricavi del Gruppo al 31 dicembre 2021 è descritta nella tabella sottostante:
La voce presenta, rispetto all’esercizio precedente, un incremento di Euro 5.529 migliaia riconducibile alla Divisione Pharma per circa Euro 5.877 migliaia, alla Divisione Holding per circa Euro 3 migliaia e solo parzialmente compensato da un decremento registrato dalla Divisione Contract Manufacturing per circa Euro 351 migliaia.
In particolare, i ricavi della Divisione CMO si decrementano rispetto all’esercizio precedente per minori volumi di vendita di prodotti nei confronti dei clienti terzi mentre si incrementano le vendite verso la controllata Pierrel Pharma. L’incremento delle vendite riferite ai prodotti a marchio “Pierrel” è legato alla ripresa del mercato dopo la significativa flessione dei consumi e delle vendite che ha interessato l’intera economia mondiale a causa delle restrizioni e limitazioni rivenienti dalle misure adottate per contenere gli effetti negativi della pandemia da Covid -19 nel corso dell’esercizio 2020.
I ricavi della Divisione CMO registrano una flessione riferibile esclusivamente ai minori volumi venduti a clienti terzi per far fronte alle maggiori richieste della controllata Pharma rispetto all’esercizio precedente.
L’incremento di fatturato della Divisione Pharma è da ricondursi a principalmente ad un incremento nelle vendite sul mercato nordamericano frutto anche di un rafforzamento delle attività di comunicazione e marketing in linea con un piano programmatico pluriennale che ha come obiettivo la costante crescita di quote di mercato.
La Pierrel Pharma ha dunque rafforzato la presenza dei propri prodotti in Italia ed in Canada, dove le vendite sono sensibilmente aumentate rispetto agli anni precedenti, ed ha consolidato la propria presenza nel mercato Russo. USA, Russia, Italia e Canada rappresentano infatti per Pierrel i principali mercati di sbocco per i propri anestetici a valore ed a volume.
In parallelo, Pierrel Pharma ha proseguito le attività di registrazione dei propri anestetici in diversi paesi del mondo, raggiungendo al 31 dicembre 2021, 38 marketing authorization in 31 paesi.
L’espansione geografica di Pierrel nel corso del 2021 ha interessato prevalentemente l’area Balcanica e dell’Est Europa, nonché quella dei paesi CIS, nei quali Pierrel conta di affermare la propria presenza commerciale nel medio periodo.
Si segnala, altresì, che la voce “Ricavi” accoglie poste aventi natura non ricorrente per complessivi Euro 459 migliaia, riconducibili alla Capogruppo per Euro 426 migliaia (Euro 302 migliaia al 31 dicembre 2020) e alla Divisione Pharma per Euro 32 migliaia (Euro 31 migliaia al 31 dicembre 2020). La voce accoglie prevalentemente: (i) sopravvenienze attive rivenienti dallo storno di maggiori costi stanziati e riferiti ad anni precedenti per circa Euro 159 migliaia (di cui circa Euro 127 migliaia riferiti alla Capogruppo); (ii) circa Euro 170 migliaia di ricavi non ricorrenti registrati dalla Capogruppo e riferiti alla quota di competenza dell’anno dei contributi ottenuti in virtù della legge sul “Credito Ricerca e Sviluppo” e riferito agli anni 2018, 2019, 2020 e 2021 il cui credito ancora disponibile, alla data di chiusura di bilancio, è iscritto nella voce “Crediti Tributari; (iii) circa Euro 111 migliaia alla quota di competenza dell’anno dei contributi ottenuti dalla Capogruppo in virtù della legge sul “Credito di imposta per nuovi investimenti nel Mezzogiorno” riferita agli anni 2019,2020 e 2021, il cui credito ancora disponibile alla data di chiusura di bilancio è iscritto nella voce “Crediti Tributari”; (iv) circa Euro 9 migliaia alla quota di competenza dell’anno dei contributi ottenuti dalla Pierrel S.p.A. in virtù della legge sui nuovi investimenti in beni strumentali per gli anni 2020 e 2021 il cui credito di riferimento è iscritto nella voce “Crediti Tributari” e, (v) circa Euro 2 migliaia riferiti all’intero importo in capo alla Pierrel S.p.A. del “Credito Sanificazione e DPI art 125 DL 34-2020”, iscritto nella voce “Crediti Tributari”.
La tabella che segue riporta la ripartizione dei ricavi per area geografica:
Per quanto riguarda l’eventuale ammontare dei ricavi verso parti correlate si rimanda all’apposito paragrafo dedicato nel prosieguo delle presenti note esplicative.
Nota 19. Materie prime e materiali di consumo utilizzati
La composizione e la variazione della voce di bilancio rispetto al periodo precedente è esposta nella tabella sottostante:
I costi per materie prime e di consumo sono relativi alle produzioni di farmaci effettuate presso lo stabilimento di Capua (CE); in particolare, si riferiscono a materiali di confezionamento e all’acquisto di materie prime per la produzione. L’incremento dei costi rispetto al precedente esercizio segue il contestuale incremento dei ricavi così come rappresentato nella precedente nota.
Nota 20. Costi per servizi e prestazioni
La composizione dei “Costi per servizi e prestazioni” è descritta nella tabella sottostante:
Nel complesso la voce si incrementa di Euro 193 migliaia rispetto all’esercizio precedente, di cui circa Euro 60 migliaia riferite alla Capogruppo e circa Euro 133 migliaia riferite alla Pierrel Pharma. I principali incrementi riguardano (i) i costi commerciali e si riferiscono esclusivamente alla Pierrel Pharma, in linea con il piano pluriennale di marketing e comunicazione per l’espansione di nuove quote di mercato; (ii) i costi per servizi di manutenzione, interamente riconducibili alla Capogruppo e, (iii) i costi riferiti alle “Altre spese per prestazioni di servizi” il cui incremento è riferito quasi esclusivamente a costi di trasporto sostenuti dalla Pierrel Pharma S.r.l. e quasi totalmente rifatturati ai clienti e registrati nella voce “altri ricavi”.
Per quanto riguarda l’ammontare di eventuali costi per servizi e prestazioni verso parti correlate si rimanda all’apposito paragrafo dedicato nel prosieguo delle presenti note esplicative.
Si precisa che la voce risente di oneri non ricorrenti pari a circa Euro 6 migliaia interamente riconducibili a consulenze straordinarie riferite alla Divisione Holding.
Nota 21. Costi per godimento di beni di terzi
La composizione e la variazione della voce di bilancio rispetto all’esercizio precedente è esposta nella tabella sottostante:
La voce “Noleggi e leasing operativi” è riconducibile al noleggio e alle locazioni operative aventi ad oggetto principalmente autovetture (circa Euro 68 migliaia), indumenti da lavoro (circa Euro 14 migliaia), noleggi riferiti ad un contratto di locazione operativa della Capogruppo di strumentazione hardware e software per complessivi Euro 46 migliaia e, noleggio di macchine fotocopiatrici per circa Euro 13 migliaia.
Si precisa che la Capogruppo ha in essere un contratto di noleggio di carrelli per la movimentazione interna delle merci, di una macchina etichettatrice e di una strumentazione hardware “Hw Backup -Server e SAN HPE”, i cui costi sono stati riclassificati ai sensi dell’IFRS16.
Nota 22. Costo del personale
La composizione del Costo del personale è descritta nella tabella sottostante:
La voce si incrementa complessivamente di circa Euro 961 migliaia rispetto all’esercizio precedente di cui circa Euro 700 migliaia riferiti alla Capogruppo e circa Euro 261 migliaia alla Pierrel Pharma.
Nel dettaglio i costi riferiti alla Divisione Holding, comprensivi degli emolumenti maturati dagli amministratori della Società, sono pari a circa Euro 1.407 migliaia e registrano un incremento pari a circa Euro 347 migliaia rispetto al 31 dicembre 2020 riferito principalmente allo stanziamento di circa Euro 305 migliaia per l’erogazione del premio riferito al piano di incentivazione come meglio descritto in calce al paragrafo.
I costi riferiti alla Divisione Contract Manufacturing, al netto dei costi del personale distaccato e rifatturato alla controllata Pierrel Pharma S.r.l. (pari a circa Euro 631 migliaia), sono pari a circa Euro 4.458 migliaia e si incrementano per circa Euro 380 migliaia rispetto allo stesso valore al 31 dicembre 2020 quando era pari a circa Euro 4.078 migliaia. Tale variazione è principalmente riconducibile a: (i) un incremento medio della forza lavoro pari a n. 5 FTE stimabile in circa Euro 250 migliaia, un maggior utilizzo del lavoro in somministrazione per circa Euro 44 migliaia, un incremento di circa Euro 119 migliaia riferito a costi accantonati ed inerenti il piano di incentivazione 2019-2021.
I costi riferiti alla Divisione Pharma son pari a circa Euro 629 migliaia, in aumento di circa Euro 261 migliaia per effetto principalmente di un incremento sull’MBO pari a circa Euro 40 migliaia e l’accantonamento di circa Euro 119 migliaia del costo riferito al premio maturato sul piano di incentivazione 2019-2021.
La voce “Salari e stipendi” include anche i compensi riferiti agli amministratori della Capogruppo per Euro 400 migliaia, sostanzialmente in linea con lo stesso dato del precedente esercizio quando era pari a circa Euro 402 migliaia e risente, tra l’altro, di maggiori costi riferiti allo stanziamento di periodo per l’erogazione di quanto previsto dal piano di incentivazione come meglio in calce descritto.
La voce “Altre spese per il personale”, pari ad Euro 130 migliaia, in aumento di circa Euro 32 migliaia rispetto al precedente esercizio, è principalmente riferita all’erogazione di ticket restaurant.
Si precisa che nel corso dell’anno 2021 la Pierrel S.p.A. ha usufruito di una riduzione contributiva per un beneficio di Euro 305.910 ai sensi dell’art. 27 DL 104/2020.
La tabella sottostante riporta il numero dei dipendenti ripartito per categoria, interamente impiegato presso la sede di Capua (CE):
Si ricorda che in data 18 giugno 2019, l’Assemblea degli Azionisti di Pierrel S.p.A. ha approvato, ai sensi dell’articolo 114-bis del decreto legislativo n. 58/1998 un piano di incentivazione a medio termine 2019-2021 riservato ai dirigenti con responsabilità strategiche della Capogruppo. Il piano prevede l’attribuzione gratuita di diritti a ricevere un bonus monetario subordinatamente all’andamento del titolo di Pierrel e connesso al raggiungimento di determinati obiettivi di performance ed in particolare:
Fermo restando il previo avveramento delle condizioni sopra indicate, l’ammontare del bonus da corrispondere a ciascuno dei beneficiari è calcolato sulla base della performance del titolo Pierrel determinata in virtù della differenza tra il Valore Finale e il Valore di Assegnazione e in misura percentuale rispetto alle relative RAL alla data di assegnazione del diritto. La Società, entro trenta giorni lavorativi dal 30 giugno 2022, verificherà il raggiungimento degli obiettivi di performance e la performance del titolo e provvederà al pagamento del bonus spettante a ciascun beneficiario entro i trenta giorni lavorativi successivi alla data di verifica.
In merito a quanto sopra descritto, il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, in data 18 giugno 2019, aveva approvato il regolamento del piano di incentivazione ed individuato quali beneficiari del piano il Direttore Generale ed i tre dirigenti avente responsabilità strategiche.
Come già descritto in precedenza a commento della voce “benefici a dipendenti”, alla data del 31 dicembre 2021, la valutazione effettuata dalla Capogruppo ha comportato l’iscrizione della correlata passività recepita nella voce “Salari e Stipendi”.
Nota 23. Altri accantonamenti e costi
La composizione della voce “Altri accantonamenti e costi” è descritta nella tabella sottostante:
Il costo riferito al fondo svalutazione magazzino è riferito interamente alla Capogruppo che, come per gli esercizi precedenti, a fronte di rimanenze considerate obsolete e di lenta movimentazione nel corso dell’esercizio ha provveduto ad accantonare un apposito fondo svalutazione magazzino per complessivi Euro 318 migliaia (principalmente riferiti a lotti di sviluppo e convalida); nello stesso esercizio sono stati, altresì, utilizzati accantonamenti precedenti per Euro 116 migliaia. Si precisa, infine, che il fondo svalutazione magazzino al 31 dicembre 2021 si riferisce per circa Euro 79 migliaia a materie prime, sussidiarie e di consumo e per i restanti Euro 200 migliaia a semilavorati e prodotti finiti.
Al 31 dicembre 2021, il Gruppo non ha ravvisato alcuna necessità di eseguire ulteriori accantonamenti per rischi potenziali.
Le “Spese generali Amministrative” accolgono principalmente i costi regolatori sostenuti dalle Società del gruppo quasi esclusivamente per il mantenimento delle autorizzazioni all’immissione in commercio dei prodotti a marchio Pierrel nei vari paesi (circa Euro 815 migliaia di cui Euro 8 migliaia riferiti alla Capogruppo) e sono sostanzialmente in linea con quanto sostenuto nel corso dell’anno 2020.
La voce include tra le spese generali amministrative le fees dovute per l’anno 2021 all’ente regolatorio americano FDA per il mantenimento delle autorizzazioni ricevute sullo stabilimento e sulle autorizzazioni per la commercializzazione della propria specialità Orabloc® nel mercato nordamericano pari a circa Euro 585 migliaia (circa Euro 580 migliaia al 31 dicembre 2020).
Le “spese e perdite diverse” pari a circa Euro 140 migliaia incrementano di circa Euro 55 migliaia rispetto al precedente esercizio e risentono di poste non ricorrenti pari a circa Euro 69 migliaia di cui circa Euro 66 migliaia riferite a costi di competenza di anni precedenti e rilevati tra le sopravvenienze passive (circa Euro 65 migliaia registrate dalla Capogruppo in aumento di circa Euro 61 migliaia rispetto al precedente esercizio) e, circa Euro 3 migliaia riferiti ad una minusvalenza registrata dalla Capogruppo in seguito alla dismissione di beni non più utilizzabili nel ciclo produttivo.
Nota 24. Ammortamenti e svalutazioni
La composizione e la variazione della voce di bilancio rispetto all’esercizio precedente è esposta nella tabella sottostante:
Gli ammortamenti della Capogruppo, pari a circa 1.472 migliaia (di cui circa Euro 379 migliaia relativi alle immobilizzazioni immateriali, circa Euro 1.033 migliaia alle immobilizzazioni materiali e circa Euro 60 migliaia a beni in leasing), si riferiscono principalmente agli impianti ed ai beni ubicati presso lo stabilimento di Capua (CE).
La Divisione Pharma registra ammortamenti al 31 dicembre 2021 pari ad Euro 57 migliaia riferiti principalmente alle marketing authorization (“AIC”) ed al brevetto per la commercializzazione dell’innovativo dispositivo medico “Goccles”, entrambi di proprietà della controllata.
Nel corso del 2021 sono stati capitalizzati nuovi investimenti per circa Euro 1.264 migliaia (Euro 1.193 migliaia riferiti alla Capogruppo) che sull’anno hanno generato ammortamenti per circa Euro 211 migliaia.
Si precisa che nell’esercizio appena concluso sono state eseguite svalutazioni per circa Euro 91 migliaia (di cui circa Euro 19 migliaia in capo alla Pierrel S.p.A.) inerenti l’autorizzazione all’immissione in commercio e la produzione delle siringhe precaricate non facenti più parte del business del Gruppo.
Nota 25. Oneri finanziari netti
Gli “Oneri finanziari netti” al 31 dicembre 2021 sono pari a circa Euro 719 migliaia, in aumento di circa Euro 679 migliaia principalmente per effetto dell’adeguamento cambi eseguito dalla Capogruppo (circa Euro 452 migliaia) sul saldo espresso in dollari del debito verso Dentsply.
Con riferimento alla Capogruppo, gli “Oneri finanziari” ammontano ad Euro 619 migliaia e sono costituiti principalmente da:
La Divisione Pharma registra Oneri finanziari netti per circa Euro 101 migliaia, in diminuzione di circa Euro 87 migliaia rispetto all’anno precedente e sono principalmente riferiti agli interessi maturati nell’esercizio sul finanziamento concesso originariamente dalla Banca Popolare di Milano S.p.A. (pari a circa Euro 162 migliaia) successivamente passato in capo agli Azionisti di riferimento Fin Posillipo S.p.A. e Bootes S.r.l. in seguito all’accordo di subentro sottoscritto tra gli stessi e la banca creditrice, solo parzialmente compensati da utili di adeguamento cambi pari a circa Euro 82 migliaia principalmente riferiti all’adeguamento al 31 dicembre 2021 del saldo del conto corrente in dollari.
Nota 26. Imposte dell’esercizio
La tabella sottostante evidenzia la composizione delle imposte sul reddito:
Le imposte correnti del Gruppo sono interamente ascrivibili all’IRAP di gruppo di competenza dell’esercizio.
Ai fini Ires, invece, il reddito prodotto dalla controllata Pharma è stato in parte abbattuto con la perdita fiscale trasferita dalla Capogruppo (Pierrel) nell’ambito della procedura di consolidato fiscale in essere ed in parte con le perdite fiscali pregresse accumulate dal Gruppo. Sono state, pertanto, rigirate le relative imposte anticipate iscritte e stanziate ulteriori imposte anticipate nei limiti dei redditi imponibili emergenti dal piano pluriennale redatto dagli amministratori.
Come anticipato nella precedente Nota 5 a commento della Voce patrimoniale “Imposte differite attive”, la Capogruppo, sulla base del tax plan elaborato per la verifica di recuperabilità delle imposte anticipate iscritte in bilancio, ha ritenuto di non iscrivere attività per imposte anticipate sulle differenze temporanee deducibili negli esercizi successivi e di iscrivere le imposte anticipate sulle perdite fiscali nei limiti dei redditi imponibili futuri emergenti dal piano in parola. L’importo complessivo delle perdite fiscali per le quali non si è ritenuto di rilevare attività per imposte anticipate è complessivamente pari a circa Euro 9,6 milioni.
Di seguito si riporta una tabella di riconciliazione tra le imposte teoriche IRES (24%) e le imposte effettive, in confronto con l’anno 2020, tenuto conto dell’effetto delle imposte differite e di quelle anticipate. Le variazioni in aumento si riferiscono essenzialmente a svalutazioni e costi non deducibili; quelle in diminuzione a ricavi non tassabili e componenti negativi di anni precedenti che sono stati dedotti nell’anno 2021.
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Informativa per settori operativi
Ai fini gestionali il Gruppo Pierrel è organizzato, in tre business unit in base ai prodotti e servizi forniti e, in applicazione del principio contabile internazionale IFRS 8, ha identificato in queste ultime i propri settori operativi che generano ricavi e costi, i cui risultati sono periodicamente rivisti dal più alto livello decisionale (“CODM”) per la valutazione delle performance, e che sono di seguito illustrate:
Non vi sono state aggregazioni di settori operativi al fine di determinare i settori operativi oggetto di informativa.
Gli amministratori osservano separatamente i risultati conseguiti dalle predette business unit allo scopo di prendere decisioni in merito all’allocazione delle risorse e alla verifica della performance. La performance dei settori è valutata sulla base del risultato che è misurato coerentemente con il risultato nel bilancio consolidato.
I prezzi di trasferimento tra i settori operativi sono negoziati internamente con modalità simili a transazioni con parti terze.
Il Gruppo valuta l’andamento dei propri settori operativi sulla base del volume di fatturato e dell’EBITDA; i ricavi intra-settoriali sono eliminati a livello di consolidato.
I risultati dei settori operativi degli esercizi 2021 e 2020 sono esposti nella seguente tabella:
Di seguito si riporta la suddivisione per area geografica dei ricavi realizzati dai singoli segmenti:
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Contenziosi in corso
Di seguito si riportano i contenziosi in corso alla data del 31 dicembre 2021 per i quali, sulla base anche del parere ricevuto dai consulenti legali del Gruppo, il rischio di soccombenza è qualificato come “possibile”.
Contenzioso giuslavoristico pendente avanti il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere
Pierrel S.p.A. / Ermanno Corvino
Tribunale di Santa Maria Capua Vetere – Sezione Lavoro - Giudice dott. Grammatica.
Con ricorso notificato il 24 gennaio 2014, l’ex dipendente della Capogruppo, E. Corvino, dimessosi in data 15 gennaio 2014, ha convenuto in giudizio l’Azienda per vedersi riconoscere differenze retributive, pari ad Euro 7 migliaia con decorrenza febbraio 2011. Nel corso dell’udienza del 15 dicembre 2016 il Giudice ha rinviato d’ufficio la causa all’udienza del 25 maggio 2017, nel corso della quale la discussione è stata ulteriormente rinviata al 14 giugno 2018. In tale ultima data la causa è stata nuovamente rinviata all’udienza del 4 luglio 2019, in quanto non ancora assegnata ad un Giudice togato che possa deciderla.
In data 27 giugno 2019 la Cancelleria del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere comunica che l’udienza è stata rinviata d’ufficio al giorno 11 marzo 2020. L’udienza è stata poi ulteriormente rinviata al 10 settembre 2020, successivamente al 1° luglio 2021 e, da ultimo al 28 aprile 2022.
Al momento non sono in corso trattative per definire la pendenza in via transattiva.
Informativa sulle parti correlate
Di seguito vengono illustrati i rapporti intervenuti nell’esercizio con parti correlate che comprendono:
In merito ai rapporti intrattenuti dal Gruppo con parti correlate, si precisa che tali rapporti rientrano nell’ambito dell’ordinaria gestione e sono regolati a normali condizioni di mercato.
Nella tabella che segue sono riepilogati i valori economici e patrimoniali del Gruppo al 31 dicembre 2021 derivanti da operazioni intercorse con parti correlate:
I valori sopra esposti si riferiscono essenzialmente a rapporti di tipo commerciale (vendita di beni e prestazione di servizi), le cui transazioni sono effettuate alle normali condizioni di mercato, ed a rapporti di natura finanziaria (concessione di finanziamenti), le cui caratteristiche sono state descritte nelle varie note a commento delle singole voci di bilancio.
Con riferimento ai debiti finanziari si precisa che i valori esposti in tabella includono gli interessi maturati e non pagati alla data di riferimento del bilancio.
Si riporta di seguito una descrizione dei principali rapporti con parti correlate alla data del 31 dicembre 2020.
Al 31 dicembre 2021 il debito maturato dal Gruppo nei confronti di Fin Posillipo S.p.A., ammonta a circa Euro 2.346 migliaia, sono esclusivamente riferiti al credito vantato nei confronti di Pierrel Pharma S.r.l. a seguito e per effetto dell’acquisto da parte di Fin Posillipo, insieme con Bootes (nella misura del 50% cadauno) ed alle condizioni meglio descritte nei precedenti paragrafi, del credito vantato dalla Banca Popolare di Milano S.p.A..
In aggiunta a quanto precede, sempre con riferimento ai rapporti in essere tra la Capogruppo e Fin Posillipo S.p.A., si evidenzia che i valori economici e patrimoniali di Pierrel al 31 dicembre 2021 relativi ai rapporti in essere con Grafiche Pizzi S.p.A. e Farmacie Internazionali, - società controllate da Fin Posillipo S.p.A. - derivano da forniture commerciali richieste dalla Capogruppo per lo svolgimento delle proprie attività ordinarie e, in particolare, nell’ambito del processo produttivo e di fornitura di dispositivi di sicurezza in ottemperanza alle vigenti norme anti-Covid.
Alla data del 31 dicembre 2021 i debiti del Gruppo nei confronti dell’azionista Bootes S.r.l., complessivamente pari ad Euro 2.382 migliaia, di cui (i) circa Euro 6 migliaia riferiscono unicamente ai compensi maturati da Bootes S.r.l. nei confronti della Capogruppo, ma non ancora pagati alla data di predisposizione del presente bilancio, in virtù di un contratto di consulenza strategica e di finanza aziendale formalizzato con quest’ultimo nel corso del mese di ottobre 2014 e successivamente risolto nel mese di giugno 2015; (ii) circa Euro 2.346 migliaia relativi al credito vantato nei confronti di Pierrel Pharma S.r.l. a seguito e per effetto dell’acquisto da parte di Bootes, insieme con Fin Posillipo (nella misura del 50% cadauno) ed alle condizioni meglio descritte nei precedenti paragrafi, del credito vantato dalla Banca Popolare di Milano S.p.A.; e (iii) circa Euro 30 migliaia ai compensi maturati nei mesi da luglio a dicembre 2021 dall’Ing. Rosario Bifulco (amministratore unico e socio di controllo di Bootes S.r.l.) per la carica di Vice Presidente e amministratore della Capogruppo. Ai sensi dell’accordo di reversibilità sottoscritto tra Bootes S.r.l. e l’ing. Bifulco, infatti, i compensi maturati dall’Ing. Bifulco per le cariche nella Pierrel S.p.A. devono essere pagati a Bootes S.r.l.. Si precisa che nel corso del mese di gennaio 2022 la Capogruppo ha pagato al Vicepresidente ulteriori Euro 15 migliaia quale saldo dei compensi riferiti al terzo trimestre 2021.
Compensi ad amministratori, sindaci, dirigenti con responsabilità strategiche e società di revisione
Il prospetto seguente evidenzia i benefici economici dell’esercizio degli amministratori della Capogruppo, dei componenti del Collegio Sindacale e dei dirigenti con responsabilità strategiche (importi espressi in unità di Euro):
Il Consiglio di Amministrazione in carica è stato nominato con delibera dell’assemblea ordinaria del 26 aprile 2021, e rimarrà in carica fino all’assemblea di approvazione del bilancio dell’esercizio in chiusura al 31 dicembre 2023.
Nel corso della medesima seduta, l’Assemblea degli azionisti di Pierrel S.p.A. ha provveduto altresì a nominare il Collegio Sindacale attualmente in carica, composto da 5 membri, di cui 3 sindaci effettivi e 2 supplenti.
Il Collegio Sindacale della Capogruppo risulta, pertanto, così composto:
Presidente: dott. Paolo Nagar
Sindaco Effettivo: dott.ssa Monica Valentino
Sindaco Effettivo: dott. Fabio Rossi
Sindaco Supplente: dott. Antonello Scrimieri
Sindaco Supplente: dott.ssa Mena Menzione
Nel corso dell’esercizio 2021 sono stati rilevati costi per emolumenti dovuti ai sindaci per circa Euro 47 migliaia sulla base della citata delibera assembleare di nomina e sulla base dei costi consuntivati per le attività svolte nell’esercizio.
Ai sensi dell’articolo 149-duodecies del Regolamento Emittenti CONSOB, si segnala che i corrispettivi della revisione legale per l’anno 2021 ammontano a circa Euro 95 migliaia, mentre i servizi diversi dalla revisione sono paria circa Euro 5 migliaia. Gli onorari relativi alla revisione legale includono, i corrispettivi per le verifiche periodiche previste dall’art. 155 comma 1 lettera a) del T.U. e come previsto dalla circolare Assirevi n. 118, includono le eventuali indicizzazioni, ma non le spese.
Gestione del rischio finanziario: obiettivi e criteri
Nell’esercizio della sua attività il Gruppo Pierrel è esposto a rischi finanziari e di mercato ed in particolare a:
a) variazione dei tassi di cambio;
b) variazione dei tassi d’interesse;
c) liquidità;
d) gestione del capitale;
e) credito.
Nel corso dell’esercizio il Gruppo ha operato per controllare le variabili finanziarie sopra indicate attivando le opportune politiche al fine di minimizzare i summenzionati rischi attraverso l’impiego di strumenti offerti dal mercato o con appropriate politiche societarie di controllo e di portafoglio prodotti/mercati.
Si ricorda che il Gruppo Pierrel non ha contratti derivati in essere.
a) Gestione del rischio tasso di cambio
Il Gruppo Pierrel non segue una politica di copertura dei flussi di cassa attesi in divise estere (in particolare dollari americani); la tabella seguente presenta un’analisi di sensitività effettuata al fine di valutare l’esposizione del Gruppo al rischio di cambio, condotta ipotizzando variazioni percentuali in aumento e in diminuzione del tasso di cambio EUR/USD pari a ± 10%.
Shock-up 9% - shock-down 11%
Una variazione positiva del tasso di cambio di riferimento (EUR/USD), come presentato nella tabella sopra riportata, avrebbe prodotto sul conto economico complessivo un utile di Euro 521 migliaia al 31 dicembre 2021e di Euro 507 migliaia al 31 dicembre 2020; analogamente, un movimento negativo dei tassi di cambio avrebbe prodotto una perdita di Euro 637 migliaia al 31 dicembre 2021 e di Euro 620 migliaia al 31 dicembre 2020.
Nessun effetto è generato a patrimonio netto poiché non sono presenti strumenti derivati designati di copertura.
b) Gestione del rischio tasso d’interesse
L’analisi di sensitività al rischio di tasso cui è esposto il Gruppo è stata condotta prendendo in considerazione le partite di bilancio che originano interessi regolati a tasso variabile e ipotizzando incrementi o decrementi paralleli nelle curve dei tassi di riferimento. Con riferimento all’esercizio 2021, come per l’esercizio 2020, si è deciso di ipotizzare variazioni asimmetriche in riduzione (- 8 bps) e aumento (+ 50 bps) dei parametri di riferimento.
Tale analisi è stata condotta con specifico riferimento agli impatti generati sui flussi degli strumenti a tasso variabile (cash flow sensitivity) e sul valore di carico degli strumenti iscritti al valore equo (fair value sensitivity).
La sensitivity analysis è stata svolta sulla base delle seguenti assunzioni:
c) Gestione del rischio di liquidità
La liquidità del Gruppo si basa essenzialmente sulla diversificazione delle fonti di finanziamento e nei limiti degli affidamenti concessi sulla diversificazione della tipologia delle linee creditizie (commerciali o autoliquidanti, a breve o a medio/lungo) che vengono di volta in volta attivate in funzione dei fabbisogni.
Da un punto di vista operativo le Società del Gruppo controllano il rischio di liquidità utilizzando la pianificazione annuale, con dettaglio mensile, dei flussi degli incassi/pagamenti attesi; sulla base dei risultati della pianificazione finanziaria si individuano settimanalmente i fabbisogni e, quindi, le risorse necessarie per la relativa copertura.
La seguente tabella riassume il profilo temporale delle passività della Gruppo sulla base dei pagamenti contrattuali non attualizzati.
La seguente tabella espone la composizione per scadenze delle attività finanziarie:
Per una più approfondita analisi delle politiche di gestione del rischio di liquidità del Gruppo si rimanda al paragrafo della Relazione sulla Gestione denominato “Osservazioni sul profilo finanziario e sulla continuità aziendale”.
d) Gestione del capitale
L’obiettivo del Gruppo è quello di ottenere il miglior rating creditizio possibile al fine di avere accesso al credito bancario a condizioni economicamente vantaggiose; è politica del Gruppo avere continui contatti con tutte le istituzioni finanziarie al fine di comunicare tutte le informazioni (sempre entro i limiti previsti per le società quotate) necessarie per meglio comprendere la tipologia del business e le particolari situazioni di mercato presenti.
e) Gestione del rischio di credito
E’ politica del Gruppo l’assegnazione del fido ai clienti dopo avere valutato la struttura economica patrimoniale del cliente, la sua performance di pagamento negli anni e tutte le altre informazioni disponibili sul mercato, e cioè i normali strumenti impiegati nel determinare la “solvibilità” del cliente.
La tabella sottostante evidenzia la massima esposizione del Gruppo al rischio di credito:
Data la particolare tipologia di business, una parte significativa dei crediti commerciali risulta concentrata in un numero ristretto di clienti, che si caratterizzano comunque per un elevato grado di affidabilità e di mantenimento del merito creditizio.
Classificazione
La classificazione degli strumenti finanziari nell’ottica prevista da IAS 39 è trasversale a diverse voci di bilancio; pertanto di seguito si riporta la tabella che presenta il valore contabile degli strumenti finanziari in essere, per categoria di appartenenza, posto a confronto con i corrispondenti valori equi, al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020.
Le tabelle seguenti evidenziano che per la maggior parte delle poste finanziarie il valore contabile rappresenta una ragionevole approssimazione del valore equo, in considerazione della natura stessa di attività e passività finanziarie, in gran parte a breve termine.
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Eventi ed operazioni significative non ricorrenti
Le operazioni significative non ricorrenti effettuate nell’esercizio 2021, così come richiesto dalla Comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006, sono di seguito illustrate; in particolare, la tabella che segue evidenzia gli effetti di tali operazioni sui risultati economici e sui flussi finanziari dell’esercizio 2021 del Gruppo:
La voce ricavi accoglie poste aventi natura non ricorrente per circa Euro 459 migliaia, riconducibili alla Capogruppo per circa Euro 426 migliaia (Euro 302 migliaia al 31 dicembre 2020) e alla Divisione Pharma per circa Euro 33 migliaia (Euro 31 migliaia al 31 dicembre 2020). Nel dettaglio gli importi si riferiscono prevalentemente a (i) sopravvenienze attive rivenienti dallo storno di maggiori costi stanziati e riferiti ad anni precedenti per circa Euro 159 migliaia (di cui circa Euro 127 migliaia riferiti alla Capogruppo); (ii) circa Euro 170 migliaia riferiti alla quota di competenza dell’anno dei contributi ottenuti dalla Capogruppo in virtù della legge sul “Credito Ricerca e Sviluppo” e riferito agli anni 2018,2019,2020 e 2021 il cui credito ancora disponibile, alla data di chiusura di bilancio, è iscritto nella voce “Crediti Tributari”; (iii) circa Euro 111 migliaia riferiti alla quota di competenza dell’anno dei contributi ottenuti dalla Pierrel S.p.A. in virtù della legge sul “Credito di imposta per nuovi investimenti nel Mezzogiorno riferito agli anni 2019,2020 e 2021, il cui credito ancora disponibile alla data di chiusura di bilancio è iscritto nella voce “Crediti Tributari”; (iv) circa Euro 9 migliaia riferiti alla quota di competenza dell’anno dei contributi ottenuti dalla Capogruppo in virtù della legge sui nuovi investimenti in beni strumentali per gli anni 2020 e 2021, il cui credito residuo è iscritto al 31 dicembre 2021 nella voce “Crediti Tributari”;(v)circa Euro 1 migliaia riferiti all’intero importo del “Credito Sanificazione e DPI art 125 DL 34-2020” di cui ha usufruito la Capogruppo , iscritto nella voce “Crediti Tributari”; (vi) circa Euro 6 migliaia riferiti a contributi su corsi di formazione effettuati dalla Capogruppo e, (vii) circa Euro 2 migliaia riferiti a plusvalenze rilevate sulla cessione di cespiti dismessi dalla Pierrel S.p.A. nel 2021.
I costi di natura straordinaria registrati al 31 dicembre 2021 includono: (i) circa Euro 67 migliaia di sopravvenienze passive (di cui circa Euro 65 migliaia riferite alla Capogruppo) inerenti principalmente a costi di competenza di anni precedenti non rilevati nei rispettivi bilanci; (ii) circa Euro 3 migliaia quale minusvalenza realizzata in seguito alla dismissione di alcuni cespiti dal processo di produzione della Capogruppo ; (iii) circa Euro 6 migliaia riferito a consulenze straordinarie richieste nel corso dell’esercizio appena concluso e riferite per intero alla Divisione Holding e, (iv) circa Euro 92 migliaia riferiti alla svalutazione di cespiti inerenti la produzione e commercializzazione di iniettori “pre caricati”, il cui business non è più perseguito dal Gruppo.
Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali
Ai sensi della Comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del 2021 il Gruppo non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, ossia operazioni che per significatività, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo e tempistica dell’accadimento possono dare luogo a dubbi in ordine alla correttezza della informazione in bilancio, al conflitto di interesse, alla salvaguardia del patrimonio aziendale o alla tutela degli azionisti di minoranza.
Informazioni ex art. 1, comma 125-129, della legge 4 agosto 2017 n. 124
Per quanto concerne l’informativa di cui all'art. 1, commi 125 - 129, della Legge n. 124/2017 e successive modificazioni, in tema di sovvenzioni/contributi pubblici ricevuti dalla Società, si rimanda a quanto riportato nei paragrafi precedenti ed alle indicazioni contenute nel Registro Nazionale degli Aiuti di Stato di cui all'articolo 52 della legge 24 dicembre 2012, n. 234.
EVENTI INTERVENUTI DOPO LA DATA DI CHIUSURA DELL’ESERCIZIO
A partire dal 24 febbraio 2022 hanno avuto inizio tensioni geo-politiche tra Russia e Ucraina che non hanno generato impatti sul bilancio chiuso al 31 dicembre 2021 dal Gruppo, considerato anche che i crediti vantati nei confronti dei clienti e distributori per i prodotti nelle aree interessate sono stati interamente incassati alla data di predisposizione del bilancio.
Inoltre, alla data di redazione del presente documento, gli Amministratori continuano a prestare la massima attenzione sui possibili impatti dovuti all’incertezza dell’attuale situazione geo-politica pianificando le attività ed agendo in maniera da minimizzare, o meglio ancora, tenere indenne da eventuali riflessi l’esercizio 2022.
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Capua, 27 aprile 2022
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L’Amministratore Delegato
Dott. Fulvio Citaredo
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Attestazione del Bilancio consolidato ai sensi dell’articolo 154-bis, quinto comma del D.Lgs. 58/1998, come successivamente modificato ed integrato.
delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio di gruppo nel corso del 2021.
La presente attestazione viene resa anche ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 154-bis, comma 2, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58.
Capua, 27 aprile 2022
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AL 31 DICEMBRE 2021
INDICE
PROSPETTI CONTABILI
Situazione patrimoniale – finanziaria
Conto economico separato
Conto economico complessivo
Prospetto delle variazioni di patrimonio netto
Rendiconto finanziario
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NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO D’ESERCIZIO
Situazione patrimoniale – finanziaria
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NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO D’ESERCIZIO
INFORMAZIONI GENERALI E PRINCIPI CONTABILI
INFORMAZIONI SULLA SOCIETA’
Pierrel S.p.A. (“Pierrel” o la “Società”) è una società per azioni quotata sul Euronext Milan (EXM) organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. dal maggio 2006, con sede legale in Capua (CE), Strada Statale Appia 7-bis 46/48, specializzata nella produzione di specialità farmaceutiche (Divisione Contract Manufacturing) e, attraverso la sua controllata Pierrel Pharma S.r.l., nello sviluppo, registrazione e licensing di nuovi farmaci e dispositivi medici (Divisione Pharma).
PUBBLICAZIONE DEL BILANCIO DI ESERCIZIO
La pubblicazione del bilancio di Pierrel S.p.A. per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 è stata autorizzata con delibera del Consiglio di amministrazione assunta in data 27 aprile 2022.
Il presente bilancio è assoggettato a revisione legale da parte della PricewaterhouseCoopers S.p.A..
ANDAMENTO DELLA GESTIONE ED OSSERVAZIONI SUL PROFILO FINANZIARIO
Il bilancio 2021 chiude con una perdita d’esercizio di circa Euro 0,4 milioni (utile di esercizio pari a circa Euro 0,2 milioni al 31 dicembre 2020), dopo aver effettuato ammortamenti per circa Euro 1,5 milioni e registrato oneri finanziari netti per circa Euro 0,6 milioni. La posizione finanziaria netta della Società al 31 dicembre 2021 è negativa ed è pari ad Euro 12,6 milioni (negativa per Euro 4,2 milioni alla data di chiusura dell’esercizio 2020) mentre l'indebitamento finanziario corrente della Società alla fine dell’esercizio è di circa Euro 0,7 milioni (Euro 1,7 milioni alla data del 31 dicembre 2020).
Il capitale circolante netto di Pierrel al 31 dicembre 2021 – per tale intendendosi la differenza tra il totale delle attività correnti ed il totale delle passività correnti – è positivo ed è pari ad Euro 2,9 milioni (positivo per Euro 1,5 milioni alla data di chiusura dell’esercizio 2020) registrando un incremento netto pari a circa Euro 1,4 milioni per effetto da un lato di un incremento dei crediti tributari e delle disponibilità liquide e dall’altro registrando una diminuzione dell’indebitamento finanziario di breve termine.
E’ opportuno evidenziare che Il miglioramento del circolante si è registrato nonostante in significativo impegno di cassa al servizio degli investimenti realizzati nel corso dell’esercizio 2021 che trovano la loro naturale esposizione nell’attivo immobilizzato della Società ed in particolare nel significativo incremento registrato rispetto alla chiusura dell’esercizio precedente, come meglio descritto nelle successive sezioni specifiche delle presenti note esplicative.
La situazione patrimoniale al 31 dicembre 2021 conferma, in linea con quanto previsto dai Piani aziendali e dal committment del management formalmente dichiarato e già evidenziato nella situazione patrimoniale al 31 dicembre 2020, una situazione finanziaria stabile ed equilibrata con una evoluzione della posizione finanziaria della Società in linea con quanto preventivato ed in particolare un utilizzo delle risorse finanziarie al servizio degli investimenti ed una riduzione dell’indebitamento finanziario corrente e non corrente rispetto all’esercizio precedente.
I dati economici al 31 dicembre 2021 registrano, pur considerando lo scenario particolare nel quale la Società ha operato a causa delle note vicende legate alla pandemia da Covid -19, risultati positivi anche rispetto alle previsioni formulate per l’esercizio 2021 approvato lo scorso 16 aprile, in particolare per quanto riguarda il valore dell’EBITDA consuntivato, riconducibili principalmente ai seguenti due fattori chiave nel business dell’azienda:
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Inoltre, rispetto all’esercizio 2020, la Società ha mantenuto sostanzialmente invariata l’esposizione per debiti scaduti verso i fornitori che per l’esercizio 2021 sono pari a circa Euro 0,7 milioni (Euro 0,7 milioni al 31 dicembre 2020) ed è stato ridotto, per i pagamenti eseguiti nel corso del 2021, anche il valore dei debiti verso istituti previdenziali, pari a circa Euro 0,4 milioni (circa Euro 0,7 milioni al 31 dicembre 2020).
La gestione finanziaria della Società ha registrato, per l’esercizio 2021, un valore negativo pari a circa Euro 0,6 milioni in netta controtendenza rispetto all’esercizio precedente quando la gestione finanziaria registrava un saldo positivo pari a circa Euro 0,1 milioni. Tale effetto è da ricondursi quasi esclusivamente alle perdite per adeguamento cambi riferite alla posizione debitoria, espressa in dollari, verso Dentsply come meglio descritto nelle parti successive delle note esplicative.
Per tutto quanto sopra descritto il patrimonio netto della Società alla fine dell’esercizio è risultato positivo per Euro 19,9 milioni (Euro 20,4 milioni al 31 dicembre 2020) confermando, al netto della gestione finanziaria sopra descritta, i risultati dell’operazione di crescita strategica programmata nel Piano approvato e ulteriormente rafforzato da una gestione operativa della Società assolutamente positiva ed in miglioramento rispetto alle previsioni effettuate.
In considerazione di tutto quanto dettagliato in precedenza, il Consiglio di Amministrazione ha monitorato costantemente e accuratamente la posizione patrimoniale, economica e finanziaria della Società ponendo in essere tutte le azioni necessarie a garanzia degli azionisti e dei creditori, con particolare attenzione agli elementi necessari per garantire l’esecuzione del piano aziendale approvato, registrando a chiusura dell’esercizio i positivi risultati di tutte le azioni poste in essere.
FORMA, CONTENUTI E PRINCIPI CONTABILI ADOTTATI
Il bilancio d’esercizio di Pierrel S.p.A. al 31 dicembre 2021 è redatto in conformità ai Principi Contabili Internazionali IAS/IFRS (di seguito “IFRS”) omologati dalla Commissione Europea ai sensi del Regolamento (CE) n. 1606/2002, integrati dalle relative interpretazioni (Standing Interpretations Committee – SIC, e International Financial Reporting Interpretations Committee – IFRIC) emesse dall’International Accounting Standard Board (IASB) in vigore alla data di chiusura dell’esercizio, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D. Lgs n. 38/2005. In genere, non è prassi della Società adottare anticipatamente principi o modifiche prima della loro entrata in vigore.
Il principio generale adottato nella predisposizione del presente bilancio è quello del costo storico, ad eccezione delle voci di bilancio che, secondo gli IFRS, sono obbligatoriamente rilevate al fair value, come eventualmente indicato nei criteri di valutazione delle singole voci.
Il bilancio d’esercizio è costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria, dal conto economico separato, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario e dalle relative note esplicative.
La Società ha scelto, tra le diverse opzioni consentite dallo IAS 1, di presentare le poste patrimoniali secondo la distinzione in “corrente/non corrente” e il conto economico classificando i costi per natura. Il rendiconto finanziario è stato invece predisposto utilizzando il metodo indiretto.
Con riferimento alla delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio, si segnala che sono state inserite delle apposite sezioni atte a rappresentare i rapporti significativi con parti correlate, nonché delle apposite voci di conto economico al fine di evidenziare, laddove esistenti, le operazioni significative aventi natura non ricorrente effettuate nel consueto svolgimento dell’attività.
Tutti i valori esposti nei prospetti contabili sono espressi in unità di Euro, mentre i valori esposti nelle note esplicative, laddove non diversamente indicato, sono espressi in migliaia di Euro.
MODIFICHE E NUOVI PRINCIPI CONTABILI E INTERPETAZIONI
I principi contabili adottati per la redazione del presente Bilancio sono conformi a quelli utilizzati per la redazione del Bilancio al 31 dicembre 2020. La Società non ha adottato anticipatamente alcun nuovo principio, interpretazione o modifica emesso ma non ancora in vigore.
“Amendments to IFRS 4 Insurance Contracts – Deferral of IFRS 9”
In data 25 Giugno 2020, lo IASB ha pubblicato la proroga dell’esenzione temporanea dall’applicazione dell’IFRS 9 al 1° Gennaio 2023 che prevede la possibilità di allineare i criteri di valutazione per gli strumenti finanziari con il nuovo standard contabile IFRS 17 per la valutazione e la contabilizzazione dei contratti assicurativi.
“Amendments to IFRS 9, IAS 39, IFRS 7, and IFRS 16 – Interest Rate Benchmark Reform – Phase 2”
Emesso ad agosto 2020 va ad integrare le precedenti modifiche emesse nel 2019 (Riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse - Fase 1) e affrontano temi che potrebbero influire sull’informativa finanziaria dopo che un indice di riferimento è stato riformato o sostituito con un tasso di riferimento alternativo per effetto della riforma. Gli obiettivi delle modifiche della Fase 2 sono di assistere le società nell’applicare gli IFRS quando vengono apportate modifiche ai flussi finanziari contrattuali o alle relazioni di copertura a causa della riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse e nel fornire informazioni utili agli utilizzatori del bilancio. Le modifiche richiederanno di fornire informazioni aggiuntive circa l’esposizione della società ai rischi derivanti dalla Riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse e sulle relative attività di gestione del rischio. Le modifiche includono i seguenti espedienti pratici: un espediente pratico che consente di considerare i cambiamenti contrattuali, od i cambiamenti nei flussi di cassa che sono direttamente richiesti dalla riforma, di essere trattati come variazioni di un tasso di interesse variabile, equivalente ad un movimento di un tasso di interesse nel mercato; permettere che i cambiamenti richiesti dalla riforma IBOR siano fatti nell’ambito della designazione di copertura e documentazione di copertura senza che la relazione di copertura debba essere discontinuata; fornisce temporaneo sollievo alle entità nel dover rispettare i requisiti di identificazione separata quando un RFR viene designato come copertura di una componente di rischio.
Queste modifiche non hanno impatto sul bilancio della Società che, tra l’altro, intende usare tali espedienti pratici nei periodi futuri in cui gli stessi saranno applicabili.
“Amendments to IFRS 16 Leases: Covid-19 – Related Rent Concessions beyond 30 June 2021”
Emesso in data 31 Marzo 2021, amplia l’espediente pratico già emesso a Maggio 2020 (“Amendments to IFRS16 Leases Covid-19 – Related Rent Concessions”) volto a riconoscere la possibilità, in capo al locatario, di non considerare come modifiche del contratto di leasing eventuali concessioni riconosciute come conseguenza del COVID-19 (ad esempio, sospensione del pagamento dei canoni di affitto). Il locatario potrà pertanto esimersi dal sottoporre a revisione numerosi contratti e non dovrà rideterminare le rispettive lease liability mediante un nuovo tasso di sconto potendo trattare tali modifiche come cambiamenti che non comportano una lease modification. Tale espediente aumenta il periodo di ammissibilità per l’applicazione dello stesso di 12 mesi dal 30 Giugno 2021 al 30 Giugno 2022 e risulterà applicabile ai locatari e non ai locatori.
Gli emendamenti e i principi indicati non hanno comportato per la Società impatti significativi sul bilancio o necessità di particolari disclosure.
PRINCIPI CONTABILI E INTERPRETAZIONI OMOLOGATI MA NON ANCORA OBBLIGATORI
I seguenti principi contabili, interpretazioni ed emendamenti sono applicabili negli esercizi successivi a quello chiuso al 31 dicembre 2021:
“IFRS 17 Insurance Contracts”
In data 18 maggio 2017, lo IASB ha emesso l’IFRS 17 “Insurance Contracts” che definisce l’accounting dei contratti assicurativi emessi e dei contratti di riassicurazione posseduti. Le disposizioni dell’IFRS 17 che stabiliscono i criteri di rilevazione, valutazione, presentazione e informativa dei contratti assicurativi, superano quelle attualmente previste dall’IFRS 4 “Contratti assicurativi” e hanno come obiettivo quello di garantire agli utilizzatori del bilancio di valutare l’effetto che tali contratti hanno sulla posizione finanziaria, sui risultati e sui flussi finanziari delle compagnie. L’applicazione del principio è prevista per gli esercizi che hanno inizio il 1° Gennaio 2023.
“Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Classification of Liabilities as Current or Non-current – Deferral of Effective Date”
Emesso in data 23 Gennaio 2020, fornisce chiarimenti in materia di classificazione delle passività come correnti o non correnti. Le modifiche allo IAS 1 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° Gennaio 2023.
“Amendments to IAS 1 and IFRS Practice Statement 2 ‐ Disclosure of Accounting Policies”
Emesso in data 12 Febbraio 2021, richiede alle società di fornire le informazioni rilevanti sui principi contabili applicati e suggerisce di evitare o limitare le informazioni non necessarie. Le modifiche allo IAS 16 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° Gennaio 2023.
“Amendments to IAS 8 Accounting policies, Changes in Accounting Estimates and Errors: Definition of Accounting Estimates”
Emesso in data 12 febbraio 2021, chiarisce, anche attraverso alcuni esempi, la distinzione tra cambiamenti di stima e cambiamenti di principi contabili. La distinzione è rilevante in quanto i cambiamenti di stima sono applicati prospetticamente a transazioni ed eventi futuri, mentre i cambiamenti di principi contabili sono generalmente applicati in via retroattiva. Le modifiche sono applicabili a partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° Gennaio 2023, è consentita un’applicazione anticipata.
“Amendments to IAS 12 Income Taxes: Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction”
Emesso in data 7 Maggio 2021, ha lo scopo di rendere omogenee le modalità con cui le entità contabilizzano le imposte differite su operazioni come leasing e i costi di smantellamento. La principale novità riguarda l’introduzione di un’eccezione all’esenzione per la rilevazione iniziale (IRE) della fiscalità differita per le attività e per le passività prevista dallo IAS 12. Nello specifico l’eccezione prevede la non applicabilità dell’esenzione dello IAS 12 per la rilevazione iniziale di tutte quelle operazioni che originano differenze temporanee uguali o oggetto di compensazione. Limitando l’esenzione alla sola rilevazione iniziale, l’impatto sarà di un progressivo miglioramento e comparabilità delle informazioni a beneficio degli utilizzatori del bilancio con riferimento agli impatti fiscali delle operazioni di leasing e ai costi di smantellamento. Le modifiche sono applicabili a partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° Gennaio 2023. È consentita un’applicazione anticipata.
“Amendments to IFRS 17 Insurance contracts: Initial Application of IFRS 17 and IFRS 9 – Comparative Information”
Emesso in data 9 Dicembre 2021, consente di agevolare una migliore comparabilità dei dati relativamente alle informazioni degli strumenti finanziari valutati secondo l’IFRS17. L’applicabilità di quest’ultimo richiede, in sede di First Time Application, l’attività di “restated” dei dati comparativi al fine di garantire l’uniformità dell’informativa finanziaria. Il principio IFRS 9 invece consente ma non richiede la rideterminazione dei dati comparativi, precludendo però la possibilità di applicare il criterio di valutazione alle attività finanziarie oggetto di eliminazione nel periodo precedente. Tale opzione garantisce, quindi, la possibilità di eliminare disallineamenti contabili temporanei nella valutazione delle attività finanziarie e delle passività derivanti da contratti assicurativi. Contribuisce inoltre a migliorare l’utilità delle informazioni comparative agli utilizzatori del bilancio. Le modifiche sono applicabili a partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° Gennaio 2023.
“Amendment to IFRS 3 Business Combinations”
Emesso in data 14 Maggio 2020, aggiorna il riferimento presente nell’IFRS 3 al Conceptual Framework nella versione rivista, senza che ciò comporti modifiche alle disposizioni dello standard.
“Amendment to IAS 16 Property, Plant and Equipment”
Emesso in data 14 Maggio 2020, non consente di dedurre dal costo dell’immobilizzazione l’importo ricevuto dalla vendita di beni prodotti prima che l’asset fosse pronto per l’uso. Tali ricavi di vendita e i relativi costi saranno rilevati a conto economico. Le modifiche allo IAS 16 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° Gennaio 2022.
“Amendment to IAS 37 Provisions, Contingent Liabilities and Contingent Assets”
Emesso in data 14 maggio 2020, chiarisce quali voci di costo si devono considerare per valutare se un contratto sarà in perdita.
“Annual Improvements 2018-2020”
Emesso in data 14 Maggio 2020, modifiche sono apportate:
INCERTEZZA NELL’USO DELLE STIME
La redazione dei prospetti contabili richiede l’effettuazione di stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull’informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di riferimento: conseguentemente i risultati che verranno in seguito conseguiti potrebbero differire da tali stime. In particolare, le stime vengono utilizzate per rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti, per obsolescenza di magazzino, ammortamenti, svalutazioni, benefici ai dipendenti, imposte ed altri accantonamenti a fondi. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente, e gli effetti di ogni variazione sono riflessi a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima.
In questo contesto, si segnala che la situazione causata dalla crisi economica e finanziaria generale hanno comportato la necessità di effettuare assunzioni riguardanti l’andamento futuro caratterizzate da significativa incertezza, per cui non si può escludere il concretizzarsi, nel prossimo esercizio, di risultati diversi da quanto stimato e che quindi potrebbero richiedere rettifiche, ad oggi ovviamente né stimabili né prevedibili, al valore contabile delle relative voci. Le voci di bilancio principalmente interessate da tali situazioni di incertezza sono le immobilizzazioni materiali, i fondi svalutazione crediti e svalutazione magazzino, le partecipazioni e le imposte anticipate.
Immobilizzazioni materiali
Determinare il valore contabile delle attività materiali richiede la stima del management circa la determinazione del valore recuperabile di immobili, impianti e macchinari, specie se in assenza di prezzi di mercato quotati utilizzati nella valutazione delle medesime attività, oltre che delle vite utili e del relativo metodo di ammortamento adottato, anche per attività di importo modesto, generalmente raggruppate in classi.
Il valore contabile delle immobilizzazioni materiali è sottoposto a verifica per rilevarne eventuali perdite di valore quando eventi indichino che il valore di carico non può essere recuperato; in tal caso, le attività materiali sono assoggettate a test di impairment anche qualora il processo di ammortamento risulti già avviato. Gli impairment test vengono condotti generalmente facendo ricorso al metodo del discounted cash flow: tale metodologia risulta particolarmente sensibile alle assunzioni contenute nella stima dei flussi futuri e dei tassi di interesse utilizzati. Per l’esecuzione di tali valutazioni il management utilizza i più recenti piani approvati dall’organo amministrativo della Società.
Imposte differite attive
Al 31 dicembre 2021 il bilancio della Società evidenzia imposte anticipate ai soli fini IRES per circa Euro 5,3 milioni, principalmente ascrivibili a perdite fiscali pregresse. L’iscrizione delle imposte anticipate è avvenuta nel presupposto che è altamente probabile che la Società realizzi nei successivi esercizi redditi imponibili in grado di assorbire tali perdite sulla base delle previsioni degli imponibili futuri elaborati sulla base dell’ultimo Piano Aziendale approvato dalla Società, anche proiettato su un periodo più ampio.
In considerazione del fatto che la valutazione di recuperabilità si basa sulle previsioni degli imponibili futuri, i risultati che saranno effettivamente realizzati e le successive previsioni degli imponibili futuri potrebbero modificare la valutazione della recuperabilità delle imposte anticipate della Società.
Fondo svalutazione crediti
Il fondo svalutazione crediti riflette la stima del management circa le perdite relative al portafoglio crediti verso la clientela; la stima del fondo è basata sulle perdite attese da parte della Società, determinate in funzione dell’esperienza passata per crediti simili, degli scaduti correnti e storici, delle perdite e degli incassi, del monitoraggio della qualità del credito e delle proiezioni circa le condizioni economiche e di mercato. La Società opera con operatori del settore farmaceutico di livello internazionale; ciò nonostante il peggioramento dell’attuale crisi finanziaria potrebbe comportare un deterioramento delle condizioni finanziarie dei debitori della Società rispetto a quanto già preso in considerazione nella quantificazione dei fondi iscritti in bilancio.
Fondo svalutazione magazzino
Il fondo svalutazione magazzino riflette la stima del management circa le perdite di valore attese da parte della Società, in funzione dell’esperienza passata. L’attuale crisi economica e finanziaria non ha tuttavia avuto un significativo impatto sulla valutazione delle giacenze di magazzino della Società, sebbene non si possa escludere un deterioramento futuro, al momento non prevedibile.
Partecipazioni
Le partecipazioni in imprese controllate, per le quali le stime sono utilizzate in maniera rilevante al fine di determinare eventuali rettifiche e/o ripristini di valore, sono state attentamente analizzate da parte del management della Società per individuare possibili indicatori di impairment. In particolare, non avendo identificato indicatori esterni e/o interni di impairment, il management non ha effettuato l’ impairment test e le analisi di sensitività sulla partecipazione detenuta nella controllata Pierrel Pharma S.r.l., coerentemente con quanto definito dallo IAS 36
CRITERI DI VALUTAZIONE
Il principio generale adottato nella predisposizione del presente bilancio, è quello del costo storico, ad eccezione delle voci di bilancio che, secondo gli IFRS, sono obbligatoriamente rilevate al fair value, come eventualmente indicato nei criteri di valutazione delle singole voci; tale valore rappresenta il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un’attività, ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione.
Le voci di bilancio sono presentate sulla base della classificazione corrente / non corrente.
Un'attività è corrente quando:
Tutte le altre attività sono classificate come non correnti.
Una passività è corrente quando:
Tutte le altre passività sono classificate come non correnti.
Le imposte anticipate e differite sono classificate come attività e passività non correnti.
Immobilizzazioni immateriali
Le attività immateriali, capitalizzabili solo se trattasi di attività identificabili che genereranno futuri benefici economici, sono inizialmente iscritte in bilancio al costo di acquisto, maggiorato di eventuali oneri accessori e di quei costi diretti necessari a predisporre l’attività al suo utilizzo. Le attività acquisite attraverso operazioni di aggregazione di imprese sono iscritte al valore equo alla data di acquisizione.
Le attività generate internamente, ad eccezione dei costi di sviluppo e delle spese per l’ottenimento delle autorizzazioni alla vendita di prodotti farmaceutici, non sono rilevate come attività immateriali; l’attività di sviluppo si concretizza nella traduzione dei ritrovati della ricerca o di altre conoscenze in un programma ben definito per la produzione di nuovi materiali, prodotti o processi. Il costo di un’attività immateriale generata internamente comprende tutti i costi direttamente attribuibili necessari per creare, produrre e preparare l’attività affinché questa sia in grado di operare nel modo inteso dalla direzione aziendale.
La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.
Le attività immateriali a vita utile definita sono iscritte in bilancio al costo al netto dei valori complessivi degli ammortamenti, calcolati a quote costanti sulla base della vita utile stimata dell’attività e delle perdite per riduzioni di valore accumulate.
La Società provvede ad effettuare un’apposita analisi di congruità per rilevare eventuali perdite di valore quando eventi o cambiamenti indicano che il valore di carico non può essere recuperato. Se esiste un’indicazione di questo tipo, e nel caso in cui il valore ecceda il valore presumibile di realizzo, le attività vengono svalutate fino a riflettere il loro valore di realizzo; tale valore coincide con il maggiore tra il prezzo netto di vendita dell’attività ed il suo valore d’uso. Per il calcolo di tale valore, si rimanda a quanto indicato in relazione alle “Immobilizzazioni materiali”.
Tuttavia, se un’attività immateriale è caratterizzata da una vita utile indefinita, essa non viene ammortizzata, ma sottoposta periodicamente ad un’analisi di congruità al fine di rilevare eventuali perdite di valore.
La vita utile generalmente attribuita alle varie categorie di attività con vita utile definita è la seguente:
L’ammortamento inizia quando l’attività è disponibile all’uso, ossia quando è nella posizione e nella condizione necessaria perché sia in grado di operare nella maniera intesa dalla direzione aziendale. Il periodo di ammortamento e il metodo di ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita sono rivisti almeno alla fine di ogni periodo di riferimento.
Costi di ricerca, di sviluppo e di registrazione prodotti
I costi di ricerca per la difesa ordinaria dei prodotti e dei processi produttivi ed i costi di ricerca innovativa sono imputati a conto economico nell’esercizio in cui sono sostenuti.
I costi di sviluppo, rilevati in bilancio come attività immateriali, si riferiscono a progetti relativi allo sviluppo di nuovi prodotti proprietari (principi attivi), di nuove formulazioni e di nuovi processi produttivi; tali costi comprendono anche le spese sostenute per allungare la vita utile, intesa quale periodo di commercializzazione, di prodotti già sul mercato e quindi in grado di generare benefici economici futuri superiori al normale livello di rendimento originariamente attribuito al prodotto sottostante l’attività di sviluppo.
Quando il progetto di sviluppo risulta concluso e si estrinseca in un processo disponibile per l’utilizzazione economica o in un “Know-how di prodotto”, i costi ad esso relativi vengono riclassificati alla voce “Know-how di prodotto” o “Know-how di processo” ed ammortizzati in quote costanti in relazione alla loro vita utile attesa; il termine dell’attività di sviluppo di nuovi prodotti o processi coincide con l’ottenimento da parte dell’Autorità competente dell’autorizzazione alla produzione e/o alla commercializzazione.
I costi di registrazione dei prodotti si riferiscono a costi interni ed esterni sostenuti per l’ottenimento o il rinnovo dell’autorizzazione del Sito produttivo da parte delle varie autorità locali risultanti dall’attività di sviluppo e/o per l’estensione di tali autorizzazioni ad altre nazioni; tali costi sono rilevati come attività immateriali tra le “Immobilizzazioni in corso” fino al momento dell’ottenimento dell’autorizzazione, allorquando vengono riclassificati alla voce “Registrazioni” ed ammortizzati in base alla durata della concessione, che può raggiungere un massimo di 10 anni.
Finché l’attività di sviluppo e/o l’attività di registrazione del Sito produttivo non vengono completate, con cadenza annuale viene verificata l’eventuale riduzione di valore dei principali progetti in corso di realizzo (c.d. impairment test), con conseguente rilevazione a conto economico dell’eventuale eccedenza iscritta in bilancio.
Immobilizzazioni materiali
Le immobilizzazioni materiali, iscrivibili in bilancio come attività se e solo se è probabile che i futuri benefici economici ad esse associati affluiranno all’impresa e se il loro costo può essere attendibilmente determinato, sono rilevate al costo storico e sono esposte in bilancio al netto del relativo fondo ammortamento e di eventuali perdite di valore.
In particolare, il costo di un’immobilizzazione materiale, acquistata da terzi o costruita in economia, è comprensivo degli oneri di diretta attribuzione ed include tutti i costi necessari alla messa in funzione del bene per l’uso per il quale è stato acquisito; se il pagamento per l’acquisto del bene è differito oltre i normali termini di dilazione del credito, il suo costo è rappresentato dal prezzo per contanti equivalente.
Il valore iniziale del bene viene incrementato del valore attuale degli eventuali costi di smantellamento e rimozione del bene o di ripristino del sito in cui il bene è dislocato, allorquando esista un’obbligazione legale od implicita in tal senso; a fronte dell’onere capitalizzato verrà quindi rilevata una passività a titolo di fondo rischi.
Le spese di manutenzione e riparazione non vengono capitalizzate, ma rilevate nel conto economico dell’esercizio di competenza.
I costi sostenuti successivamente all’iscrizione iniziale (migliorie, spese di ammodernamento o di ampliamento, ecc.) sono iscritti nell’attivo se e solo se è probabile che i futuri benefici economici ad essi associati affluiranno all’impresa e se si sostanziano in attività identificabili o se riguardano spese finalizzate ad estendere la vita utile dei beni a cui si riferiscono oppure ad aumentarne la capacità produttiva o anche a migliorare la qualità dei prodotti da essi ottenuti; qualora invece tali spese siano assimilabili ai costi di manutenzione, verranno imputate a conto economico nel momento del sostenimento.
L’ammortamento, che inizia quando il bene diviene disponibile per l’uso, è calcolato a quote costanti in base alla vita utile stimata del bene; la vita utile generalmente attribuita alle varie categorie di beni è la seguente:
I terreni, avendo di norma una vita utile illimitata, non sono soggetti ad ammortamento.
Il valore contabile delle immobilizzazioni materiali è sottoposto a verifica per rilevarne eventuali perdite di valore quando eventi indichino che il valore di carico non può essere recuperato; se esiste un’indicazione di questo tipo e nel caso in cui il valore di carico ecceda il valore presumibile di realizzo, le attività o le unità generatrici di flussi finanziari vengono svalutate fino a riflettere il loro valore di realizzo, che coincide con il maggiore tra il prezzo netto di vendita del bene ed il suo valore d’uso. Nel definire il valore d’uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che rifletta la stima corrente di mercato del costo del denaro rapportato al tempo ed ai rischi specifici dell’attività; per un’attività che non generi flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore di realizzo è determinato in relazione all’unità generatrice di flussi finanziari cui tale attività appartiene. Le perdite di valore sono contabilizzate nel conto economico alla voce “Ammortamenti e svalutazioni”; tali perdite di valore sono ripristinate nel caso in cui vengano meno i motivi che le hanno generate.
Le immobilizzazioni materiali acquisite attraverso operazioni di aggregazione di imprese sono rilevate al valore di mercato, generalmente determinato da una perizia; se non è possibile determinare tale valore, perché si tratta di un’attività raramente oggetto di vendita, il valore di carico è stimato attraverso il metodo del costo di sostituzione ammortizzato o del reddito atteso.
Leasing
I contratti di leasing finanziario, che sostanzialmente trasferiscono alla Società tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla proprietà del bene locato, comportano la rilevazione del valore del bene locato e, in contropartita, di un debito finanziario verso il locatore per un importo pari al fair value del bene locato o, se minore, al valore attuale dei canoni di leasing, utilizzando per il calcolo il tasso di interesse implicito del contratto; i canoni di leasing sono ripartiti tra quota capitale e quota interessi, in modo da ottenere l’applicazione di un tasso di interesse costante sul saldo residuo del debito (quota capitale), gli oneri finanziari sono addebitati a conto economico.
Il bene locato viene poi ammortizzato secondo criteri analoghi a quelli utilizzati per i beni di proprietà.
I contratti di leasing nei quali, invece, il locatore conserva sostanzialmente tutti i rischi e i benefici tipici della proprietà, sono classificati come leasing operativi; i pagamenti relativi a tali contratti vengono addebitati a conto economico.
Partecipazioni
Le partecipazioni in società controllate, collegate ed in entità a controllo congiunto sono iscritte al costo.
Il valore contabile delle partecipazioni è sottoposto a verifica per rilevarne eventuali perdite di valore quando eventi o cambiamenti di situazione indicano che il valore di carico eccede il valore presumibile di realizzo: in tal caso le partecipazioni vengono svalutate fino a riflettere quest’ultimo valore che coincide con il maggiore tra il prezzo netto di vendita dell’attività ed il suo valore d’uso. Le eventuali perdite vengono ripristinate nel caso in cui vengono meno i motivi che le hanno generate.
Attività finanziarie
Al momento della prima rilevazione, le attività finanziarie sono classificate, a seconda dei casi, tra le attività finanziarie al fair value rilevato nel conto economico, finanziamenti e crediti, attività finanziarie detenute fino alla scadenza, attività finanziarie disponibili per la vendita, o tra i derivati designati come strumenti di copertura, laddove la copertura sia efficace. Tutte le attività finanziarie sono inizialmente rilevate al fair value (maggiorato degli oneri accessori direttamente attribuibili all’acquisizione), tranne nel caso di attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico.
Ai fini della valutazione successiva, le attività finanziarie sono classificate in quattro categorie:
Le “attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico” comprendono le attività detenute per la negoziazione e le attività designate al momento della prima rilevazione come attività finanziarie al fair value con variazioni rilevate nel conto economico. Le attività detenute per la negoziazione sono tutte quelle attività acquisite per la loro vendita o il loro riacquisto nel breve termine. I derivati, inclusi quelli scorporati, sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione, salvo che non siano designati come strumenti di copertura efficace, come definito nello IAS 39.
La Società non ha classificato alcuna attività finanziaria al fair value rilevato a conto economico.
I “finanziamenti e crediti” sono attività finanziarie non derivate, con pagamenti fissi o determinabili, non quotati in un mercato attivo. Dopo la rilevazione iniziale, tali attività finanziarie sono successivamente valutate al costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso di interesse effettivo (TIE), dedotte le perdite di valore.
Le attività finanziarie che non sono strumenti derivati e che sono caratterizzate da pagamenti a scadenza fissa o determinabile sono classificate tra gli “investimenti detenuti fino a scadenza” laddove la Società abbia l’intenzione e la capacità di mantenerle in portafoglio fino a scadenza. Dopo la rilevazione iniziale gli investimenti finanziari detenuti fino a scadenza sono valutati con il criterio del costo ammortizzato, usando il metodo del tasso di interesse effettivo, dedotte le perdite di valore.
Le “partecipazioni in altre imprese” sono valutate con il metodo del costo, rettificato per eventuali riduzioni di valore iscritte a conto economico. Quando vengono meno i motivi che hanno determinato la riduzione di valore, il valore contabile della partecipazione è ripristinato fino a concorrenza del relativo costo originario. Tale ripristino viene iscritto a conto economico. Il rischio derivante da eventuali perdite eccedenti il costo viene iscritto tra i fondi, nella misura in cui la Società è chiamata a rispondere di obbligazioni legali o implicite.
Cancellazione di un’attività finanziaria
La cancellazione di un’attività finanziaria avviene quando la Società non detiene più il controllo dei diritti contrattuali connessi all’attività, e questo normalmente avviene quando i diritti specificati nel contratto sono esercitati o quando scadono o quando vengono trasferiti a terzi; conseguentemente, quando risulta che la Società ha mantenuto il controllo dei diritti contrattuali connessi all’attività, quest’ultima non può essere rimossa dallo stato patrimoniale. Questo si verifica essenzialmente quando:
Al contrario, se il cessionario ha la capacità di ottenere i benefici dell’attività trasferita, ossia è libero di vendere o di impegnare l’intero valore equo dell’attività trasferita, il cedente deve rimuovere l’attività dal suo stato patrimoniale.
In caso di cessione, la differenza tra il valore contabile dell’attività trasferita e la sommatoria dei corrispettivi ricevuti e qualsiasi rettifica precedente che rifletta il fair value di quella attività, che è stata iscritta nel patrimonio netto, viene inclusa nel conto economico dell’esercizio.
Rimanenze
Le rimanenze di magazzino sono valutate al minore tra il costo ed il valore netto di presumibile realizzo, rappresentato dal normale prezzo di vendita stimato, al netto dei costi di completamento e di vendita.
Il costo delle rimanenze può non essere recuperabile se esse sono danneggiate, se sono diventate obsolete, o se i loro prezzi di vendita sono diminuiti: in questo caso le rimanenze sono svalutate fino al valore netto di realizzo sulla base di una valutazione eseguita voce per voce e l’ammontare della svalutazione viene rilevato come costo nell’esercizio in cui la svalutazione viene eseguita.
Il costo delle rimanenze comprende i costi di acquisto, i costi di trasformazione e gli altri costi sostenuti per portare le rimanenze nel luogo e nelle condizioni attuali.
Il metodo utilizzato per la determinazione del costo delle rimanenze è quello del costo medio ponderato, comprensivo delle rimanenze iniziali.
Crediti commerciali e altri crediti
I crediti commerciali e gli altri crediti sono rilevati inizialmente al costo, ossia al fair value del corrispettivo ricevuto nel corso della transazione; successivamente i crediti che hanno una scadenza prefissata sono valutati al costo ammortizzato, utilizzando il metodo dell’interesse effettivo, mentre i crediti senza scadenza fissa sono valutati al costo.
I crediti a breve termine, sui quali non è stata concordata la maturazione di interessi, sono valutati al valore originario; il fair value dei crediti a lungo termine è stabilito attualizzando i futuri flussi di cassa: lo sconto è contabilizzato come provento finanziario sulla durata del credito fino a scadenza.
I crediti sono esposti in bilancio al netto degli accantonamenti per perdita di valore; tali accantonamenti vengono effettuati quando esiste un’indicazione oggettiva (quale, ad esempio, la probabilità di insolvenza o significative difficoltà finanziarie del debitore) che la Società non sarà in grado di recuperare tutti gli importi dovuti in base alle condizioni di vendita originali. Il valore contabile del credito è ridotto mediante accantonamento in un apposito fondo; i crediti soggetti a perdita di valore sono stornati quando si verifica la loro irrecuperabilità.
Anticipi su crediti e contratti - factoring
I crediti ceduti a seguito di operazioni di factoring possono essere eliminati dall’attivo patrimoniale se e solo se:
Qualora tali condizioni non siano verificate, il credito verso il cliente finale rimane incluso nell’attivo patrimoniale e la voce del passivo patrimoniale “passività finanziarie correnti” accoglie il debito per l’anticipo ottenuto dall’istituto di factor.
La Società cede una parte dei propri crediti commerciali attraverso operazioni di factoring unicamente della tipologia “pro-solvendo”.
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Le disponibilità liquide comprendono il denaro in cassa, iscritti al valore al valore facciale, ed i depositi bancari a vista e a breve termine, ossia con una scadenza originaria prevista non superiore a tre mesi, iscritti al valore di presumibile realizzo.
I mezzi equivalenti rappresentano temporanee eccedenze di disponibilità liquide investite in strumenti finanziari caratterizzati da rendimenti più elevati rispetto ai depositi bancari a vista (es. titoli pubblici) e prontamente liquidabili; non comprendono gli investimenti temporanei in strumenti di capitale a causa della volatilità e variabilità dei loro valori.
Debiti commerciali e altri debiti
I debiti commerciali e gli altri debiti sono rilevati inizialmente al costo, ossia al valore equo del corrispettivo pagato nel corso della transazione; successivamente, i debiti che hanno una scadenza prefissata sono valutati al costo ammortizzato, utilizzando il metodo dell’interesse effettivo, mentre i debiti senza scadenza fissa sono valutati al costo.
I debiti a breve termine, sui quali non è stata concordata la maturazione di interessi, sono valutati al valore originario; il fair value dei debiti a lungo termine è stabilito attualizzando i futuri flussi di cassa: lo sconto è contabilizzato come onere finanziario sulla durata del debito fino a scadenza.
Finanziamenti passivi
I finanziamenti sono rilevati inizialmente al costo, corrispondente al fair value del corrispettivo ricevuto, al netto degli oneri accessori di acquisizione del finanziamento; dopo la rilevazione iniziale, i finanziamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato, utilizzando il metodo dell’interesse effettivo.
Conversione delle poste in valuta estera
Le transazioni in valuta estera sono rilevate, inizialmente, al tasso di cambio in essere alla data dell’operazione; le differenze cambio realizzate nel corso dell’esercizio, in occasione dell’incasso dei crediti e del pagamento dei debiti in valuta estera, sono iscritti a conto economico.
Alla chiusura dell’esercizio, le attività e le passività monetarie denominate in valuta estera, costituite da denaro posseduto o da attività e passività da ricevere o pagare in ammontare di denaro fisso e determinabile, sono riconvertite nella valuta funzionale di riferimento al tasso di cambio in essere alla data di chiusura del bilancio, registrando a conto economico l’eventuale differenza cambio rilevata.
Le poste non monetarie espresse in valuta estera sono convertite nella moneta funzionale utilizzando il tasso di cambio in vigore alla data dell’operazione, ovvero il cambio storico originario; gli elementi non monetari iscritti al fair value sono invece convertiti utilizzando il tasso di cambio in essere alla data di determinazione di tale valore. Quando l’utile o la perdita di un elemento non monetario viene rilevato direttamente nel patrimonio netto, ogni componente di cambio di tale utile o perdita deve essere rilevato direttamente nel patrimonio netto; viceversa, quando l’utile o la perdita di un elemento non monetario è rilevato a conto economico, ciascuna componente di cambio di tale utile o perdita deve essere rilevata a conto economico.
Perdita per azione
L’utile/perdita base per azione è calcolato dividendo la quota di risultato economico della Società per la media ponderata delle azioni in circolazione durante il periodo; ai fini del calcolo dell’utile/perdita diluito per azione, la media ponderata delle azioni viene modificata assumendo la sottoscrizione di tutte le potenziali azioni derivanti dalla conversione di obbligazioni e dell’esercizio di warrant, qualora fossero stati emessi dalla Società stessa.
Fondi per rischi e oneri
Gli accantonamenti a fondi per rischi e oneri, che accolgono passività di tempistica ed importo incerti, sono effettuati quando:
L’importo iscritto come accantonamento rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per adempiere all’obbligazione esistente alla data di chiusura del bilancio. Se l’effetto dell’attualizzazione del valore del denaro è significativo, gli accantonamenti sono determinati attualizzando i flussi finanziari futuri attesi ad un tasso di sconto ante imposte che rifletta la valutazione corrente del mercato del costo del denaro in relazione al tempo e, se opportuno, ai rischi specifici delle passività; quando viene effettuata l’attualizzazione, l’incremento dell’accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario.
Le passività potenziali non sono invece rilevate in bilancio.
Benefici per i dipendenti
I benefici successivi al rapporto di lavoro sono definiti sulla base di programmi che, in funzione delle loro caratteristiche, sono distinti in programmi a contributi definiti e programmi a benefici definiti.
Nei programmi a contributi definiti l’obbligazione dell’impresa è limitata al versamento dei contributi pattuiti con i dipendenti ed è determinata sulla base dei contributi dovuti alla fine del periodo, ridotti degli eventuali importi già corrisposti.
Nei programmi a benefici definiti, l’importo contabilizzato come passività è pari a: (a) il valore attuale dell’obbligazione a benefici definiti alla data di riferimento del bilancio; (b) più eventuali utili attuariali (meno eventuali perdite attuariali); (c) meno gli eventuali costi previdenziali relativi alle prestazioni di lavoro passate non ancora rilevate; (d) dedotto il fair value alla data di riferimento del bilancio delle attività a servizio del piano (se esistono) al di fuori delle quali le obbligazioni devono essere estinte direttamente.
La Società rileva tutti gli utili e le perdite attuariali nel prospetto di Other Comprensive Income, così come previsto dal principio contabile IAS 19 revised, applicato retroattivamente a partire dal 1 gennaio 2012. Ne consegue che il rendimento atteso dalle attività a servizio del piano a benefici definiti non è contabilizzato nel conto economico. L’interesse sulla passività netta del piano a benefici definiti (al netto delle attività del piano) è invece contabilizzato nel conto economico. L’interesse è calcolato tramite l’utilizzo del tasso di sconto impiegato per la misurazione della passività o attività netta del piano.
Sino al 31 dicembre 2006 il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) della Società era considerato un piano a benefici definiti; la disciplina di tale fondo è stata modificata dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 (“Legge finanziaria 2007”) e successivi Decreti e Regolamenti emanati nei primi mesi del 2007. Alla luce di tali modifiche, tale istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1 gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita.
Anche il costo delle prestazioni di lavoro passate (non maturate – not vested) non può più essere differito sul periodo di futura maturazione. Tutti i costi relativi alle prestazioni di lavoro passate sono invece riconosciuti nel conto economico alla data che si verifica prima tra quella di modifica del piano o quella del riconoscimento dei correlati costi di ristrutturazione o cessazione del rapporto di lavoro. Fino al 2012 il costo delle prestazioni di lavoro passate (non maturate) era contabilizzato su base lineare con riferimento al periodo medio di maturazione del piano. Con il passaggio allo IAS 19R, il costo delle prestazioni di lavoro passate è contabilizzato immediatamente nel conto economico se i benefici sono maturati immediatamente con l’introduzione, o la modifica, del piano pensionistico.
Benefici retributivi sotto forma di partecipazione al capitale
Nel caso in cui la Società retribuisca il proprio top management attraverso piani di Stock Option e/o piani di Stock Grant, il beneficio teorico attribuito ai soggetti interessati è addebitato a conto economico negli esercizi presi a riferimento dal piano con contropartita a riserva di patrimonio netto. Tale beneficio viene quantificato misurando alla data di assegnazione il fair value dello strumento assegnato attraverso tecniche di valutazione finanziaria, includendo nella valutazione eventuali condizioni di mercato e adeguando a ogni data di bilancio il numero dei diritti che si ritiene verranno assegnati. Viceversa, il fair value inizialmente determinato non è oggetto di aggiornamento nelle rilevazioni successive.
Ricavi
I ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che i benefici economici siano conseguiti dalla Società e il relativo importo possa essere determinato in modo attendibile, indipendentemente dalla data di incasso. I ricavi sono valutati al fair value del corrispettivo ricevuto o da ricevere, tenuto conto dei termini di pagamento contrattualmente definiti ed escludendo imposte e dazi.
Al fine di riconoscere i ricavi devono essere rispettati anche i seguenti criteri specifici di rilevazione:
Vendita di beni
Il ricavo è riconosciuto quando la Società ha trasferito all’acquirente tutti i rischi e i benefici significativi connessi alla proprietà del bene, generalmente alla data di consegna del bene stesso, e smette di esercitare il solito livello di attività associate con la proprietà nonché l’effettivo controllo sul bene venduto.
II ricavo è valutato al fair value del corrispettivo ricevuto o da ricevere, al netto dei resi e abbuoni, sconti commerciali e riduzioni di volume.
Prestazione di servizi
Il ricavo è rilevato con riferimento allo stadio di completamento dell’operazione alla data di chiusura del bilancio. Quando il risultato della prestazione di servizi non può essere attendibilmente stimato, i ricavi devono essere rilevati solo nella misura in cui i costi rilevati saranno recuperabili; lo stadio di completamento è attraverso la valutazione del lavoro svolto oppure attraverso la proporzione tra i costi sostenuti ed i costi totali stimati.
Interessi
Sono rilevati per competenza con un criterio temporale, utilizzando il metodo dell’interesse effettivo.
In particolare, per tutti gli strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato e le attività finanziarie fruttifere classificate come disponibili per la vendita, gli interessi attivi sono rilevati utilizzando il tasso di interesse effettivo (“TIE”), che è il tasso che precisamente attualizza i pagamenti e gli incassi futuri, stimati lungo la vita attesa dello strumento finanziario o su un periodo più breve, quando necessario, rispetto al valore netto contabile dell’attività o passività finanziaria. Gli interessi attivi sono classificati tra i proventi finanziari nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio.
Royalties
Sono rilevate per competenza, secondo quanto previsto dai contenuti degli accordi relativi.
Dividendi
Sono rilevati quando sorge il diritto della Società a ricevere il pagamento, che in genere corrisponde al momento in cui l’organo assembleare ne approva la distribuzione.
Contributi pubblici
I contributi pubblici sono rilevati al valore equo quando sussiste la ragionevole certezza che saranno ricevuti e che tutte le condizioni ad essi riferite risultino soddisfatte.
Quando i contributi sono correlati a componenti di costo (per esempio contributi in conto esercizio), sono rilevati nella voce “Ricavi”, ma ripartiti sistematicamente su differenti esercizi in modo che i ricavi siano commisurati al riconoscimento dei costi che essi intendono compensare; quando invece i contributi sono correlati ad attività (per esempio i contributi in conto impianti o i contributi per attività immateriali in via di sviluppo), sono portati in bilancio con il “metodo del ricavo differito”, ovvero il contributo è iscritto come “ricavo differito” che viene riportato a conto economico con un criterio “sistematico” che rispecchia la vita utile del bene a cui il contributo stesso fa riferimento sospendendo la parte non di competenza tra i “risconti passivi”..
Costi di acquisto di beni e prestazioni di servizi
Sono rilevati a conto economico secondo il principio della competenza e si sostanziano in decrementi di benefici economici, che si manifestano sotto forma di flussi finanziari in uscita o di riduzione di valore di attività o di sostenimento di passività.
Oneri finanziari
Gli oneri finanziari direttamente imputabili all’acquisizione, costruzione o produzione di un bene che richiede un rilevante periodo di tempo prima di essere disponibile per l’uso, vengono capitalizzati in quanto parte del costo del bene stesso; tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati come costo di competenza nell’esercizio in cui essi sono sostenuti.
Imposte sul reddito (correnti, anticipate e differite)
Le imposte correnti sono determinate sulla base di una realistica previsione degli oneri di imposta da assolvere, in applicazione della normativa fiscale vigente, e sono esposte nella voce “Debiti tributari”, al netto degli acconti versati; qualora gli acconti versati e gli eventuali crediti risultanti da precedenti esercizi risultino superiori alle imposte dovute, il credito netto verso l’Erario viene iscritto nella voce “Crediti tributari”.
Sulle differenze temporanee deducibili e imponibili esistenti tra i valori delle attività e delle passività iscritte a bilancio ed i relativi valori fiscali, la Società rileva rispettivamente imposte anticipate e differite.
In particolare, per tutte le differenze temporanee imponibili viene rilevata contabilmente una passività fiscale differita, a meno che tale passività derivi dalla rilevazione iniziale dell’avviamento; tale passività è esposta in bilancio alla voce “Imposte differite”.
Per tutte le differenze temporanee deducibili, invece, viene rilevata un’attività fiscale differita (imposta anticipata) nella misura in cui è probabile che sarà realizzato reddito imponibile a fronte del quale può essere utilizzata la differenza temporanea deducibile; anche in presenza di perdite fiscali o crediti di imposta riportati a nuovo, viene rilevata un’attività fiscale differita nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro capiente. Tale attività è esposta in bilancio alla voce “Imposte anticipate”.
Il valore da riportare in bilancio per le imposte anticipate viene riesaminato ad ogni chiusura di esercizio, mediante uno specifico test di impairment, e viene ridotto nella misura in cui non risulti più probabile che sufficienti utili fiscali possano rendersi disponibili in futuro in modo da permettere al credito di essere utilizzato.
Le attività e le passività fiscali differite devono essere calcolate con le aliquote fiscali che ci si attende saranno applicabili nell’esercizio in cui sarà realizzata l’attività o sarà estinta la passività, sulla base delle aliquote fiscali vigenti o di fatto vigenti alla data di chiusura del bilancio.
Le imposte correnti e differite sono rilevate a conto economico come onere o come provento dell’esercizio; tuttavia, le imposte correnti e quelle differite devono essere addebitate o accreditate direttamente a patrimonio netto o nel prospetto di conto economico complessivo se relative a poste di bilancio iscritte direttamente in tali voci.
Valutazione del fair value
Le valutazioni al fair value e la relativa informativa sono effettuate o predisposte applicando l’IFRS 13 “Valutazione del fair value” (IFRS 13). Il fair value rappresenta il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un’attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività nell’ambito di una transazione ordinaria posta in essere tra operatori di mercato, alla data di valutazione.
La valutazione al fair value si fonda sul presupposto che l’operazione di vendita dell’attività o di trasferimento della passività abbia luogo nel mercato principale, ossia nel mercato in cui avviene il maggior volume e livello di transazioni per l’attività o la passività. In assenza di un mercato principale, si suppone che la transazione abbia luogo nel mercato più vantaggioso al quale la Società ha accesso, ossia il mercato suscettibile di massimizzare i risultati della transazione di vendita dell’attività o di minimizzare l’ammontare da pagare per trasferire la passività.
Il fair value di un’attività o di una passività è determinato considerando le assunzioni che i partecipanti al mercato utilizzerebbero per definire il prezzo dell’attività o della passività, nel presupposto che gli stessi agiscano secondo il loro migliore interesse economico. I partecipanti al mercato sono acquirenti e venditori indipendenti, informati, in grado di entrare in una transazione per l’attività o la passività e motivati ma non obbligati né indotti ad effettuare la transazione.
Nella valutazione del fair value la Società tiene conto delle caratteristiche delle specifiche attività o passività, in particolare, per le attività non finanziarie, della capacità di un operatore di mercato di generare benefici economici impiegando l’attività nel suo massimo e migliore utilizzo o vendendola a un altro operatore di mercato capace di impiegarlo nel suo massimo e miglior utilizzo. La valutazione del fair value delle attività e delle passività è effettuata utilizzando tecniche adeguate alle circostanze e per le quali sono disponibili dati sufficienti, massimizzando l’utilizzo di input osservabili.
L’IFRS 13 individua la seguente gerarchia di livelli di fair value che riflette la significatività degli input utilizzati nella relativa determinazione:
Livello 1 Prezzo quotato (mercato attivo): i dati utilizzati nelle valutazioni sono rappresentati da prezzi quotati su mercati in cui sono scambiati attività e passività identiche a quelle oggetto di valutazione;
Livello 2 Utilizzo di parametri osservabili sul mercato (ad esempio, per i derivati, i tassi di cambio rilevati dalla Banca d’Italia, curve dei tassi di mercato, volatilità fornita da provider qualificati, credit spread calcolati sulla base dei CDS, etc.) diversi dai prezzi quotati del livello 1;
Livello 3 Utilizzo di parametri non osservabili sul mercato (assunzioni interne, ad esempio, flussi finanziari, spread rettificati per il rischio, etc.).
Informazioni sulla situazione patrimoniale e finanziaria
Nota 1. Immobilizzazioni immateriali
La composizione ed i movimenti di sintesi dell’esercizio corrente e di quello precedente delle immobilizzazioni immateriali sono descritti nelle tabelle sottostanti:
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La voce “Costi di Sviluppo” pari a circa Euro 20 migliaia, accoglie i costi riferiti allo studio eseguito in ottemperanza alla comunicazione ricevuta dall’EMA che, in via precauzionale, ha chiesto di eseguire degli studi su farmaci che potrebbero contenere le nitrosammine; la voce di decrementa nel periodo per il solo effetto dell’ammortamento.
La voce “Concessioni Licenze e Marchi” si incrementa nell’esercizio di circa Euro 233 migliaia, riferiti per circa Euro 5 migliaia a costi sostenuti nell’esercizio 2021 e, per la restante parte, ad immobilizzi in corso alla data di chiusura del precedente esercizio che riguardano esclusivamente l’ottenimento dell’autorizzazione dello stabilimento produttivo di Capua, da parte dell’ente governativo russo, alla fabbricazione di farmaci da destinare alla vendita in Russia.
La categoria si decrementa nello stesso periodo prevalentemente per effetto degli ammortamenti pari a circa Euro 229 migliaia.
La voce “Software” si incrementa di circa Euro 201 migliaia, di cui circa Euro 144 migliaia riferiti a costi sostenuti nel corso dell’anno 2021 e la restante parte, pari a circa Euro 57 migliaia, riferiti a costi iscritti ad inizio esercizio tra gli “immobilizzi in corso”. L’incremento si riferisce principalmente al piano pluriennale di digitalizzazione dei processi che interessa le principali aree aziendali ed il cui valore nel corso dell’esercizio appena concluso è pari a circa Euro 160 migliaia. Nello stesso periodo è stata finalizzata l’implementazione del nuovo software per la gestione del bilancio in conformità al nuovo standard ESEF (European Single Electronic Format) che sarà in vigore in via obbligatoria dal 1 gennaio 2022 ma alla cui normativa la Società ha aderito nel corso del 2021 su base volontaria (pari a circa euro 32 migliaia).
La voce “Altre immobilizzazioni immateriali” è pari a circa Euro 22 migliaia riferibili a costi interamente sostenuti nell’anno appena concluso (pari a circa Euro 23 migliaia), al netto degli ammortamenti di periodo, inerenti al restyling del sito web del Gruppo caratterizzato da un nuovo design rinnovato e dinamico, pensato per un’esperienza di navigazione user friendly.
Gli immobilizzi immateriali in corso alla data del 31 dicembre 2021 sono pari ad Euro 526 migliaia e sono riferiti ad investimenti iniziati e non ancora terminati alla data di chiusura dell’esercizio; nel dettaglio tale importo comprende principalmente:
Nota 2. Immobilizzazioni materiali
La voce è costituita principalmente da terreni, fabbricati industriali e impianti e macchinari relativi al sito produttivo di proprietà della Società in Capua (CE); la composizione e la movimentazione delle singole categorie di immobilizzazioni materiali dell’esercizio corrente e di quello precedente, sono descritti nelle tabelle sottostanti:
La voce “Terreni e Fabbricati” si incrementa complessivamente di circa Euro 362 migliaia, di cui circa Euro 337 migliaia riferiti a costi sostenuti nell’anno appena concluso, per effetto principalmente della finalizzazione dei lavori preparatori e di adeguamento degli spazi esterni e delle nuove aree adibite ad attività di produzione e magazzino. Più nel dettaglio sono stati capitalizzati (i) circa Euro 149 migliaia di lavori eseguiti nel magazzino tra cui la ripavimentazione (circa Euro 92 migliaia, ) e la sostituzione di tutte le finestre(circa Euro 38 migliaia); (ii) lavori nella zona esterna del fabbricato per efficientamento dell’utilizzo degli spazi per circa Euro 119 migliaia; (iii) acquisto di nuovi containers monoblocco per circa Euro 38 migliaia ; (iv) lavori di migliorie per la sicurezza per circa Euro 21 migliaia e, (v) sostituzione di finestre al piano terra dell’edificio per circa Euro 9 migliaia.
La medesima voce nel periodo di riferimento si decrementa per il solo effetto degli ammortamenti pari a circa Euro 412 migliaia.
La voce “Impianti e macchinari” si incrementa complessivamente di circa Euro 544 migliaia, di cui Euro 499 migliaia per investimenti eseguiti nel corso del 2021 e, per la restante parte, pari a circa Euro 45 migliaia, riclassificati dalla voce “Immobilizzazioni materiali in corso e acconti”, dove erano sospesi al 31 dicembre 2020, per effetto del completamento e della conseguente disponibilità all’uso del bene a partire dall’esercizio appena concluso.
Tale incremento è in linea con tutte le attività poste in essere da Pierrel già nel precedente esercizio ed aventi come obiettivo sia un efficientamento produttivo, sia una serie di investimenti significativi per ampliare l’attuale capacità produttiva dello stabilimento di Capua.
In particolare, le capitalizzazioni dell’esercizio rispondono ad una strategia di mantenimento e miglioramento dei principali impianti di produzione e di utilities del sito, finalizzata al perseguimento di standard di efficienza sempre più elevati.
Gli incrementi dell’anno riguardano principalmente:
La voce si decrementa per circa Euro 435 migliaia per effetto degli ammortamenti di periodo e, per ulteriori Euro 21 migliaia, per effetto netto di alcune dismissioni di impianti eseguite nel corso dell’anno.
La voce “Attrezzature industriali e commerciali” si incrementa complessivamente di circa Euro 100 migliaia riconducibili per circa Euro 81 migliaia ad investimenti eseguiti nel corso dell’esercizio appena concluso e per la restante parte a costi iscritti ad immobilizzi in corso al 31 dicembre 2020. Tale incremento riflette il progetto di ammodernamento della strumentazione del controllo qualità, già iniziato nei precedenti esercizi, che ha lo scopo di garantire il livello di performance della strumentazione e di innalzare il livello di compliance alle normative.
Gli incrementi dell’anno sono riferiti principalmente all’acquisto di: (i) circa Euro 42 migliaia alla convalida del metodo, dei componenti e delle specialità dello strumento “Endosafe MCS NEXGEN con software ENDOSCAN”, avente lo scopo di efficientare il sistema di ricerca delle endotossine batteriche per un miglioramento della Data Governance all’interno del laboratorio microbiologico , (ii) circa Euro 13 migliaia, all’acquisto di un nuovo Congelatore B Medical System in utilizzo nel laboratorio di controllo qualità e, (iii) circa Euro 12 migliaia per il nuovo sistema di filtrazione Milliflex Oasis®. La voce si decrementa per circa Euro 137 migliaia per il solo effetto degli ammortamenti di periodo.
Le “Altre immobilizzazioni materiali” accolgono principalmente: (i) “mezzi di trasporto interni” il cui valore netto contabile pari a circa Euro 2 migliaia, in diminuzione di circa Euro 1 migliaia per effetto degli ammortamenti di periodo; (ii) “macchine elettroniche” il cui valore netto contabile è pari a circa Euro 51 migliaia, in aumento di circa Euro 12 migliaia rispetto al precedente esercizio, per effetto netto di un incremento pari a circa Euro 27 migliaia, riferito ad acquisto di nuova strumentazione informatica ed un decremento dovuto agli ammortamenti di periodo pari a circa Euro 15 migliaia; (iii) “mobili ed arredi” il cui valore netto al 31 dicembre 2021 è pari a circa Euro 122 migliaia che si incremento di circa Euro 76 migliaia quale effetto combinato di un incremento di circa Euro 83 migliaia (sostenuti interamente nel 2021) quasi completamente riferibili ad una nova “scaffalatura porta pallet” collocata nei locali adibiti a magazzino ed un decremento di circa Euro 7 migliaia riferito ai soli ammortamenti di periodo; (iv) “beni inferiori a 516 euro”, il cui valore netto al 31 dicembre 2021 è pari ad Euro 6 migliaia quale risultato netto di un incremento di periodo pari a circa Euro 10 migliaia ed un decremento determinato dagli ammortamenti pari a circa Euro 4 migliaia e, (v) “migliorie beni di terzi” che accoglie la contabilizzazione di tutti i costi sostenuti dalla Società per la gestione e l’efficientamento della nuova Etichettatrice acquistata in leasing nell’esercizio 2019 e classificata negli “Impianti in leasing”. Il valore netto di tale miglioria al 31 dicembre 2021 è pari a circa Euro 153 migliaia.
La voce “Immobilizzazioni materiali in corso e acconti”, pari ad Euro 12.765 migliaia al 31 dicembre 2021, registra incrementi nell’anno di circa Euro 8.801 migliaia.
Il significativo incremento è in linea con il programma di investimenti deliberato e riconducibile principalmente all’avanzamento delle attività di investimento legato alle attività produttive.
La voce si decrementa di circa Euro 96 migliaia per costi riferiti ad investimenti iniziati negli anni precedenti e terminati nel corso del 2021.
Al 31 dicembre 2021 gli immobilizzi materiali in corso sono costituiti principalmente per:
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La voce “beni in leasing” accoglie l’iscrizione tra i beni strumentali degli assets oggetto dei contratti di noleggio in capo alla Società che rientrano nella casistica contemplata dal nuovo IFRS16 così come meglio descritto nel paragrafo dedicato all’applicazione dei nuovi principi contabili.
Nel corso del mese di aprile 2021 la Pierrel ha sottoscritto con la BCC Lease S.p.A. un contratto di locazione a valere dal mese di maggio 2021, per una strumentazione hardware “Hw Backup -Server e SAN HPE”, per un corrispettivo di locazione pari a circa Euro 34 migliaia da corrispondere in 36 rate mensili posticipate.
Alla data di chiusura del presente bilancio il valore netto del relativo bene iscritto tra le immobilizzazioni materiali è pari a circa 29 migliaia mentre il debito finanziario residuo è pari a circa Euro 27 migliaia.
Alla data del 31 dicembre 2021 la Società ha in essere un contratto di noleggio di n. 3 carrelli retrattili operativo a far data dal mese di marzo 2019 e riferito a beni il cui valore netto alla data di chiusura del presente bilancio è iscritto nelle immobilizzazioni materiali per circa Euro 47 migliaia ed il cui debito complessivo è pari a circa Euro 54 migliaia.
Nel corso del mese di luglio 2018 la Società ha acquistato una nuova Etichettatrice mediante sottoscrizione di un contratto di leasing con la società Alba leasing, tale bene è entrato in servizio nel mese di dicembre 2019 ed è iscritto tra gli “impianti e macchinari in leasing” per un importo netto di circa Euro 200 migliaia a cui corrisponde un debito finanziario rilevato alla data di chiusura del bilancio di circa Euro 99 migliaia.
Successivamente al 31 dicembre 2021 la Società, in linea con quanto previsto dal Piano approvato dal Consiglio di Amministrazione continua a portare avanti la realizzazione di alcuni investimenti finalizzati a: (a) adeguamento alla nuova normativa entrata in vigore negli ultimi anni e relativa alla tracciabilità del farmaco sui vari mercati (i.e., inserimento di macchine e sistemi software che consentano la serializzazione delle singole confezioni di vendita); (b) alcuni ulteriori investimenti da effettuarsi entro l’esercizio corrente per l’acquisto e la sostituzione di attrezzatture di laboratorio per rispondere alla nuova vision delle Agenzie di controllo (EMEA e FDA in particolare) sulla governance dei dati tecnologici ad impatto GMP (incorruttibilità, verifica e conservazione), nonché l’adeguamento dei sistemi gestionali SAP e LIMS, e la sostituzione e/o l’adeguamento dei sistemi PLC, SCADA e data management system degli impianti di processo e, (c) alcuni interventi di manutenzione straordinaria e ripristino da eseguirsi sulla linea di riempimento e confezionamento.
Nota 3. Partecipazioni
La voce accoglie esclusivamente partecipazioni in imprese direttamente detenute dalla Società, assimilabili ad investimenti duraturi operati prevalentemente per motivi strategici.
La composizione e la movimentazione della voce “Partecipazioni” sono descritte nella tabella sottostante:
Alla data del 31 dicembre 2021 la voce accoglie il valore della partecipazione detenuta nella Pierrel Pharma S.r.l. – società preposta alla gestione delle Autorizzazioni all’Immissione in Commercio (“AIC”) e, più in generale, allo sviluppo, registrazione e licensing di nuovi farmaci e dispositivi medici, direttamente controllata al 100% dalla Società – e nella Società Biomedica-Bioingegneristica Campana S.c.a.r.l. (“BioCam”) – società consortile senza scopo di lucro votata al coordinamento, all’organizzazione e al supporto delle attività di ricerca e sviluppo dei propri consorziati.
Di seguito si riporta il patrimonio netto di ciascuna società partecipata così come risultante dall’ultima situazione economico-patrimoniale approvata.
(*) valori di bilancio al 31 dicembre 2021
(**) valori di bilancio al 31 dicembre 2020
La tabella sottostante mette in evidenza le differenze tra le quote di patrimonio netto delle partecipate con il relativo valore di carico.
(*) valori di bilancio al 31 dicembre 2021
(**) valori di bilancio al 31 dicembre 2020
Alla data di predisposizione del presente bilancio, il management, tenendo anche conto del mutato scenario di mercato collegato alla pandemia da Covid 19, ha verificato in conformità a quanto statuito dal principio contabile internazionale IAS 36 l’assenza di indicatori di impairment e di tutti gli elementi considerati significativi rispetto ai valori iscritti in bilancio per la determinazione di perdite durevoli di valore. Inoltre, ad ulteriore supporto delle valutazioni effettuate dal management, con riferimento all’esercizio in chiusura ed alla data di redazione delle presenti note esplicative, le stesse sono state ulteriormente corroborate dall’andamento delle attività inerenti la gestione ordinaria della Società che ha consuntivato valori economici positivi tali da permettere di registrare un valore di patrimonio netto di spettanza della partecipazione totalitaria nella controllata Pierrel Pharma S.r.l. ampiamente superiore al valore di carico della partecipazione iscritta in bilancio.
In considerazione di tutto quanto sopra descritto, non è emersa la necessità di iscrivere alcuna rettifica al valore della partecipazione detenuta nel capitale sociale della Pierrel Pharma S.r.l..
Nota 4. Imposte differite attive
La tabella sottostante dettaglia le differenze temporanee tra imponibile fiscale e risultato civilistico che hanno comportato la rilevazione di imposte anticipate.
Al 31 dicembre 2021 la voce accoglie esclusivamente le imposte anticipate stanziate su una porzione delle perdite fiscali riportabili: in particolare, le imposte anticipate al 31 dicembre 2021 sono stanziate su un ammontare di perdite fiscali pari ad Euro 22 milioni, a fronte di perdite fiscali complessive pari ad Euro 30,3 milioni, di cui Euro 24 milioni trasferite al Consolidato Fiscale, ai sensi degli artt. 117 e ss. del TUIR, ed Euro 6,3 milioni realizzate ante opzione per l’adesione alla procedura di Consolidato Fiscale Nazionale.
La recuperabilità delle imposte anticipate è stata analizzata sulla base del tax plan predisposto in linea con i piani previsionali approvati dal Consiglio di Amministrazione che tiene in considerazione fattori specifici legati al business della Società ed alla durata pluriennale dei contratti con i clienti, tenuto conto anche della riportabilità senza limiti di tempo delle perdite fiscali (art. 84 del TUIR).
Nonostante la citata riportabilità senza limiti di tempo delle perdite fiscali, la Società ha valutato di non rilevare ulteriori attività per imposte anticipate a fronte di possibili utilizzi per compensare redditi imponibili futuri che potrebbe realizzare in un periodo più ampio rispetto a quello considerato. Questo principalmente in ragione della difficoltà di esprimere valutazioni in merito alla probabilità che tale recupero si realizzi in un orizzonte temporale molto lontano dal presente. L’importo complessivo delle perdite fiscali per le quali non si è ritenuto di rilevare attività per imposte anticipate è complessivamente pari a circa Euro 8,38 milioni
Peraltro, ed in continuità con gli esercizi precedenti, la Società ha altresì ritenuto di non iscrivere attività per imposte anticipate sulle differenze temporanee deducibili negli esercizi successivi.
Nota 5. Rimanenze
La composizione e la variazione della voce di bilancio rispetto all’esercizio precedente è esposta nella tabella sottostante:
Le rimanenze di magazzino sono interamente ubicate presso lo stabilimento produttivo di Capua (CE).
L’aumento delle rimanenze al 31 dicembre 2021, rispetto allo stesso valore al 31 dicembre 2020, è principalmente da ricondurre ad un incremento dell’approvvigionamento delle materie e dei materiali a servizio della produzione dei primi mesi del 2022 e da un incremento delle giacenze sia dei semilavorati che dei prodotti finiti in linea con il piano di consegne previsto per i primi mesi del 2022, solo parzialmente compensati da un incremento del fondo magazzino che ha prevalentemente interessato la svalutazione di lotti di sviluppo.
Come negli esercizi precedenti, a fronte di rimanenze considerate obsolete e/o di lenta movimentazione, nel corso dell’esercizio si è provveduto alla distruzione di materiale non più utilizzabile. Nel corso dell’anno si sono effettuati ulteriori accantonamenti pari a circa Euro 318 migliaia ed utilizzi del fondo accantonato per circa Euro 116 migliaia. Si precisa, infine, che il fondo svalutazione magazzino al 31 dicembre 2021 si riferisce per circa Euro 79 migliaia a materie prime, sussidiarie e di consumo e per i restanti Euro 200 migliaia a semilavorati e prodotti finiti.
Nota 6. Crediti commerciali
La composizione della voce è esposta nella tabella sottostante:
I crediti commerciali sono infruttiferi e hanno generalmente scadenza tra 30 e 90 giorni; ciò consente di monitorare tempestivamente i crediti in essere ed intraprendere operazioni di sollecito o eventualmente azioni finalizzate al recupero del credito. La Società non presenta crediti scaduti per importi significativi.
In particolare, i crediti verso clienti terzi ammontano ad Euro 226 migliaia (Euro 578 migliaia al 31 dicembre 2020) e sono stati iscritti in bilancio per l’intero valore nominale in quanto non si rilevano rischi per crediti di dubbia recuperabilità alla data di riferimento della presente nota tanto è vero che non si è ritenuto, (al pari del 31 dicembre 2020), di dover eseguire alcun accantonamento per rischi su crediti in sofferenza. Si evidenzia che alla data di redazione delle presenti note esplicative l’intero ammontare dei crediti iscritti è stato regolarmente incassato.
Si segnala che, sebbene il rischio di concentrazione dei crediti per la Società sia molto elevato - effettuando quest’ultima la maggior parte dei propri volumi di vendita nei confronti di due soli clienti, di cui uno infragruppo - non è stato identificato alcun nuovo rischio significativo di controparte con i clienti in essere, operando la Società con un numero limitato di clienti (fondamentalmente importanti case farmaceutiche appartenenti a primari gruppi internazionali) sulla base di contratti pluriennali di manufacturing (durata compresa tra i 5 e i 10 anni) che storicamente non hanno fatto registrare perdite su crediti.
I crediti commerciali verso imprese del Gruppo (Euro 396 migliaia) si riferiscono esclusivamente ai rapporti con la controllata Pierrel Pharma S.r.l. ed accolgono principalmente fatturazioni riferite alla vendita di tubofiale, come da supply agreement in essere tra le parti.
Per quanto riguarda l’ammontare di eventuali crediti commerciali verso le parti correlate si rimanda all’apposita sezione dedicata nel prosieguo delle presenti note esplicative.
La tabella sottostante illustra l’analisi dei crediti commerciali a scadere e scaduti ma non svalutati:
I crediti commerciali a scadere sono esigibili entro l’esercizio successivo.
Di seguito si evidenzia la suddivisione per area geografica dei crediti di natura commerciale, verso clienti e società controllate.
Nota 7. Crediti tributari
La composizione e la variazione della voce di bilancio rispetto all’esercizio precedente è esposta nella tabella sottostante:
Il credito verso l’Erario di circa Euro 17 migliaia riveniente dagli acconti versati in eccedenza rispetto all’imposta dovuta per l’anno 2020 è stato riclassificato in diminuzione del debito IRAP dovuto per l’anno fiscale 2021.
Gli “Altri crediti verso l’Erario” sono pari a circa Euro 65 migliaia e fanno riferimento esclusivamente al Credito d'imposta per investimenti in beni strumentali riferito per circa Euro 21 migliaia all’anno 2020 che ha originato un contributo in conto impianti riportato a conto economico di periodo per circa Euro 5 migliaia, e per circa Euro 44 migliaia al credito maturato nel corso dell’anno 2021 che ha generato a conto economico un rilascio di contributo in conto impianti pari a circa Euro 4 migliaia. La restante parte del contributo è stata iscritta tra i risconti passivi e sarà rilasciata a conto economico nei prossimi anni a seconda del piano di utilizzo come previsto dalla normativa.
Nel corso dell’anno 2021 la Società ha usufruito delle agevolazioni previste dalla vigente normativa che disciplina il “credito di imposta per attività di ricerca e sviluppo” istituito dall’art. 1, commi da 198 a 206, della legge 27 dicembre 2019, n. 160. Sulla base di tale normativa e dei successivi chiarimenti, la Società ha predisposto una relazione dettagliata delle attività svolte sulla base del programma di “ricerca e sviluppo” definito dall’area tecnica della Società, oltre che la rendicontazione di tutti i costi oggetto dell’agevolazione ed adempiuto a tutti gli obblighi di certificazione e documentazione così come nel dettaglio previsti dalla L. n.160/2019. La Società si è avvalsa inoltre della opportunità prevista dall’art. 244 del DL 34/2020 che ha previsto una maggiorazione della misura del credito d’imposta per gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo direttamente afferenti a strutture produttive ubicate nel mezzogiorno.
Il valore del credito R&S (comprensivo della “maggiorazione” quantificata in Euro 22.874) iscritto in bilancio al 31 dicembre 2021 è pari a circa Euro 246 migliaia ed ha dato origine ad un contributo iscritto a conto economico pari a circa Euro 107 migliaia.
La voce accoglie altresì circa Euro 145 migliaia quale credito di imposta residuale su attività di R&S riferite all’anno 2020 che sarà utilizzato in ulteriori due rate annuali di pari importo come da normativa vigente. Tale ultimo credito ha generato un contributo iscritto a conto economico pari a circa Euro 14 migliaia.
Nel corso dei mesi di ottobre e di agosto 2021, la Società ha altresì presentato una istanza per la fruizione del “Credito d’Imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno” di cui all’art. 1, commi da 98 a 108, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, e successive modificazioni, accolta favorevolmente nel corso del mese di settembre 2021 per un credito complessivo pari a circa Euro 855.154 il cui rimanente saldo al 31 dicembre 2021, pari a circa Euro 319 migliaia, è stato interamente utilizzato alla data di pubblicazione delle presenti note esplicative. La Società ha altresì presentato una seconda istanza nel mese di dicembre 2021 il cui esito favorevole è stato comunicato dall’Agenzia delle Entrate nel corso del mese di gennaio 2022.
Nota 8. Altre attività e crediti diversi correnti
La composizione e la variazione della voce di bilancio rispetto all’esercizio precedente è esposta nella tabella sottostante:
I “Crediti verso imprese del Gruppo”, pari a circa Euro 769 migliaia al 31 dicembre 2021, si riferiscono: (i) per circa Euro 152 migliaia al debito IVA trasferito dalla controllata per effetto dell’adesione delle Società al regime di consolidato IVA e, (ii) per i restanti circa Euro 617 migliaia al debito trasferito dalla controllata per effetto dell’adesione delle Società al consolidato fiscale nazionale rinveniente dai redditi conseguiti dalla controllata Pierrel Pharma nell’anno 2021.
I “Crediti verso Erario per IVA” sono pari a circa Euro 878 migliaia e sono riferiti al credito riveniente dal consolidato IVA di Gruppo con la controllata Pierrel Pharma S.r.l.; si precisa che tale credito per Euro 700 migliaia è riportato nel corso del 2022 in compensazione di altri debiti tributari ed erariali mediante utilizzo nel modello di versamento F24 mentre, per la restante parte pari a circa Euro 178 migliaia è riportato in detrazione alle liquidazioni IVA di Gruppo riferite all’anno 2022.
I “Crediti verso fornitori per anticipi” si riferiscono interamente a fatture di acconto relative ad ordini in corso e non ancora finalizzati alla data di chiusura dell’esercizio.
I “Ratei e risconti attivi” si riferiscono a costi contabilizzati nell’anno ma di competenza di esercizi successivi.
Nota 9. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
La composizione della voce al 31 dicembre 2021 e la variazione rispetto al precedente esercizio è esposta nella tabella sottostante:
L’andamento delle disponibilità liquide che, nel corso dell’anno 2021 registrano un significativo incremento riveniente dal finanziamento bancario a medio/lungo termine, ricevuto dalla Società nel corso del marzo 2021 per complessivi Euro 10.000 migliaia è in linea con l’utilizzo delle stesse al servizio del piano di investimenti in corso.
Si segnala che ai fini del rendiconto finanziario la voce “Disponibilità liquide” coincide con la rispettiva voce dello Stato Patrimoniale.
Alla data del 31 dicembre 2021 le disponibilità liquide non erano gravate da vincoli che ne limitavano il loro pieno utilizzo.
Nota 10. Patrimonio netto
Il Capitale sociale della Pierrel S.p.A. al 31 dicembre 2021, come per il 31 dicembre 2020, è pari ad Euro 3.716.341,74 e risulta composto da n. 228.881.275 azioni ordinarie senza valore nominale.
Con riferimento alla voce “Riserve”, esposta in bilancio per complessivi Euro 16.661 migliaia, la stessa risulta così composta:
Il prospetto sottostante evidenzia, come previsto dall’articolo 2427 del Codice civile, la possibilità di utilizzazione, la distribuibilità e l’avvenuto utilizzo nei precedenti esercizi delle voci del patrimonio netto:
Come previsto dall’art. 2426 del Codice Civile, si evidenzia infine che al 31 dicembre 2021 i costi di sviluppo non ancora ammortizzati sono pari a circa Euro 451 migliaia.
Per una sintesi delle movimentazioni delle voci nel periodo si rimanda al “Prospetto delle variazioni del patrimonio netto”.
Nota 11. Benefici per i dipendenti
La tabella sottostante evidenzia la movimentazione del Fondo Trattamento di Fine Rapporto (“TFR”) classificabile, secondo lo IAS 19 Revised, tra i “post-employment benefits” del tipo “piani a benefici definiti”:
Nell’anno si registrano decrementi del fondo riferiti sia anticipi erogati (pari a circa Euro 6 migliaia) che a fondo liquidato per cessazione rapporto di lavoro (pari a circa Euro 43 migliaia), le ulteriori movimentazioni si riferiscono invece alla rivalutazione netta del fondo accantonato in azienda e all’adeguamento del debito secondo quanto stabilito dallo IAS 19 Revised.
Si segnala che il costo corrente del piano è iscritto in bilancio alla voce “Costo del personale”, mentre la componente finanziaria è inserita tra gli oneri finanziari di periodo; gli utili e/o le perdite attuariali sono rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo.
Le principali assunzioni usate nella determinazione delle obbligazioni derivanti dal piano pensionistico “TFR” della Società sono le seguenti:
Si precisa che le basi tecniche utilizzate per la valutazione attuariale del TFR al 31 dicembre 2021 sono descritte in seguito.
Ipotesi Demografiche: (i) probabilità annue di eliminazione dovute alla morte: sono state adottate le tavole nazionali IPS55 predisposte dall’ANIA. Tali valori derivano da recenti studi sulla sopravvivenza dell’ANIA, in particolare si basano sulla proiezione della mortalità della popolazione italiana per il periodo 2001-2051 effettuata dall’ISTAT adottando un approccio di age-shifting per semplificare la gestione delle tavole per semplificazione; (ii) probabilità annue di eliminazione dovute all’inabilità: sono state adottate le tavole nazionali INPS 2000; (iii) turnover 3,00%; (iv) probabilità annua di anticipazione del TFR 2%.
L’età di pensionamento è stata determinata, sulla base della data di prima assunzione di ogni dipendente, considerando la prima finestra utile secondo le attuali regole per il pensionamento INPS, tenendo in considerazione l’attuale legge in materia pensionistica.
Ipotesi economiche e finanziarie: i parametri economici e finanziari presi in considerazione sono stati determinati tenendo conto che i calcoli attuariali riguardano prospettivamente il lungo periodo. Il tasso annuo di interesse o di attualizzazione (pari al 0,98%) è stato determinato sulla scorta della quotazione alla data di valutazione dell’indice iBoxx Corporate EUR con rating AA e durata 10+.
La Società partecipa anche ai c.d. “fondi pensione” che, secondo lo IAS 19 Revised, rientrano tra i post-employment benefit del tipo “piani a contributi definiti”. Per tali piani la Società non prevede ulteriori obbligazioni monetarie una volta che i contributi vengono versati. L’ammontare dei costi di tali piani per l’anno 2021, inseriti nella voce “Costo del personale”, è stato pari ad Euro 285 migliaia (Euro 258 migliaia al 31 dicembre 2020).
Si ricorda che in data 18 giugno 2019, l’Assemblea degli Azionisti di Pierrel S.p.A. ha approvato, ai sensi dell’articolo 114-bis del decreto legislativo n. 58/1998 un piano di incentivazione a medio termine 2019-2021 riservato ai dirigenti con responsabilità strategiche della Società. Il piano prevede l’attribuzione gratuita di diritti a ricevere un bonus monetario subordinatamente al raggiungimento concomitante di determinati obiettivi di performance ed in particolare:
Fermo restando il previo avveramento delle condizioni sopra indicate, l’ammontare del bonus da corrispondere a ciascuno dei beneficiari è calcolato sulla base della performance del titolo Pierrel determinata in virtù della differenza tra il Valore Finale e il Valore di Assegnazione e in misura percentuale rispetto alle relative RAL alla data di assegnazione del diritto. La Società, entro trenta giorni lavorativi dal 30 giugno 2022, verificherà il raggiungimento degli obiettivi di performance e la performance del titolo e provvederà al pagamento del bonus spettante a ciascun beneficiario entro i trenta giorni lavorativi successivi alla data di verifica.
In merito a quanto sopra descritto, il Consiglio di Amministrazione della Società, in data 18 giugno 2019, aveva approvato il regolamento del piano di incentivazione ed individuato quali beneficiari del piano il Direttore Generale ed i tre dirigenti aventi responsabilità strategiche.
In conformità ai principi contabili di riferimento, ed in particolare allo IAS 19, la Società ha riflesso i relativi effetti contabili delle obbligazioni assunte sulla base della probabilità che il pagamento venga richiesto e del periodo di tempo nel quale si ritiene il pagamento dovrà essere effettuato.
Alla data di redazione delle presenti note esplicative, la Società, all’esito delle sopra descritte verifiche, ha quantificato la relativa passività procedendone all’ iscrizione in bilancio.
Nota 12. Debiti finanziari (correnti e non correnti)
Si fornisce di seguito una sintesi della composizione della liquidità e dell’indebitamento finanziario netto del Gruppo Pierrel per l’anno 2021, confrontati con i dati al 31 dicembre 2020. Tale prospetto è stato aggiornato secondo quanto richiesto dal Richiamo di attenzione CONSOB n. 5/21 del 29 aprile 2021 ed in conformità ai nuovi orientamenti dell’ESMA pubblicati in data 4 marzo 2021 ed in vigore dal 5 maggio 2021.
La Posizione finanziaria netta della Società al 31 dicembre 2021 è negativa per circa Euro 12.655 migliaia in peggioramento di circa Euro 8.423 migliaia rispetto al precedente esercizio, quando era negativa per Euro 4.232 migliaia. Tale variazione è essenzialmente riconducibile all’utilizzo delle disponibilità rivenienti dal finanziamento a medio/lungo termine ricevuto nel corso del mese di marzo 2021 per complessivi Euro 10.000 migliaia impiegato al servizio del piano di investimento pluriennale così come descritto nel paragrafo dedicato.
L’Indebitamento finanziario corrente della Società al 31 dicembre 2021 è pari a circa euro 718 migliaia in miglioramento di circa Euro 934 migliaia rispetto allo stesso dato al 31 dicembre 2020 per un effetto combinato di un decremento: (i) dei debiti verso SACE FCT S.p.A. per anticipazioni ricevute a fronte di crediti commerciali ceduti, pari a circa Euro 288 migliaia e, (ii) del debito finanziario verso l’Azionista di riferimento Fin Posillipo S.p.A. il cui valore al 31 dicembre 2020 era pari a circa Euro 703 migliaia e che risulta completamente estinto alla data di chiusura del bilancio; parzialmente compensato da un incremento (i) di circa Euro 15 migliaia registrato nei “Debiti per leasing” e dovuto al nuovo contratto di leasing stipulato nel corso dell’anno 2021 e meglio descritto nel paragrafo dedicato alle immobilizzazioni in leasing , (ii) di circa Euro 39 migliaia riferito agli interessi maturati sui finanziamenti bancari erogati da Intesa Sanpaolo S.p.A. e Mediocredito Centrale S.p.A. e, (iii) di circa Euro 4 migliaia riferiti alla quota a breve del debito verso Dentsply.
Nel dettaglio la voce Debito finanziario corrente, al 31 dicembre 2021 risulta composta: (i) per circa Euro 39 migliaia da interessi maturati sul finanziamento acceso con Intesa Sanpaolo S.p.A. e Mediocredito Centrale S.p.A.; (ii) per circa Euro 212 migliaia dal debito finanziario verso SACE FCT S.p.A. per anticipazioni ricevute a fronte di crediti commerciali ceduti; (iii) per circa Euro 87 migliaia riferiti alla quota a breve dei debiti per contratti in essere di beni in leasing e, (iv) per circa Euro 381 migliaia riferiti alla quota a scadere entro i dodici mesi del debito finanziario verso Dentsply (saldo al 31 dicembre 2020 pari a circa Euro 377 migliaia) di originari USD 16,5 milioni, assunto dalla Società in 31 agosto 2006 per l’acquisto del sito produttivo di Elk Grove (USA), successivamente dismesso nel 2009. In riferimento al debito vs Dentsply, si precisa che, ai sensi delle pattuizioni contrattuali a decorrere dal 1° gennaio 2022 è prevista l’applicazione di un tasso fisso del 2% annuo fino alla data di scadenza dell’accordo.
In riferimento al debito verso Dentsply si ricorda che, conformemente a quanto previsto nel relativo contratto, come da ultimo integrato tra le parti nel corso del mese di gennaio 2018, il rimborso del debito, la cui data ultima di rimborso è fissata al 2026, avviene mediante la retrocessione al creditore di parte del prezzo corrisposto da quest’ultimo a Pierrel per la fornitura di prodotti farmaceutici.
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I Debiti finanziariI Debiti finanziari non correnti al 31 dicembre 2021 sono pari ad Euro 15.410 migliaia e registrano un incremento di circa Euro 10.057 principalmente dovuto al finanziamento a medio e lungo termine ricevuto da Intesa Sanpaolo S.p.A. e Mediocredito Centrale S.p.A. per complessivi Euro 10.000 migliaia..
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Nel dettaglio al 31 dicembre 2021 la voce accoglie:
L’esposizione debitoria della Società suddivisa per scadenza e per tipologia di rapporto è evidenziata nella seguente tabella:
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Tutte le principali fonti di finanziamento a medio-lungo termine sono espresse in Euro, ad eccezione del debito verso Dentsply che è espresso in dollari statunitensi e valorizzato al tasso di cambio EUR/USD rilevato alla data del 31 dicembre 2021.
Al 31 dicembre 2021 la Società non ha debiti finanziari scaduti.
INFORMAZIONI SIGNIFICATIVE SUI FINANZIAMENTI IN ESSERE
Finanziamento Banca Intesa Sanpaolo S.p.A.
Nel corso del mese di marzo 2021 la Pierrel S.p.A. ha sottoscritto con Banca Intesa Sanpaolo S.p.A., un contratto di finanziamento di complessivi Euro 5.000.000 concessi in un’unica erogazione. Il rimborso di quote crescenti di capitale avverrà in rate semestrali a partire dal 4 marzo 2023 e fino al 4 marzo 2027. Gli interessi, calcolati ad un tasso fisso nominale annuo dell’1,20% saranno corrisposti in via semestrale posticipata a far data dal 4 settembre 2021. Tale finanziamento, richiesto nell’ambito degli “Aiuti di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del Covid-19” è stato concesso con l’intervento del Fondo di Garanzia per le piccole e medie imprese costituto presso Banca del Mezzogiorno – Mediocredito Centrale S.p.A. (“MCC”) ai sensi della legge 23 dicembre 1996 n. 662 e sue successive modifiche e integrazioni e relative norme attuative. Alla luce di tale richiesta è stata accordata la garanzia del Fondo nei imiti del 90% dell’insolvenza e di Euro 2.500.000 come importo massimo garantito. Nel dettaglio, Pierrel ha beneficiato dell’agevolazione: (A) sotto forma di garanzia concessa ai sensi della sezione 3.2 del Quadro Temporaneo di Aiuti”; (B) sotto forma di riduzione del tasso di interesse concessa ai sensi della Sezione 3.1 del Quadro Temporaneo di Aiuti” per l’importo di Euro 99.302). Al 31 dicembre 2021 il debito finanziario iscritto in bilancio, comprensivo della quota di interessi maturata è pari a circa Euro 5.019 migliaia, di cui Euro 19 migliaia inseriti tra i Debiti finanziari correnti e, la restante parte, tra i Debiti finanziari non correnti.
Finanziamento Banca del Mezzogiorno Mediocredito Centrale S.p.A.
Nel corso del mese di marzo 2021 la Pierrel S.p.A. ha sottoscritto con Mediocredito Centrale S.p.A. un contratto di finanziamento di complessivi Euro 5.000.000 concessi in un’unica erogazione. Il rimborso di quote crescenti di capitale avverrà in rate semestrali a partire dal 4 marzo 2023 e fino al 4 marzo 2027. Gli interessi, calcolati ad un tasso fisso nominale annuo dell’1,20% annuo saranno corrisposti in via semestrale posticipata a far data dal 4 settembre 2021. Tale finanziamento, richiesto nell’ambito degli “Aiuti di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del Covid-19” è stato concesso con l’intervento del Fondo di Garanzia per le piccole e medie imprese costituto presso Banca del Mezzogiorno – Mediocredito Centrale S.p.A. (“MCC”) ai sensi della legge 23 dicembre 1996 n. 662 e sue successive modifiche e integrazioni e relative norme attuative. Alla luce di tale richiesta è stata accordata la garanzia del Fondo nei imiti del 90% dell’insolvenza e di Euro 2.500.000 come importo massimo garantito. Nel dettaglio, Pierrel ha beneficiato dell’agevolazione: (A) sotto forma di garanzia concessa ai sensi della sezione 3.2 del Quadro Temporaneo di Aiuti”; (B) sotto forma di riduzione del tasso di interesse concessa ai sensi della Sezione 3.1 del Quadro Temporaneo di Aiuti” per l’importo di Euro 99.302). Al 31 dicembre 2021 il debito finanziario iscritto in bilancio, comprensivo della quota di interessi maturata è pari a circa Euro 5.019 migliaia di cui Euro 19 migliaia inseriti tra i Debiti finanziari correnti e, la restante parte, nei Debiti finanziari non correnti.
Contratto di Factoring SACE FCT S.p.A.
Nel corso del mese di dicembre 2017 la Società ha stipulato con la SACE FCT S.p.A. un contratto di factoring finalizzato alla cessione dei crediti commerciali sia riferiti a clienti nazionali che esteri. Sulla base di tale contratto il debito al 31 dicembre 2021 a fronte di anticipazioni ricevute è pari ad Euro 212 migliaia.
Debito finanziario per contratto Dentsply
Il saldo di bilancio, valorizzato al cambio di riferimento del 31 dicembre 2021, risulta così composto:
Il debito finanziario iniziale deriva dall’attualizzazione del debito originario pari a USD 16,5 milioni acceso in data 31 agosto 2006 per finanziare l’acquisto del sito produttivo di Elk Grove, poi dismesso nel 2009. Il rimborso del debito, la cui durata residua è stimata in circa 5 anni (in virtù di quanto successivamente descritto con riferimento alla sottoscrizione di un nuovo accordo con la controparte) viene eseguito, come previsto contrattualmente, in rapporto alle forniture da parte della Società a Dentsply. Al 31 dicembre 2021 la quota a breve di tale debito, calcolata in funzione degli ordini da consegnare previsti sino al 31 dicembre 2022, è stimata in Euro 381 migliaia ed è classificata tra i Debiti finanziari correnti.
È opportuno ricordare che nel corso del mese di gennaio 2018 la Società ha sottoscritto con DENTSPLY Sirona Inc., multinazionale nord americana attiva nella commercializzazione di prodotti dentali professionali, una integrazione dell’accordo commerciale precedentemente in vigore avente ad oggetto la fornitura di anestetici dentali, su base non esclusiva, dal Gruppo Pierrel a DENTSPLY; tale accordo sottoscritto con DENTSPLY prevede, tra l’altro:
Contratto Alba Leasing
Nel corso del mese di luglio 2018 la Società ha sottoscritto con la società di noleggio Alba Leasing S.p.A. un contratto di locazione di una macchina “etichettatrice” concordandone le modalità di fornitura, implementazione e messa in utilizzo. Il contratto, sottoscritto ad un tasso di leasing del 2,2664%, prevedeva il pagamento di un maxi-canone anticipato per Euro 54.000 ed il noleggio in ulteriori 60 rate mensili per un valore nominale del bene riconosciuto in Euro 270.000 ed un prezzo di “riscatto” allo scadere dell’ultima rata pari a circa Euro 3 migliaia. Il bene è entrato in esercizio nel mese di dicembre 2019, il suo valore in bilancio è stato allocato ai sensi dell’IFRS16 facendo registrare alla Società un immobilizzo in corso il cui valore netto di fine periodo è pari a circa Euro 200 migliaia ed al quale corrisponde un debito finanziario complessivo residuo, in pari data, di circa Euro 99 migliaia.
Contratto Servicar Group S.r.l.
A far data dal mese di marzo 2019, la Società ha in utilizzo tre carrelli per trasporto interno rivenienti da un contratto in essere di noleggio con la Servicar Group S.r.l.. Tale costo, della durata di sessanta rate mensili costanti, è stato attualizzato tenendo conto di un tasso di leasing del 2,2664%, e disciplinato secondo quanto previsto dall’IFRS16 originando un valore netto per beni strumentali in leasing pari a circa Euro 47 migliaia alla data del 31 dicembre 2021, al quale corrisponde un debito finanziario complessivo residuo, in pari data, di circa Euro 54 migliaia.
Contratto BCC Lease S.p.A.
Nel corso del mese di aprile 2021 la Capogruppo ha sottoscritto con la BCC Lease S.p.A. un contratto di locazione a valere dal mese di maggio 2021, per una strumentazione hardware “Hw Backup -Server e SAN HPE” per un corrispettivo di locazione, attualizzato ad un tasso di leasing annuo dell’1,20%, pari a circa Euro 34 migliaia da corrispondere in 36 rate mensili posticipate. Alla data di chiusura del presente bilancio, il valore netto del relativo bene iscritto tra le immobilizzazioni materiali è pari a circa 29 migliaia mentre il debito finanziario residuo è pari a circa Euro 27 migliaia.
Nota 13. Altre passività e debiti diversi non correnti
La movimentazione della voce è riportata nella tabella in calce:
Le Altre passività non correnti, complessivamente pari ad Euro 2.229 migliaia al 31 dicembre 2021, aumentano di circa Euro 760 migliaia rispetto al 31 dicembre 2020 ed accolgono esclusivamente la quota a medio lungo termine del risconto passivo riferito ai contributi ricevuti ai sensi: (i) della legge sul “Credito Ricerca & Sviluppo” per gli anni 2018,2019, 2020 e 2021 pari a circa Euro 376 migliaia; (ii) della legge sui “Nuovi investimenti per il Mezzogiorno” pari a circa Euro 1.804 migliaia e, (iii) per la legge riferita all’”Acquisto di nuovi beni strumentali” pari a circa Euro 15 migliaia riferiti al credito maturato nell’anno 2020 e circa Euro 34 migliaia riferiti al credito maturato nell’anno 2021.
Nota 14. Debiti commerciali
La voce “Debiti commerciali”, sostanzialmente in linea con l’esercizio precedente, si incrementa complessivamente di circa Euro 1.540 migliaia.
La composizione della voce è illustrata nella tabella sottostante:
L’incremento della voce è in linea con i maggiori acquisti riferiti al piano di investimenti in corso.
La Società non ha al 31 dicembre 2021, così come al 31 dicembre dello scorso anno, debiti verso altre società del gruppo.
La tabella sotto riportata, con riferimento all’aging di tali debiti, evidenzia che al 31 dicembre 2021 la Società ha debiti commerciali scaduti pari a circa Euro 738 migliaia, in diminuzione di circa Euro 23 migliaia, rispetto allo stesso dato alla chiusura del precedente esercizio quando erano pari a circa Euro 761 migliaia.
Per eventuali debiti commerciali verso parti correlate si rimanda al paragrafo “Informativa sulle parti correlate” nel prosieguo delle presenti note esplicative.
Di seguito si evidenzia la suddivisione per area geografica dei debiti di natura commerciale:
La scadenza media contrattuale dei debiti commerciali è di circa 45 giorni, i debiti commerciali esposti in bilancio sono esigibili entro l’esercizio successivo e non sono assistiti da garanzie reali.
Nota 15. Debiti tributari correnti
La Società al 31 dicembre 2021 registra debiti tributari correnti per circa Euro 64 migliaia la cui composizione è dettagliata nella tabella sottostante:
I debiti verso l’Erario per IRAP dovuta si riferiscono all’imposta dovuta per l’anno 2021 pari a circa Euro 54 migliaia, decurtata dell’acconto versato in eccedenza nell’anno 2020 pari a circa Euro 17 migliaia e precedentemente iscritto tra i crediti tributari.
La voce accoglie debiti per circa Euro 27 migliaia riferiti ad un riversamento di una parte dell’utilizzo del Credito R&S spettante per l’anno 2020 che la Società ha eseguito mediante ravvedimento operoso nel mese di gennaio 2022 in seguito ad un allineamento dell’aliquota di calcolo dell’agevolazione.
Nota 16. Fondi Rischi a breve termine
Alla data di chiusura dell’esercizio, così come per l’anno 2020, non si sono verificate esigenze tali da rendere necessari accantonamenti al fondo.
Nel corso dell’anno 2021 è stata rilasciata la restante parte accantonata tale per cui il saldo al 31 dicembre 2021 è pari a zero.
Di seguito si riporta la movimentazione dell’esercizio:
Nota 17. Altre passività e debiti diversi correnti
La composizione e la movimentazione della voce “Altre passività e debiti diversi correnti” sono illustrate nella tabella che segue:
Al 31 dicembre 2021 la voce si riferisce principalmente a:
I Debiti verso istituti di previdenza sono illustrati nella tabella che segue:
I debiti verso INPS si riferiscono per circa Euro 34 migliaia (in diminuzione di circa Euro 216 migliaia rispetto al 31 dicembre 2020), alla quota a breve termine in scadenza nei dodici mesi successivi dei contributi oggetto dell’ultima istanza in essere con l’Agente per la Riscossione, presentata nel corso del mese di luglio 2016. Si precisa che, nell’esercizio appena concluso è terminata una ulteriore istanza riferita all’anno 2015 e pagata regolarmente dalla Società fino a scadenza.
Si evidenzia che la Pierrel S.p.A., alla data di redazione delle presenti note esplicative, non presenta scaduti in essere per contributi INPS dovuti e non versati entro la scadenza e che tutti i rateizzi accordati risultano regolarmente pagati alle scadenze definite.
I debiti verso il FONCHIM si riferiscono esclusivamente alla quota corrente di competenza del mese di dicembre 2021, interamente versata secondo scadenza nel mese di gennaio 2022.
I debiti verso il PREVINDAI, pari ad Euro 31 migliaia, si riferiscono alla quota di competenza dell’ultimo trimestre 2021 regolarmente pagata nel corso del mese di gennaio 2022.
I “Debiti verso il personale”, pari ad Euro 1.685 migliaia al 31 dicembre 2021, si riferiscono per circa Euro 281 migliaia alle retribuzioni del mese di dicembre 2021, pagate nel mese di gennaio 2022, per circa Euro 369 migliaia a ferie maturate e non godute alla data di chiusura dell’esercizio e note spese, e per (i)circa Euro 1.028 migliaia ad altri debiti verso il personale di cui circa Euro 432 per bonus a dirigenti maturati nel corso dell’anno 2021 e non ancora erogati al 31 dicembre; (ii) circa Euro 543 migliaia quale accantonamento per quanto maturato nel piano di incentivazione 2019-2021; e, per la restante parte, pari a circa Euro 52 migliaia, al premio di partecipazione da riconoscere ai dipendenti in riferimento all’esercizio 2021 e definito con accordo sindacale del 30 aprile 2021.
La voce “Altre passività correnti”, pari ad Euro 69 migliaia alla data di chiusura dell’esercizio, accoglie esclusivamente il debito residuo per compensi da erogare ad amministratori e componenti del Comitato Parti Correlate di competenza dell’anno 2021.
La voce “Altri debiti” pari ad Euro 4 migliaia, accoglie principalmente i debiti per utilizzo delle carte di credito aziendali.
Informazioni sul Conto Economico
Nota 18. Ricavi
La composizione dei ricavi è descritta nella tabella sottostante:
I ricavi da vendita di prodotti, complessivamente pari ad Euro 15.198 migliaia al 31 dicembre 2021, si riferiscono ad attività di contract manufacturing nei confronti di clienti terzi e della controllata Pierrel Pharma S.r.l. e si incrementano complessivamente rispetto al precedente esercizio di Euro 904 migliaia per effetto principalmente di una ripresa del mercato del prodotto a marchio Pierrel, dovuta anche all’ampliamento dei nuovi mercati, rispetto alla contrazione registrata lo scorso anno a causa del sopraggiungere della pandemia di Covid, tutt’ora in corso.
E’ opportuno evidenziare che i ricavi dell’anno sono risultati sostanzialmente in linea con quelli previsti da budget approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 16 aprile 2021.
Le prestazioni di servizi si riferiscono a servizi farmaceutici forniti a clienti terzi, principalmente riconducibili allo svolgimento di studi di stabilità per nuove specialità farmaceutiche, test di laboratorio e attività legate alla registrazione di nuove produzioni eseguite presso il sito produttivo di Capua.
La suddivisione dei ricavi per area geografica non è significativa in quanto le vendite sono effettuate dalla Società quasi esclusivamente in Europa.
Gli “Altri ricavi” sono pari ad Euro 2.598 migliaia al 31 dicembre 2021 (in aumento di circa Euro 806 migliaia rispetto al 31 dicembre 2020) e registrano un incremento principalmente per effetto dei riaddebiti intercompany di costi sostenuti da Pierrel nell’anno in corso. Nel dettaglio la voce è composta per:
Nota 19. Materie prime e materiali di consumo utilizzati
I costi per materie prime e di consumo si riferiscono a materiali di confezionamento e all’acquisto di materie prime impiegati nelle produzioni di farmaci effettuate presso lo stabilimento di Capua. L’incremento degli acquisti e la stessa variazione positiva delle rimanenze sono in linea con l’incremento dei ricavi registrato rispetto al precedente esercizio e descritto nella Nota 19.
Nota 20. Costi per servizi e prestazioni
La composizione dei “Costi per servizi e prestazioni” è descritta nella tabella sottostante:
La voce si incrementa complessivamente di Euro 61 migliaia rispetto all’esercizio precedente. Tale incremento riguarda principalmente il costo sostenuto per il ricorso al lavoro in somministrazione e per la formazione del personale interno (in aumento di circa Euro 32 migliaia rispetto al 2020) e risente anche dei costi per la ricerca di nuove risorse aventi specifiche skill inserite per rafforzare principalmente la forza lavoro impegnata sui progetti di investimento (circa Euro 18 migliaia di incremento rispetto al precedente anno).
La voce risente di oneri non ricorrenti di periodo pari a circa Euro 6 migliaia riconducibile a consulenze straordinarie.
Nota 21. Costi per godimento di beni di terzi
La composizione e la variazione della voce di bilancio rispetto all’esercizio precedente è esposta nella tabella seguente:
La voce “Noleggi e leasing operativi” è sostanzialmente in linea con l’anno precedente ed è riconducibile al noleggio e a locazioni operative aventi ad oggetto principalmente: autovetture (circa Euro 51 migliaia), indumenti da lavoro (circa Euro 14 migliaia), noleggi riferiti ad un contratto di locazione operativa di strumentazione hardware e software per complessivi Euro 46 migliaia e, noleggio di macchine fotocopiatrici per circa Euro 13 migliaia.
Si precisa che la Società ha in essere un contratto di noleggio di carrelli per la movimentazione interna delle merci, di una macchina etichettatrice e di una strumentazione hardware “Hw Backup -Server e SAN HPE”, i cui costi sono stati riclassificati ai sensi dell’IFRS16.
Nota 22. Costo del personale
La composizione della voce “Costo del personale” è descritta nella tabella di seguito riportata:
Al 31 dicembre 2021 il costo del personale è pari a circa Euro 6.475 migliaia, in aumento circa Euro 961 migliaia rispetto al precedente esercizio. Nel dettaglio i costi riferiti alla Divisione Holding, comprensivi degli emolumenti maturati dagli amministratori della Società, sono pari a circa Euro 1.407 migliaia e registrano un decremento pari a circa Euro 345 migliaia rispetto al 31 dicembre 2020 riferito principalmente allo stanziamento del premio maturato per il piano di incentivazione triennale ed accantonato per un importo comprensivo di contributi di circa Euro 543 migliaia.
I costi riferiti alla Divisione Contract Manufacturing, al netto dei costi del personale distaccato e rifatturato alla controllata Pierrel Pharma S.r.l. (pari a circa Euro 631 migliaia), sono pari a circa Euro 4.458 migliaia e si incrementano per circa Euro 380 migliaia rispetto allo stesso valore al 31 dicembre 2020 quando era pari a circa Euro 4.078 migliaia. Tale variazione è principalmente riconducibile a: (i) un incremento medio della forza lavoro pari a n. 5 FTE stimabile in circa Euro 250 migliaia, un maggior utilizzo del lavoro in somministrazione per circa Euro 44 migliaia, un incremento di circa Euro 119 migliaia riferito a costi accantonati ed inerenti il piano di incentivazione riferito agli anni 2019-2021.
La voce “Salari e stipendi” include anche i compensi riferiti agli amministratori per Euro 400 migliaia, in linea con quanto consuntivato al 31 dicembre 2020 e risente nel periodo del maggiore stanziamento dei costi di periodo per l’erogazione di quanto previsto dal piano di incentivazione.
La voce “Altre spese per il personale”, pari ad Euro 126 migliaia voce accoglie anche circa Euro 115 migliaia (in aumento di circa Euro 20 migliaia rispetto al precedente esercizio) è principalmente riferita all’erogazione di ticket restaurant.
Si precisa che nel corso dell’anno 2021 la Pierrel S.p.A. ha usufruito di una riduzione contributiva per un beneficio di Euro 305.910 ai sensi dell’art. 27 DL 104/2020.
La tabella sottostante riporta il numero dei dipendenti ripartito per categoria:
Si ricorda che in data 18 giugno 2019, l’Assemblea degli Azionisti di Pierrel S.p.A. ha approvato, ai sensi dell’articolo 114-bis del decreto legislativo n. 58/1998 un piano di incentivazione a medio termine 2019-2021 riservato ai dirigenti con responsabilità strategiche della Società. Il piano prevede l’attribuzione gratuita di diritti a ricevere un bonus monetario subordinatamente all’andamento del titolo di Pierrel e connesso al raggiungimento di determinati obiettivi di performance ed in particolare:
Fermo restando il previo avveramento delle condizioni sopra indicate, l’ammontare del bonus da corrispondere a ciascuno dei beneficiari è calcolato sulla base della performance del titolo Pierrel determinata in virtù della differenza tra il Valore Finale e il Valore di Assegnazione e in misura percentuale rispetto alle relative RAL alla data di assegnazione del diritto. La Società, entro trenta giorni lavorativi dal 30 giugno 2022, verificherà il raggiungimento degli obiettivi di performance e la performance del titolo e provvederà al pagamento del bonus spettante a ciascun beneficiario entro i trenta giorni lavorativi successivi alla data di verifica.
In merito a quanto sopra descritto, il Consiglio di Amministrazione della Società, in data 18 giugno 2019, aveva approvato il regolamento del piano di incentivazione ed individuato quali beneficiari del piano il Direttore Generale ed i tre dirigenti aventi responsabilità strategiche.
Come già descritto in precedenza a commento della voce “benefici a dipendenti”, alla data del 31 dicembre 2021, la valutazione effettuata dalla Società ha comportato l’iscrizione della correlata passività recepita nella voce “Salari e Stipendi”.
Nota 23. Altri accantonamenti e costi
La composizione della voce “Altri accantonamenti e costi” è descritta nella tabella sottostante:
Come per gli esercizi precedenti, a fronte di rimanenze considerate obsolete e di lenta movimentazione nel corso dell’esercizio si è provveduto ad accantonare un apposito fondo svalutazione magazzino per complessivi Euro 318 migliaia (principalmente riferiti a lotti di sviluppo e convalida); nello stesso esercizio sono stati, altresì, utilizzati accantonamenti precedenti per Euro 116 migliaia. Si precisa, infine, che il fondo svalutazione magazzino al 31 dicembre 2021 si riferisce per circa Euro 79 migliaia a materie prime, sussidiarie e di consumo e per i restanti Euro 200 migliaia a semilavorati e prodotti finiti.
Al pari del bilancio chiuso al 31 dicembre 2020 non si è ravvisata alcuna necessità di eseguire ulteriori accantonamenti per rischi potenziali alla data di chiusura dell’esercizio 2021.
Le “spese generali e amministrative” si riferiscono principalmente a spese di rappresentanza, spese amministrative e adempimenti societari, materiali di consumo e “costi da riaddebitare” per circa Euro 1.518 migliaia (in aumento di circa Euro 413 migliaia rispetto al 2020) i cui corrispondenti ricavi sono iscritti nella voce “Altri ricavi”.
Le “Spese e perdite diverse”, pari ad Euro 136 migliaia, si incrementano di circa Euro 61 migliaia rispetto all’esercizio precedente principalmente per effetto di poste non ricorrenti pari a circa Euro 68 migliaia di cui circa Euro 65 migliaia (sopravvenienze passive) riferiti a costi non di competenza e circa Euro 3 migliaia riferiti a minusvalenze realizzate in seguito alla dismissione di cespiti non più utilizzati nel processo produttivo.
Nota 24. Ammortamenti, svalutazioni e rivalutazioni
La tabella sottostante riporta la composizione della voce al 31 dicembre 2021:
Nel corso del 2021 sono stati capitalizzati nuovi investimenti per circa Euro 1.193 migliaia che sull’anno hanno generato ammortamenti per circa Euro 208 migliaia.
Si precisa che la Società ha in essere un contratto di noleggio di carrelli per la movimentazione interna delle merci, di una macchina etichettatrice e di una strumentazione hardware “Hw Backup -Server e SAN HPE”, che in bilancio sono riclassificati tra le immobilizzazioni ai sensi di quanto previsto dall’IFRS16 e che hanno generato ammortamenti di periodo pari a circa Euro 60 migliaia.
Nota 25. Oneri e proventi finanziari
La composizione della voce “Oneri finanziari” è descritta nella tabella sottostante:
Gli oneri finanziari sono costituiti principalmente da:
La Società non rileva proventi finanziari significativi nel corso dell’esercizio appena concluso. La voce rispetto al 31 dicembre 2020 si decrementa di circa Euro 500 migliaia riferiti ad utili rilevati sia sull’attualizzazione che sull’adeguamento del cambio del debito in dollari verso Dentsply che, come precedentemente descritto, nel corso dell’anno 2021 ha fatto registrare un adeguamento cambi negativo.
Nota 26. Imposte dell’esercizio
La tabella sottostante evidenzia la composizione delle imposte sul reddito:
La Società ha realizzato nell’anno 2021 una perdita fiscale che è stata integralmente compensata con il reddito imponibile prodotto dalla controllata “Pharma S.r.l.” nell’ambito della procedura di consolidato fiscale (ex art. 117 e ss del Tuir) in essere; a fronte di tale meccanismo di compensazione, Pierrel ha quindi rilevato al 31 dicembre 2021 un “provento da consolidato fiscale” di circa Euro 617.
Come riportato nella precedente Nota 5 a commento della Voce patrimoniale “Imposte anticipate”, la Società, sulla base del Come riportato nella precedente Nota 5 a commento della Voce patrimoniale “Imposte anticipate”, la Società, sulla base del tax plan elaborato per la verifica di recuperabilità delle imposte anticipate iscritte in bilancio, ha ritenuto di non iscrivere attività per imposte anticipate sulle differenze temporanee deducibili negli esercizi successivi e di iscrivere le imposte anticipate sulle perdite fiscali nei limiti dei redditiimponibili futuri emergenti dal piano in parola. L’importo complessivo delle perdite fiscali per le quali non si è ritenuto prudenzialmente di rilevare attività per imposte anticipate è complessivamente pari a circa Euro 8,3 milioni.
Di seguito si riporta una tabella di riconciliazione tra le imposte teoriche IRES (24%) e le imposte effettive, in confronto con l’anno 2020, tenuto conto dell’effetto delle imposte differite e di quelle anticipate. Le variazioni in aumento si riferiscono essenzialmente ad accantonamenti e svalutazioni indeducibili, nonché a sopravvenienze passive indeducibili.
ALTRE INFORMAZIONI
PASSIVITA’ POTENZIALI, IMPEGNI E GARANZIE
Contenziosi in corso
Di seguito si riportano i contenziosi in corso alla data del 31 dicembre 2021 per i quali, sulla base anche del parere ricevuto dai consulenti legali della Società, il rischio di soccombenza è qualificato come “possibile”.
Contenzioso giuslavoristico pendente avanti il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere
Pierrel S.p.A. / Ermanno Corvino
Tribunale di Santa Maria Capua Vetere – Sezione Lavoro - Giudice dott. Grammatica.
Con ricorso notificato il 24 gennaio 2014, l’ex dipendente della Società, E. Corvino, dimessosi in data 15 gennaio 2014, ha convenuto in giudizio l’Azienda per vedersi riconoscere differenze retributive, pari ad Euro 7 migliaia con decorrenza febbraio 2011. Nel corso dell’udienza del 15 dicembre 2016 il Giudice ha rinviato d’ufficio la causa all’udienza del 25 maggio 2017, nel corso della quale la discussione è stata ulteriormente rinviata al 14 giugno 2018. In tale ultima data la causa è stata nuovamente rinviata all’udienza del 4 luglio 2019, in quanto non ancora assegnata ad un Giudice togato che possa deciderla.
In data 27 giugno 2019 la Cancelleria del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere comunica che l’udienza è stata rinviata d’ufficio al giorno 11 marzo 2020. L’udienza è stata poi ulteriormente rinviata al 10 settembre 2020, successivamente al 1 luglio 2021 e, da ultimo al 28 aprile 2022.
Al momento non sono in corso trattative per definire la pendenza in via transattiva.
Informativa sulle parti correlate
Di seguito vengono illustrati i rapporti intervenuti nell’esercizio con parti correlate che comprendono:
In merito ai rapporti intrattenuti dalla Società con parti correlate, si precisa che tali rapporti rientrano nell’ambito dell’ordinaria gestione e sono regolati a normali condizioni di mercato.
Nella tabella che segue sono riepilogati i valori economici e patrimoniali di Pierrel S.p.A. al 31 dicembre 2021 derivanti da operazioni intercorse con parti correlate:
I valori sopra esposti si riferiscono essenzialmente a rapporti di tipo commerciale (vendita di beni e prestazione di servizi), le cui transazioni sono effettuate alle normali condizioni di mercato, ed a rapporti di natura finanziaria (concessione di finanziamenti), le cui caratteristiche sono state descritte nelle varie note a commento delle singole voci di bilancio.
Con riferimento ai debiti finanziari si precisa che i valori esposti in tabella includono gli interessi maturati e non pagati alla data di riferimento del bilancio.
Si riporta di seguito una descrizione dei principali rapporti con parti correlate:
Al 31 dicembre 2021 la Società ha completamente estinto il debito finanziario nei confronti di Fin Posillipo S.p.A. registrando circa Euro 29 migliaia di interessi passivi di periodo a conto economico.
In aggiunta a quanto precede, sempre con riferimento ai rapporti in essere tra la Società e Fin Posillipo S.p.A., si evidenzia che i valori economici e patrimoniali di Pierrel al 31 dicembre 2021 relativi ai rapporti in essere con Grafiche Pizzi S.p.A. e Farmacie Internazionali S.a.s., - società controllate da Fin Posillipo S.p.A. - derivano da forniture commerciali richieste dalla Società per lo svolgimento delle proprie attività ordinarie e, in particolare, nell’ambito del processo produttivo e di fornitura di dispositivi di sicurezza in ottemperanza alle vigenti norme anti-COVID.
Alla data del 31 dicembre 2021 i debiti della Società nei confronti dell’azionista Bootes S.r.l., complessivamente pari ad Euro 36 migliaia, si riferiscono per Euro 6 migliaia ai compensi maturati da Bootes S.r.l., ma non ancora pagati alla data di predisposizione del presente bilancio, in virtù di un contratto di consulenza strategica e di finanza aziendale formalizzato con quest’ultimo nel corso del mese di ottobre 2014 e successivamente risolto nel mese di giugno 2015 e, per Euro 30 migliaia, ai compensi maturati nei mesi da luglio a dicembre 2021 dall’ing. Rosario Bifulco (amministratore unico e socio di controllo di Bootes S.r.l.) per la carica di Vice Presidente e amministratore della Società. Ai sensi dell’accordo di reversibilità sottoscritto tra Bootes S.r.l. e l’ing. Bifulco, infatti, i compensi maturati dall’ing. Bifulco per le cariche nella Società devono essere pagati a Bootes S.r.l.. Si precisa che nel corso del mese di gennaio 2022, la Società ha pagato ulteriori Euro 15 migliaia quali compensi riferiti al terzo trimestre 2021.
I rapporti intercorsi alla data del 31 dicembre 2021 tra la Pierrel S.p.A. e l’unica società inclusa nell’area di consolidamento, Pierrel Pharma, riportati nella precedente tabella erano relativi principalmente a: (a) forniture di prodotti destinati alla vendita; (b) addebiti per forniture di servizi amministrativi; e (c) partite di natura diversa rivenienti dall’adesione delle due società al regime di consolidato fiscale nazionale e di consolidato IVA di Gruppo. In particolare, per effetto dell’adesione al regime IVA di Gruppo, alla data del 31 dicembre 2021 la Capogruppo vantava nei confronti di Pierrel Pharma un credito di circa Euro 152 migliaia mentre per adesione al regime di consolidato fiscale nazionale vanta un credito pari a circa Euro 617 migliaia riferiti alle imposte a valere sull’anno 2021.
Compensi ad amministratori, sindaci, dirigenti con responsabilità strategiche e società di revisione
Il prospetto seguente evidenzia i benefici economici dell’esercizio degli amministratori, dei componenti del Collegio Sindacale e dei dirigenti con responsabilità strategiche (importi espressi in unità di Euro):
Il Consiglio di Amministrazione in carica è stato nominato con delibera dell’assemblea ordinaria del 26 aprile 2021, e rimarrà in carica fino all’assemblea di approvazione del bilancio dell’esercizio in chiusura al 31 dicembre 2023.
Nel corso della medesima seduta, l’Assemblea degli azionisti di Pierrel S.p.A. ha provveduto altresì a nominare il Collegio Sindacale attualmente in carica, composto da 5 membri, di cui 3 sindaci effettivi e 2 supplenti.
Il Collegio Sindacale della Capogruppo risulta, pertanto, così composto:
Presidente: dott. Paolo Nagar
Sindaco Effettivo: dott.ssa Monica Valentino
Sindaco Effettivo: dott. Fabio Rossi
Sindaco Supplente: dott. Antonello Scrimieri
Sindaco Supplente: dott.ssa Mena Menzione
Nel corso dell’esercizio 2021 sono stati rilevati costi per emolumenti dovuti ai sindaci per circa Euro 47 migliaia sulla base della citata delibera assembleare di nomina e sulla base dei costi consuntivati per le attività svolte nell’esercizio.
Ai sensi dell’articolo 149-duodecies del Regolamento Emittenti CONSOB, si segnala che i corrispettivi della revisione legale per l’anno 2021 ammontano a circa Euro 93 migliaia. Gli onorari relativi alla revisione legale includono, i corrispettivi per le verifiche periodiche previste dall’art. 155 comma 1 lettera a) del T.U. e come previsto dalla circolare Assirevi n. 118, includono le eventuali indicizzazioni, ma non le spese.
Gestione del rischio finanziario: obiettivi e criteri
Nell’esercizio della sua attività la Società è esposta a rischi finanziari e di mercato ed in particolare a:
a) variazione dei tassi di cambio
b) variazione dei tassi d’interesse
c) liquidità
d) gestione del capitale
e) credito.
Nel corso dell’esercizio la Società ha operato per controllare le variabili finanziarie sopra indicate attivando le opportune politiche, sia per specifiche operazioni sia per esposizioni complessive, al fine di minimizzare i summenzionati rischi attraverso l’impiego di strumenti offerti dal mercato o con appropriate politiche societarie di controllo e di portafoglio prodotti/mercati.
a) Gestione del rischio tasso di cambio
Pierrel presenta un’esposizione al rischio di cambio in relazione al debito in dollari americani verso Dentsply.
L’analisi di sensitività effettuata al fine di valutare l’esposizione della Società al rischio di cambio è stata condotta ipotizzando variazioni percentuali in aumento e in diminuzione del tasso di cambio EUR/USD in riduzione (11%) in aumento (9%).
Una variazione positiva del tasso di cambio di riferimento (EUR/USD), come presentato nella tabella sopra riportata, avrebbe prodotto sul conto economico complessivo un utile di Euro 513 migliaia al 31 dicembre 2021 e di Euro 502 migliaia al 31 dicembre 2020; analogamente, un movimento negativo dei tassi di cambio avrebbe prodotto una perdita di Euro 627 migliaia al 31 dicembre 2021 e di Euro 614 migliaia al 31 dicembre 2020.
Nessun effetto è generato a patrimonio netto poiché non sono presenti strumenti derivati designati di copertura.
b) Gestione del rischio tasso d’interesse
L’analisi di sensitività al rischio di tasso cui è esposta la Società è stata condotta prendendo in considerazione le partite di bilancio che originano interessi regolati a tasso variabile e ipotizzando incrementi o decrementi paralleli nelle curve dei tassi di riferimento. Con riferimento all’esercizio 2021, come per l’esercizio 2020, si è deciso di ipotizzare variazioni asimmetriche in riduzione (- 8 bps) e aumento (+ 50 bps) dei parametri di riferimento.
Tale analisi è stata condotta con specifico riferimento agli impatti generati sui flussi degli strumenti a tasso variabile (cash flow sensitivity) e sul valore di carico degli strumenti iscritti al valore equo (fair value sensitivity).
La sensitivity analysis è stata svolta sulla base delle seguenti assunzioni:
c) Gestione del rischio di liquidità
La liquidità della Società si basa essenzialmente sulla diversificazione delle fonti di finanziamento e nei limiti degli affidamenti concessi sulla diversificazione della tipologia delle linee creditizie (commerciali o autoliquidanti, a breve o a medio/lungo) che vengono di volta in volta attivate in funzione dei fabbisogni.
Da un punto di vista operativo la Società controlla il rischio di liquidità utilizzando la pianificazione annuale, con dettaglio mensile, dei flussi degli incassi/pagamenti attesi; sulla base dei risultati della pianificazione finanziaria si individuano settimanalmente i fabbisogni e, quindi, le risorse necessarie per la relativa copertura.
La seguente tabella riassume il profilo temporale delle passività della Società sulla base dei pagamenti contrattuali non attualizzati:
La seguente tabella espone la composizione delle attività finanziarie:
d) Gestione del capitale
L’obiettivo della Società è quello di garantire un valido rating creditizio al fine di avere accesso al credito bancario a condizioni economicamente vantaggiose. E’ politica della Società avere continui contatti con tutte le istituzioni finanziarie al fine di comunicare tutte le informazioni (sempre entro i limiti previsti per le società quotate) necessarie per meglio comprendere la tipologia del business e le particolari situazioni di mercato presenti.
e) Gestione del rischio di credito
E’ politica della Società l’assegnazione del fido ai clienti dopo avere valutato la struttura economica patrimoniale del cliente, la sua performance di pagamento negli anni e tutte le altre informazioni disponibili sul mercato e cioè i normali strumenti impiegati nel determinare la “solvibilità” del cliente.
La tabella sottostante evidenzia la massima esposizione della Società al rischio di credito:
La massima esposizione al rischio di credito si incrementa di circa Euro 977migliaia rispetto allo stesso dato del 31 dicembre 2020.
L’esposizione al rischio di credito della Società è riferibile a crediti commerciali. Data la particolare tipologia di business, una parte significativa dei crediti commerciali risulta concentrata in un numero ristretto di clienti, che si caratterizzano comunque per un elevato grado di affidabilità e di mantenimento del merito creditizio.
Classificazione
La classificazione degli strumenti finanziari nell’ottica prevista da IAS 39 è trasversale a diverse voci di bilancio; pertanto di seguito si riporta la tabella che presenta il valore contabile degli strumenti finanziari in essere, per categoria di appartenenza, posto a confronto con i corrispondenti valori equi, al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020.
Le tabelle seguenti evidenziano che per la maggior parte delle poste finanziarie il valore contabile rappresenta una ragionevole approssimazione del valore equo, in considerazione della natura stessa di attività e passività finanziarie, in gran parte a breve termine.
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Eventi ed operazioni significative non ricorrenti
Le operazioni significative non ricorrenti effettuate nell’esercizio 2021 così come richiesto dalla Comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006, sono di seguito illustrate; in particolare, la tabella che segue evidenzia gli effetti di tali operazioni sui risultati economici e sui flussi finanziari della Società per l’anno 2021.
La voce “Ricavi” accoglie Euro 426 migliaia di poste non ricorrenti, essenzialmente per: (i) sopravvenienze attive rivenienti dallo storno di maggiori costi stanziati e riferiti ad anni precedenti per circa Euro 127 migliaia; (ii) circa Euro 170 migliaia riferiti alla quota di competenza dell’anno dei contributi ottenuti in virtù della legge sul “Credito Ricerca e Sviluppo” e riferito agli anni 2018,2019,2020 e 2021 il cui credito ancora disponibile, alla data di chiusura di bilancio, è iscritto nella voce “Crediti Tributari”; (iii) circa Euro 111 migliaia riferiti alla quota di competenza dell’anno dei contributi ottenuti in virtù della legge sul “Credito di imposta per nuovi investimenti nel Mezzogiorno riferito agli anni 2019,2020 e 2021, il cui credito ancora disponibile alla data di chiusura di bilancio è iscritto nella voce “Crediti Tributari”; (iv) circa Euro 9 migliaia riferiti alla quota di competenza dell’anno dei contributi ottenuti in virtù della legge sui nuovi investimenti in beni strumentali per gli anni 2020 e 2021, il cui credito residuo è iscritto al 31 dicembre 2021 nella voce “Crediti Tributari”; (v) circa Euro 1 migliaia riferiti all’intero importo del “Credito Sanificazione e DPI art 125 DL 34-2020”, iscritto nella voce “Crediti Tributari”; (vi) circa Euro 6 migliaia riferiti a contributi su corsi di formazione effettuati e, (vii) circa Euro 2 migliaia riferiti a plusvalenze rilevate sulla cessione di cespiti dismessi.
I costi di natura straordinaria registrati al 31 dicembre 2021 includono: (i) circa Euro 65 migliaia di sopravvenienze passive riferite principalmente a costi di competenza di anni precedenti non rilevati nei rispettivi bilanci; (ii) circa Euro 3 migliaia quale minusvalenza realizzata in seguito alla dismissione di alcuni cespiti dal processo di produzione e, (iii) circa Euro 19 migliaia riferiti a svalutazione di assets non più utilizzati nel processo produttivo.
Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali
Ai sensi della Comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del 2021 la Società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, ossia operazioni che per significatività, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo e tempistica dell’accadimento possono dare luogo a dubbi in ordine alla correttezza dell’informazione in bilancio, al conflitto di interesse, alla salvaguardia del patrimonio aziendale o alla tutela degli azionisti di minoranza.
Informazioni ex art. 1, comma 125-129, della legge 4 agosto 2017 n. 124
Per quanto concerne l’informativa di cui all'art. 1, commi 125 - 129, della Legge n. 124/2017 e successive modificazioni, in tema di sovvenzioni/contributi pubblici ricevuti dalla Società, si rimanda a quanto riportato nei paragrafi precedenti ed alle indicazioni contenute nel Registro Nazionale degli Aiuti di Stato di cui all'articolo 52 della legge 24 dicembre 2012, n. 234.
EVENTI INTERVENUTI DOPO LA DATA DI CHIUSURA DELL’ESERCIZIO
Si precisa che non ci sono eventi significativi intervenuti dopo la data di chiusura dell’esercizio 2021
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Attestazione ai sensi dell’articolo 154-bis, quinto comma del D. Lgs. 58/1998, come successivamente modificato e integrato.
delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio di esercizio nel corso del 2021.
(i) il bilancio d’esercizio di Pierrel S.p.A. al 31 dicembre 2021:
(ii) la relazione sulla gestione comprende un’analisi attendibile dell’andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione della Società, unitamente alla descrizione dei principali rischi ed incertezze cui la Società è esposta.
La presente attestazione viene resa anche ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 154-bis, comma 2, del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58.